Crespo, autore del primo dei sette goals del derby milanese
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IL POSTICIPO SERALE DI DOMENICA 29 OTTOBRE 2006 ORE 20.30 LIVORNO-EMPOLI 0-0, Stadio "Picchi" di Livorno ARBITRO: Bergonzi
Non è stato un gran derby, quello giocato stasera all'"Armando Picchi" fra Livorno e Empoli, due squadre con una buona classifica che si sono forse accontentate di un punticino anzicchè rischiare di perdere. Primo tempo con emozioni al contagocce con leggera supremazia del Livorno che si rende pericoloso una sola volta, con un colpo di testa di Galante su cross dalla sinistra di Pasquale. Partita un po' più vivace nella ripresa con il Livorno che ci prova prima con un colpo di testa di Pavan (68'), entrato al 46' per Rezaei, che finisce sul fondo, poi con Lucarelli, su cross di Morrone (buona prova) ma l'occasione più grossa capita a Bakayoco, entrato al 60' per Danilevicius, la cui conclusione termina sul palo della porta difesa da Balli. L'Empoli controlla il match senza troppo faticare e si porta a casa e conquista il punto n.11 di una buona classifica mentre il Livorno aggancia al 5° posto Atalanta e Udinese a quota 13. (parcarsort.i, ore 22.40 del 29/10)
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LE PARTITE DI DOMENICA 29 OTTOBRE 2006 ORE 15.00 Il Palermo aggiunge, grazie ad una straordinaria prestazione collettiva ma soprattutto alla eccezionale vena del suo centrattacco Amauri autore di una splendida doppietta, un'altra perla al suo formidabile inizio di stagione con un successo di grande caratura anche se giunto a tempo scaduto al "Franchi" contro una Fiorentina bella e mai doma. E' stata una bellissima partita giocata meglio dal Palermo nel primo tempo e dalla Fiorentina nella ripresa. I siciliani colpiscono a freddo i viola al 9' con un contropiede di Amauri che pesca Di Michele libero sulla destra dell'area viola. Il piccolo attaccante rosanero controlla e batte Frey con un preciso diagonale portando il Palermo in vantaggio. La Fiorentina reagisce e
al 31' pareggia meritatamente anche se un po' fortunatamente grazie ad una sfortunata e involontaria deviazione di Barzagli su tiro di Pasqual dalla sinistra respinto dal proprio portiere Fontana. Al 42' Amauri colpisce il palo alla sinistra di Frey che aveva respinto una insidiosa conclusione di Di Michele e poco dopo Toni (troppi errori in zona goal) spreca un raddoppio facile facile. Nella ripresa, la Fiorentina preme sull'acceleratore ma non è fortunata perchè colpisce prima un palo (52') con Montolivo, poi una traversa con una punizione di Mutu deviata miracolosamente da Fontana (72') e al 79' torna in svantaggio per un bel colpo di testa di Amauri che anticipa di testa a centro area Dainelli e batte un Frey mossosi forse in ritardo. Il Palermo cerca di amministrare il vantaggio, Guidolin si copre togliendo Di Michele per il centrocampista Guana ma questo non impedisce ai viola di pareggiare all'87' con un tocco sottomisura di Mutu su tiro di Montolivo. Sembra finita, ma non è così perchè al 90' Amauri dribbla sulla sinistra Dainelli e Liverani e lascia partire un diagonale rasoterra che non lascia scampo a Frey, stavolta incolpevole. Il successo permette al Palermo di tornare al comando della classifica insieme all'Inter, i viola rimangono fermi a quota zero ma escono con la magra consolazione di avere giocato una gran bella gara.
Negli altri match del pomeriggio domenicale si registra il successo in trasferta, ad Ascoli, del sempre più sorprendente Siena che giunge all'87' con un gran tiro da lontano di Vergassola e fa salire la squadra di Mario Beretta al quarto posto in solitudine. Un traguardo impensabile all'inizio del campionato.
Il Cagliari vince la sua prima gara in campionato battendo 1-0 al "Sant'Elia" una spenta Sampdoria con un goal di Daniele Conti su punizione dal limite (deviata dalla mal disposta barriera) al primo minuto di recupero del primo tempo. In classifica, i sardi salgono a 9 punti, in una zona di assoluta tranquillità, ferma a 10 la Samp.
Il Catania si illude di battere in Torino, sul "neutro" di Bari e a porte chiuse, grazie ad un rigore (inesistente fallo di Cioffi su Caserta) realizzato da Spinesi al 20' ma poi rimane in 10 per l'espulsione di Mascara (brutta entrata sul "mascherato" ex-Mantova Cioffi) e si fa raggiungere a 5 minuti dal termine da un colpo di testa di Franceschini su punizione di Gallo. Toro non grande ma a quota 7 come Milan e Parma, Catania nel gruppetto di squadre con 10 punti a centro classifica.
Pareggio a reti bianche, all'Olimpico, tra Lazio e Reggina con i due portieri Pelizzoli e Peruzzi in grande giornata e piccolo passo avanti in classifica di entrambe.
Il Messina vince sul filo di lana ma con merito al "San Filippo" contro un Chievo sempre più in crisi anche dopo l'arrivo di Del Neri sulla sua panchina. I veronesi si illudono dopo il bel goal di Tiribocchi (scambio con Pellissier e tiro dai sedici metri alla sinistra di Storari) al 32' ma alla fine del primo tempo una zampata da sottomisura del capocannoniere Riganò (7 reti) riporta i giallorossi di Bruno Giordano nella giusta rotta. Il goal che vale al Messina l'ingresso nella zona Uefa della classifica porta la firma di Floccari a tempo largamente scaduto, su assist di petto ravvicinato di Riganò. Chievo sempre fermo a 2 punti al terz'ultimo posto, tempi duri per i "mussi" che ormai volano basso.
Importante successo, infine, per il Parma che al "Tardini" supera non senza polemiche l'Atalanta che finisce in 10 il match per l'espulsione di Loria dopo che l'arbitro, il sig. Herberg gli ha fischiato contro un rigore per un mani inesistente che ha fruttato il goal di Grella del 2-1 provvisorio per i ducali (70'). Partita comunque nata male per i bergamaschi che al 1' vanno in svantaggio per una paperazza del portiere Calderoni che si fa sfuggire dalle mani un innocuo pallone che Budan manda in rete a porta vuota ma poi rimediano con una splendida rete di Doni (5° goal in campionato) un meritato pari. Il rigore e l'espulsione destabilizzano gli orobici che nel finale incassano la terza a rete, di Muslimovic, in contropiede. Stasera derby toscano Livorno-Empoli inaspettatamente da parti alte della classifica. GLI ANTICIPI DI SABATO 28 OTTOBRE 2006
MILAN-INTER 3-4 (p.t. 0-2), Stadio "Meazza" di Milano ore 20.30
ARBITRO: Farina
RETI: 17' Crespo (I), 22' Stankovic (I), 47' Ibrahimovic (I), 50' Seedorf (M), 68' Materazzi (I), 75' Gilardino (M), 91' Kakà (M)
Quello di stasera è stato indubbiamente uno dei più belli a appassionanti derby milanesi degli ultimi tempi con l'Inter sempre avanti nel punteggio ed il Milan mai domo, sempre pronto a riaccendere le speranze di rimonta dei suoi tifosi e poco c'è voluto che a tempo scaduto non riuscisse a pareggiare dopo essere stato sotto per 1-4. I nerazzurri sono andati in vantaggio con Crespo, di testa su punizione di Stankovic ed hanno chiuso il primo tempo sul 2-0 per effetto di una strepitosa rete di Stankovic con un preciso tiro dal limite (22'). Al 2' della ripresa Ibrahimovic, in contropiede, sigla il goal del 3-0 ma poco dopo (50') un tiro di Seedorf viene deviato da Cordoba alle spalle dell'incolpevole Julio Cesar dando nuova linfa ai rossoneri che per 10 minuti hanno martellato le linee difensive nerazzurre. Al 68' Materazzi segna il goal del 4-1 per l'Inter con un colpo di testa ma esulta coprendosi il capo con la maglietta e rimedia, così, la seconda ammonizione (68') e quindi l'espulsione. In 10 uomini l'Inter, nonostante Mancini abbia inserito Samuel per coprire il posto di Materazzi, ha sofferto l'arrembante ritorno del Milan e, complice la stanchezza per un'ora e poco più giocata su ritmi indiavolati, si è rintanata nella propria metà campo permettendo ai rossoneri di portarsi sul 3-4 con un colpo di testa di Gilardino (75'), che così rompe il lungo digiuno di goal in campionato, e con un pallonetto dai 16 metri di Kakà (91') complice una respinta a vanvera di Julio Cesar. I minuti di recupero (5) sono stati un disperato forcing del Milan che al 94' ha sfiorato il clamoroso 4-4 con un colpo di testa di Oliveira finito di pochissimo alla sinistra di Julio Cesar. Nell'Inter, superlativa prova di Zanetti e, soprattutto nel primo tempo, di Stankovic, in progresso Vieira e Ibrahimovic, provvidenziale Julio Cesar in più di una occasione. Nel Milan, bella ripresa di Kakà e solita prova volitiva di Gattuso e Inzaghi, bene Gilardino. Il successo permette all'Inter di rimanere da sola al comando in attesa di conoscere l'esito di Fiorentina-Palermo di domani pomeriggio, si allontana sempre più la zona scudetto per il Milan, ora a -14 dai cugini nerazzurri. (parcarsport.it, 28/10) UDINESE-ROMA 0-1 (p.t. 0-0), Stadio "Stadio del Friuli" di Udine ore 18.00 del 28/10
ARBITRO: Bertini
RETE: 66' Ferrari (R)
La Roma, priva di Perrotta e Mancini, supera il suo momento difficile con una vittoria di misura sul terreno della lanciata Udinese che non perdeva dalla prima giornata (a Messina) e rimane a 4 punti dalla capolista Inter. Non è stata, comunque, una vittoria sostenuta da bel gioco, quella dei giallorossi ma in questo momento per la squadra di Spalletti l'importante era vincere per non perdere ulteriore terreno dalla vetta della classifica. Dopo un primo tempo senza grandi emozioni e con l'Udinese apparsa più in palla, la Roma trova il goal-partita con Matteo Ferrari che al 21' della ripresa mette in rete un pallone respinto su punizione dal limite di Totti (gara ancora non convincente per il "pupone"). Dopo la rete incassata, l'Udinese rimane in 10 per l'espulsione di Muntari (70') e non ha una reazione convincente anche se al 42' si rende pericolosa con Pinzi. Cosicchè i giallorossi portano a casa la vittoria con uno stiracchiato 1-0 che vale oro perchè li fa salire a quota 17 in classifica, sempre a 4 punti dall''Inter. Non si muove dai suoi 13 punti l'Udinese che ha sprecato una grande occasione per sorpassare in classifica la Roma. (parcarsport.it, 28/10)
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