La 6ª giornata a caldo
La giornata di campionato dopo il triplice fischio del 90'


I TABELLINI DELLA SESTA GIORNATA

RISULTATI 6^ GIORNATA

Sampdoria - Milan (h.18.00 del 14/10) 1-1
Siena - Messina (h.20.30 del 14/10) 0-4
Ascoli - Livorno 0-2
Empoli - Fiorentina 1-2
Inter - Catania 2-1
Palermo - Atalanta 2-3
Parma - Udinese 0-3
Reggina - Roma 1-0
Torino - Chievo 1-0
Lazio - Cagliari  (h.20.30) 0-0

Sesta giornata (14-15 ottobre 2006).  Il Milan pareggia 1-1 a Marassi contro la Sampdoria, il Siena "brucia" nel finale un Messina in nove uomini.

Palermo e Roma cadono, l'Inter soffre
ma alla fine batte il Catania e vola in vetta

IL POSTICIPO SERALE DI DOMENICA 15 OTTOBRE 2006 ORE 20.30
LAZIO-CAGLIARI 0-0
, Stadio "Olimpico" di Roma
ARBITRO: De Marco.
L'opaco 0-0 tra Lazio e Cagliari nel posticipo serale dell'"Olimpico" di Roma conclude la sesta di campionato. E' stata una gara condotta da entrambe le squadre con molta buona volontà ma poco estro che ha avuto all'inizio del primo tempo (7') l'episodio che poteva sbloccarla: il cagliaritano Bianco intercetta in area il pallone con un braccio e l'arbitro De Marco fischia il rigore. Va sul dischetto lo specialista Oddo, 13 rigori consecutivi realizzati, ma il suo tiro è troppo centrale e il portiere rossoblù ha i riflessi giusti per respingerlo. Il match propone poi qualche buona iniziativa di Esposito e Oddo nella ripresa ed un finale a tinte forti. Al 92' un intervento sul pallone di Bizera viene considerato dal (modesto) sig. De Marco da espulsione e nel parapiglia di proteste del Cagliari Daniele Conti deve dire qualcosa di estremamente offensivo al direttore di gara che estrae il secondo cartellino rosso. Due minuti dopo, Oddo si imbestialisce con il guardalinee Toscano che non ha rilevato un fallo di un avversario su di lui e guadagna anche lui gli spogliatoi qualche minuto prima della fine. Finisce 0-0, punteggio che fa salire il Cagliari a 4 punti con il Milan, la Lazio rimane ancora sotto lo zero, a meno 1. (Parcarsport.it, ore 22.51 del 15/10)
LE PARTITE DI DOMENICA 15 OTTOBRE 2006 ORE 16.00


Una doppietta di Stankovic contro il Catania riporta l'Inter in testa alla classifica

INTER-CATANIA 2-1 (p.t. 1-0), Stadio "Meazza" di Milano
ARBITRO: Mazzoleni;
RETI: 16' Mascara (C), 29', 75' Stankovic (I). --- Ancora un pomeriggio di passione per i tifosi nerazzurri che alla fine, però, possono gioire dopo la vittoria sul Catania per la conquista del primo posto in solitudine poichè contemporaneamente le due battistrada Palermo e Roma sono state sconfitte. I nerazzurri giocano con Adriano e Ibrahimovic di punta, Cruz va in panchina, nel Catania è Corona ad andare in panchina, le punte sono Mascara, Spinesi e Colucci. L'Inter parte bene, il Catania gioca prudentemente ma senza timori reverenziali e al 16' va addirittura in vantaggio con una prodezza di Mascara che, dalla trequarti sinistra indovina l'incrocio alla sinistra di Julio Cesar, per l'occasione alquanto distratto, con un bel tiro a spiovere. Il vantaggio degli etnei dura però poco perchè al 29' Stankovic, autore di un match magistrale, batte Pantanelli con un colpo di testa su cross da destra di Figo e riporta l'Inter in parità. Nella ripresa i nerazzurri cercano il goal con insistenza sfiorandolo in più di un'occasione e sciupando anche un rigore con

Cruz, entrato al 60' per un Adriano fischiato dal "Meazza" per un'altra prova incolore, al 67' (bravo per l'occasione Pantanelli che gli ha deviato in angolo il tiro). Sembra un'altra partita stregata per l'Inter, Pantanelli respinge miracolosamente un colpo di testa a bruciapelo di Cordoba (69') ma nulla può, un minuto dopo sul gioiello di Stankovic che indovina l'angolo alto alla sua destra con un meraviglioso tiro al volo dai 16 metri. E' il goal che vale la vittoria e il primo posto all'Inter e solo le lodi ad un diligente Catania.
PALERMO-ATALANTA 2-3 (p.t. 2-2), Stadio "Barbera" di Palermo
ARBITRO: Banti;
RETI: 13' Doni (A), 18' Bresciano (P), 31' Rivalta (A), 45' rig. Corini (P), 56' Tissone (A)
Pioggia e goal a gogò al "Renzo Barbera" tra la capolista Palermo e la briosa Atalanta. L'Atalanta prima sfiora il goal al con un colpo di testa di Loria respinto sulla linea da Bresciano e poco dopo, al 13', va in vantaggio con Doni che manda alle spalle di Fontata, che gioca al posto dell'infortunato Agliardi, un bel colpo di testa su cross dalla trequarti sinistra di Bernardini. I rosanero si scuotono e al 18' pareggiano con Bresciano che tocca in corsa sul primo palo un cross basso dalla sinistra di Amauri. Mentre la pioggia aumenta d'intensità l'Atalanta raddoppia con Rivalta che approfitta di una paralisi collettiva della difesa rosanero sugli sviluppi di un corner e batte da due passi l'esterrefatto Fontana. Il Palermo rischia il collasso, Doni va vicino al 3-1 (34') e Zaccardo ribatte sulla linea al 39' dopo che Fontana aveva compiuto un salvataggio miracoloso, ma al 44', Di Michele è abile a mimare un atterramento in area inesistente da parte di Adriano e il sig. Banti abbocca fischiando un rigore che Corini trasforma da par suo rimettendo in corsa il Palermo. Nella ripresa i rosanero partono a testa bassa nella ricerca del goal della vittoria ma, fatalmente, si scoprono e al 56' incassano il goal del 2-3 messo a segno da Tissone con un gran sinistro dalla lunetta. La reazione dei rosanero è generosa e produce alcune buone occasioni non concretizzate (un paio sciupate da Caracciolo, entrato al 59' per Bresciano) ma non riesce a raddrizzare il risultato. Con la sconfitta odierna il Palermo scivola al secondo posto mentre l'Atalanta sale a quota 9 punti, in zona Uefa.
REGGINA-ROMA 1-0 (p.t. 0-0), Stadio "Granillo" di Reggio Calabria
ARBITRO: Trefoloni;
RETI: 49' Amoruso (Re)
La Roma recupera Mancini e ha in panchina Montella e Taddei (che entreranno nella ripresa) non ancora al meglio, Totti è l'unica (finta) punta, nell'attacco della Reggina Rolando Bianchi gioca un po' più avanti di Nicola Amoruso e del brasiliano Leon, autore di una gara maiuscola. Il match, sotto una pioggia forte e in un campo semi-allagato ma in buone condizioni, è gradevole ed equilibrato nel primo tempo e subisce la svolta decisiva al 4' della ripresa quando, su di un lancio dalla trequarti campo, Amoruso in sospetta posizione di fuorigioco, colpisce acrobaticamente al volo da 14 metri e batte Doni con un tiro alla sua sinistra portando la Reggina in vantaggio. La Roma, che sconta ancora la non buona vena di Totti, va vicina al pareggio con De Rossi, in rovesciata, al 66' su errata uscita di Pelizzoli ma fa poco per recuperare lo svantaggio rischiando addirittura nel finale di incassare il secondo goal. Successo tonifivante per la squadra di Mazzarri che sale a -7 ed ha già recuperato otto punti di penalizzazione, imprevisto passo falso per la Roma che si vede sorpassare al comando dall'Inter. 
EMPOLI-FIORENTINA 1-2 (p.t. 1-0), Stadio "Castellani" di Empoli
ARBITRO: Saccani;
RETI: 29' Matteini (E), 67' Mutu (F), 77' Toni (F)
Nella Fiorentina si rivede Santana che fa trio d'attacco con Mutu e Toni, l'Empoli presenta una sola punta, Saudati, sostenuto dal trio di centrocampo Buscè-Matteini-Vannucchi. Primo tempo giocato meglio dall'Empoli che va in vantaggio al 29' con l'ex pescarese Matteini che su lancio di Buscè anticipa Ujfalusi e batte Frey con un rasoterra da centro area. I viola accusano il colpo e per tutto il primo tempo l'Empoli rischia quasi nulla. Ripresa di tutt'altro tenore per la squadra di Prandelli che al 67' pareggia con un colpo di testa di Mutu (migliore in campo) su cross dalla destra di Santana (bel ritorno) e al 77' ribalta le sorti del match con Luca Toni il quale, lanciato al volo da Mutu, entra in area e batte Balli con un poderoso tiro. La Fiorentina finisce il match in attacco e si merita i tre punti, primo KO interno per l'Empoli che rimane a metà classifica con i suoi 8 punti al contrario dei viola che sono a -10, a quattro vittorie dal segno più (almeno per ora, in attesa della sentenza dell'Arbitrato del Coni).
ASCOLI-LIVORNO 0-2 (p.t. 0-1), Stadio "Del Duca" di Ascoli
ARBITRO: Brighi;
RETI: 24' Danilevicius (L), 63' Filippini A. (L)
In un pomeriggio da lupi, l'Ascoli non solo rimane ancora a secco di vittorie ma esce pesantemente sconfitto dal Livorno al "Del Duca". Il Livorno, con Lucarelli in panchina (ha giocato uno scampolo di match dal 33' della ripresa) e Bakayoko e Danilevicius in attacco, ha badato a controllare la sfuriata iniziale dei bianconeri di Giampaolo ed ha colpito poi con precisione chirurgica. Prima con un bel rasoterra Danilevicius, al 24', su assist di Antonio Filippini che al 63' ha a sua volta messo a segno il goal del KO conn uno strepitoso tiro al volo dal limite. Al 70' il Livorno rimane in 10 per l'espulsione di Pasquale ma non rischia di vedere vanificato il suo successo che lo fa salire a ridosso delle grandi con 11 punti, Ascoli fermo a quota tre punti.
PARMA-UDINESE 0-3 (p.t. 0-2), Stadio "Tardini" di Parma
ARBITRO: Palanca;
RETI: 8' Muntari (U), 12' rig., 66' Iaquinta (U)
Partenza sprint dell'Udinese che all'8' va in vantaggio con un tiro di Muntari deviato da un difensore del Parma e al 12' raddoppia su rigore di Iaquinta concesso per fallo del portiere del Parma, De Lucia, su Obodo. L'Udinese gioca una gara superlativa per mezz'ora, con Di Natale e Iaquinta autori di una bella prova per la delizia del CT azzurro Donadoni presente in tribuna, poi si rilassa e rischia di far tornare in partita il Parma che spreca parecchie occasioni. Durante l'intervallo il tecnico bianconero Galeone accusa un malore ed in panchina lo sostituisce il secondo, Trombetta. Il Parma vuole tornare nel match ma l'Udinese riesce a evitarlo e, anzi, al 66' chide il match con un pallonetto ravvicinato di Iaquinta su assist di Di Natale. Al 75' l'Udinese rimane in 10 per l'espulsione di Muntari che dà una sberla ad un avversario (75') ma non ci sono altre emozioni, l'Udinese vince  e sale a 11 punti, a ridosso della zona Champions League, sempre un solo punto nella classifica deprimente del Parma.
TORINO-CHIEVO 1-0 (p.t. 0-0), Stadio "Olimpico" di Torino
ARBITRO: Bertini;
RETI: 48' Stellone (T)
Finalmente giunge la prima vittoria per il Torino e per il suo allenatore Zaccheroni. Giunge al termine di una gara senza lode e senza infamia contro un Chievo che in alcune fasi del match ha giocato anche meglio dei granata che, tuttavia, hanno trovato il "jolly" al 3' della ripresa con Stellone che, appena dentro l'area, ha indovinato un gran sinistro su assist all'indietro di Muzzi. Il Toro raggiunge a quota 5 il Catania, Chievo ultimo delle non penalizzzate con 1 punto (insieme al Parma).

GLI ANTICIPI DI SABATO 14 OTTOBRE 2006
Il Milan ritrova il goal ma non la vittoria,  il Siena ha la meglio nel finale sul Messina in 9
SAMPDORIA-MILAN 1-1 (p.t. 0-0), Stadio "Ferraris" di Genova, ore 18.00

ARBITRO: Rosetti
RETI: 69' Bonazzoli (S), 84' Kaladze (M)
Il Milan torna a segnare dopo tre gare ma manca ancora una volta, la quarta tra campionato e Champions League, l'appuntamento con la vittoria. Il match di Marassi è stato piacevole con un primo tempo giocato meglio dal Milan che ha anche reclamato un rigore per un atterramento di Inzaghi da parte del portiere blucerchiato Castellazzi ed una ripresa nella quale il gioco brioso della Sampdoria ha prevalso su quello troppo macchinoso del Milan almeno fino al goal del vantaggio che è giunto al 69' su colpo di testa perfetto, ed in solitudine, di Bonazzoli a centro area in seguito ad un gran cross dalla sinistra di Pieri. A questo Ancelotti che aveva sostituito un Gilardino non troppo a posto fisicamente (mal di schiena) con Oliveira prima del goal doriano, mette dentro anche Bonera per Cafù e, soprattutto, Kaladze per lo stanchissimo Jankulovski che soffriva in modo particolare l'irruenza dello scatenato Cristiano Zenoni. Ed è proprio Kaladze che, all'84' controlla (di braccio?) sulla sinistra dell'area piccola doriana un pallone lungo e batte Castellazzi che tentava di chiudergli lo specchio della porta. Il Milan tenta il colpaccio ma la Samp si difende bene anche se un po' affannosamente e il match finisce con un risultato di parità tutto sommato equo. In classifica il Milan sale a quota 4, la Sampdoria e metà classifica con 7 punti. (parcarsport.it, 14/10)
SIENA-MESSINA 3-1 (p.t. 0-1), Stadio "Franchi" di Siena, ore 20.30
ARBITRO: Ayroldi N.
RETI: 20' rig. Riganò (M), 45' Konko (S), 90' Frick (S), 92' Cozza (S)
ESPULSI: Cordova (M), per proteste dopo la fine del primo tempo, al 69' Coppola (M), per doppia ammonizione, all'88' Candela (S) per proteste.
Tre espulsioni farebbero pensare ad una partita nervosa ma Siena-Messina, invece, è stata, tutto sommato, una partita strana nel suo andamento ma fondamentalmente corretta. Strana, perchè gli episodi che l'hanno decisa sono giunti in momenti particolari o in situazioni particolari, a cominciare dal vantaggio del Messina giunto al 20' del primo tempo su rigore trasformato da Riganò e concesso per un fallo molto ingenuo di Molinaro sullo stesso Riganò. Fino a quel momento era stato il Siena a fare la partita e il vantaggio dei peloritani lasciava francamente perplessi e sembrava esagerato. Il Siena aveva poi attaccato un po' dissennatamente pervenendo al pareggio allo scadere del tempo con un tocco da due passi di Konko, giovane francese di "marca" juventina, su assist di Locatelli al termine di un'azione convulsa in area siciliana. Dopo il fischio finale del primo tempo, Cordova aveva da dire qualcosa all'arbitro Ayroldi che, probabilmente risentito per il tono del giocatore, ha estratto il cartellino rosso espellendolo. Durante l'intevallo! Mah...
Come non bastasse, al 69' Coppola rimediava la seconda ammonizione e veniva espulso lasciando il Messina in 9. Il Siena cercava la vittoria, che al "Franchi" era assente dall'11 marzo (otto gare di campionato con sei pareggi e due sconfitte), ma il suo forcing era disordinato e trovava in Storari e nella difesa messinese baluardi insuperabili. Insuperabili fino al 45' (ancora!) quando l'attaccante originario del Liechtenstein, Frick, svettava di testa a centro area e metteva in rete un bel cross dalla destra di Gastaldello. Nel frattempo, due minuti prima, anche Candela aveva guadagnato la via degli spogliatoi, espulso per aver detto chissà che cosa al sig. Ayroldi. Il punteggio finale diventava 3-1 per il Siena al 92' quando Ciccio Cozza toccain rete un pallone ribattuto da Storari in uscita su Frick. Il Siena, con questo successo sale al secondo posto provvisorio insieme nientemeno che all'Inter, il Messina rimane inglobato nel gruppone al terzo posto con 8 punti. Almeno fino a domani. (parcarsport.it, 14/10)

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