SERIE A-TIM 2007/08
|
VENTITREESIMA GIORNATA - 17/02/08
|
DERBY DELLA LANTERNA ALLA SAMP TRASCINATA DA UN GRANDISSIMO CASSANO
LA FIORENTINA BATTE IL CATANIA E RAFFORZA IL SUO QUARTO POSTO. VINCE ANCHE l'UDINESE A REGGIO. NOTTE FONDA PER IL NAPOLI SCONFITTO AL "SAN PAOLO" DALL'EMPOLI. BENE LAZIO E PALERMO L'UNICO 0-0 E' IN SIENA-TORINO
|
Kuzmanovic autore del primo goal della Fiorentina al Catania
|
FIORENTINA-CATANIA 2-1 (p.t. 1-0)
Stadio "Artemio Franchi" di Firenze, ore 15.00 del 17/02/08
|
FIORENTINA (4-3-3): Frey (55' Avramov); Potenza, Dainelli, Gamberini, Pasqual; Kuzmanovic, Donadel, Montolivo (65' Jorgensen); Santana (76' Semioli), Pazzini, Mutu
CATANIA (4-3-3): Polito; Alvarez, Silvestri, Stovini, Vargas; Baiocco, Izco, Biagianti (46' Mascara); Martinez, Pià, Colucci
ARBITRO: Banti
AMMONITI: Donadel, Mutu (F), Sivestri, Baiocco (C)
RETI: 41' Kuzmanovic (F), 61' Vargas (C), 71' Mutu (F)
La Fiorentina non ha del tutto smaltito le tossine della trasferta di metà settimana in Norvegia e contro il Catania non è brillante come in altre occasioni ma ottiene una vittoria importante nella corsa per il quarto posto dove ora è a + 3 punti sul Milan e a +5 sull'Udinese. Unica nota negativa, per i viola, l'infortunio occorso a Frey al 10' della ripresa. La Fiorentina va in vantaggio al 41' con un colpo di testa di Kuzmanovic (1° goal in A) su cross dall'out destro di Santana ma al 16' della ripresa viene sorpresa da un gran bel tiro dalla lunetta del difensore peruviano del Catania, Vargas, che si insacca alla sinistra di Avramov. I viola sbandano e il Catania, che ha giocato una buona gara, sfiora il raddoppio poco dopo con Inacio Pià che colpisce la traversa. La Fiorentina soffre ma ci pensa il suo fuoriclasse rumeno Mutu, al 71', a rimetterla in sella con uno splendido tiro dal limite all'incrocio dei pali.
|
GENOA-SAMPDORIA 0-1 (p.t. 0-0)
Stadio "Luigi Ferraris" di Genova, ore 15.00 del 17/02/08
|
GENOA (3-4-1-2): Rubinho; Konko, De Rosa, Criscito; Rossi (67' Bovo), Paro, Juric, Danilo; Milanetto (64' Lucarelli); Borriello, Di Vaio (49' Figueroa)
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro, Sala, Accardi; Maggio, Palombo, Delvecchio (68' Volpi), Franceschini (75' Bonazzoli), Pieri; Cassano (91' Ziegler), Bellucci
ARBITRO: Rizzoli
RETI: 88' Maggio (S)
AMMONITI: Juric, Criscito, Danilo, Konko, Paro (G), Cassano, Sala, Volpi (S)
ESPULSO: 61' Danilo (G) per doppia ammonizione
La Sampdoria vince, con merito, il "derby della Lanterna" sul filo di lana dopo che il Genoa è rimasto in dieci, al 61', per l'espulsione di Danilo per doppio giallo, ed in classifica resta davanti ai concittadini e in zona-Uefa. Sugli scudi Cassano, autore di un grandissimo match, che ha fornito ai suoi, ed in particolar modo a Maggio che ha sbagliato l'impossibile, una quantità industriale di palle-goal non concretizzatesi per imprecisione o sfortuna. Il goal-partita è giunto all'88' per opera di Maggio che, dopo uno spunto irresistibile sulla sinistra di Cassano concluso con un cross perfetto, si è fatto ribattere dal portiere dei "grifoni" Rubinho la prima conclusione a botta sicura ma poi ha centrato la porta avversaria con un tiro veemente davanti a un nugolo di avversari schierati sulla linea di porta. Va detto che il Genoa ha tenuto egregiamente il campo in un derby bello soprattutto nella ripresa.
|
LAZIO-ATALANTA 3-0 (p.t. 1-0)
Stadio "Olimpico" di Roma, ore 15.00 del 17/02/08
|
LAZIO (4-3-1-2): Ballotta; Behrami, Siviglia, Cribari, Radu; Mudingayi (89' Dabo), Ledesma, Manfredini; Mauri (84' De Silvestri); Pandev (79' Bianchi), Rocchi
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Belleri, Manfredini, Pellegrino, Bellini; Ferreira Pinto (46' Guarente), Tissone, De Ascentis, Langella (52' Inzaghi); Doni, Floccari (65' Muslimovic)
ARBITRO: Girardi
RETI: 26' rig., 88' rig. Rocchi (L), 56' Pandev (L)
AMMONITI: Coppola, Capelli, Pellegrino, Tissone (A), Mudingayi, Radu (L)
La Lazio aveva un dannato bisogno di vincere per allontanarsi in fretta dalla zona malferma della classifica e per questo Mister Rossi si è affidato alla sua vecchia guardia lasciando in panchina Bianchi e Dabo per i più collaudati Mudingayi e Pandev (tra l'altro non al 100%). I biancocelesti vanno in vantaggio con un rigore trasformato da Rocchi al 26' e procurato da Manfredini atterrato dal portiere nerazzurro Coppola in uscita. L'Atalanta, non in grande giornata, reagisce in maniera blanda e al 56' viene ancora sorpresa dai laziali: Pandev riceve un lungo lancio di Mauri, entra in area ma si fa respingere la conclusione ravvicinata da Coppola in uscita ai suoi piedi. Il macedone riprende il pallone e, stavolta, non lascia scampo al bravo guardapali bergamasco da posizione angolata sulla destra. Gara in frigo per la Lazio che all'88', ancora su rigore concesso stavolta per un atterramento di Bianchi (subentrato a Pandev), chiude definitivamente il match con Rocchi che sigla così anche la sua doppietta personale.
|
NAPOLI-EMPOLI 1-3 (p.t. 1-1)
Stadio "San Paolo" di Napoli, ore 15.00 del 17/02/08
|
NAPOLI (4-3-3): Gianello; Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini (72' Calaiò); Blasi, Pazienza, Hamsik (59' Sosa); Mannini (77' Santacroce), Zalayeta, Lavezzi
EMPOLI (4-4-1-1): Bassi; Tosto, Marzoratti, Piccolo, Antonini; Buscè, Marianini, Marchisio (46' Pratali), Budel; Giovinco (83' Saudati); Pozzi (62' Moro)
ARBITRO: Mazzoleni
RETI: 22', 65' Pozzi (E), 37' Mannini (N), 81' Budel (E)
ESPULSI: Zalayeta (N) e Piccolo (E) che si spintonano mentre si avvviano verso gli spogliatoi dopo la fine del primo tempo.
74' Domizzi (N), per fallo da ultimo uomo su Giovinco.
Il Napoli incassa contro un bell'Empoli la sua seconda sconfitta consecutiva e scivola sull'orlo della crisi. Gara strana e fondamentalmente corretta, ma con tre espulsi (due, Zalayeta e Piccolo, addirittura mentre tornano negli spogliatoi nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo) e nessun ammonito. Ma veniamo alle reti. Al 22' l'Empoli va in vantaggio con Pozzi che scatta alla perfezione su perfetto e delizioso lancio del minuscolo Giovinco e fa secco l'incolpevole Gianello. La reazione del Napoli è "anema e core" e porta all'1-1 di Mannini, ex bresciano al primo goal in azzurro, a porta vuota su cross basso dalla sinistra di uno scatenato Lavezzi. I partenopei vogliono vincere e forse dimenticano la prudenza. E questo, contro l'Empoli di oggi è un errore fatale. Perchè al 20' della ripresa è ancora Pozzi, con un diagonale rasoterra dalla sinistra a raddoppiare pei i toscani di Malesani. Ma la gioia del giovane bomber si tramuta in dolore e lacrime per una distorsione rimediata all'atto dello scoccare del tiro-goal che lo costringe a lasciare in barella il campo sostituito da Moro. La squadra di Reja cerca il 2-2 ma al 71' rimane in nove per l'espulsione per doppia ammonizione di Domizzi e all'81' incassa il goal della resa: lo mette a segno Budel, in contropiede, a suggello di una vittoria che fa fare un grande salto verso la salvezza alla sua squadra. Tempi duri per il buon tecnico partenopeo Reja, nonostante le dichiarazioni d'amore (?) del suo presidente.
|
PALERMO-CAGLIARI 2-1 (p.t. 2-0)
Stadio "Renzo Barbera" di Palermo, ore 15.00 del 17/02/08
|
PALERMO (3-5-1-1): Fontana; Zaccardo, Biava, Barzagli; Cassani, Tedesco (77' Caserta), Migliaccio, Simplicio, Balzaretti, Jankovic (63' Bresciano); Cavani
CAGLIARI (4-3-2-1): Storari; Ferri (32' Pisano), Lopez, Bianco, Agostini; Biondini (46' Fini), Conti, Parola; Foggia, Jeda (75' Acquafresca); Matri
ARBITRO: Morganti
RETI: 23' Cavani (P), 45' Jankovic (P), 52' aut. Cavani (C)
AMMONITI: Storari, Jeda, Conti (C), Zaccardo, Cavani, Balzaretti (P)
ESPULSO: 76' Guidolin (allenatore Palermo) per proteste
Al "Barbera", tra i mugugni dei "picciotti" rosanero che popolano la curva degli ultras non contenti della prestazione dei propri beniamini, il Palermo conquista i tre punti contro il fanalino di coda Cagliari e rimane in corsa per un posto in Uefa Cup. Vittoria ancora più importante per l'allenatore Guidolin, ormai ai ferri corti con l'ambiente e in predicato di lasciare la panchina all'ex Colantuono, che ha dovuto fare a meno dei suoi due bomber Amauri e Miccoli, oltre che a Guana, tutti squalificati. Il match si sblocca al 23' quando Cavani spinge in rete di testa da due passi un pallone messo in mezzo dalla sinistra da Tedesco su cross dalla parte opposta di Jankovic. Bisogna dire che in precedenza era stato il Cagliari a giocare meglio e a creare almeno un paio di nitide palle-goal. Al 45' i rosanero raddoppiano con Jankocìvic, spesso non utilizzato da Guidolin (nervosissimo ed espulso dal sig. Morganti nella ripresa), che scatta in area su lancio verticale di Cavani e batte Storari, in uscita, con un rasoterra. Partita finita? Macchè. Ci pensa Cavani a segnare di testa, ma nella sua porta, su corner dalla sinistra. E' il 52', per il Palermo la domenica da tranquilla diventa ancora stressata. Ma stavolta i rosanero tengono il punteggio. Cagliari sempre più nel baratro della Serie B, nonostante la buona volontà.
|
REGGINA-UDINESE 1-3 (p.t. 0-1)
Stadio "Oreste Granillo" di Reggio Calabria, ore 15.00 del 17/02/08
|
REGGINA (4-3-2-1): Campagnolo; Lanzaro, Valdes, Aronica, Modesto; Missiroli (46' Brienza), Barreto, Cozza; Vigiani, Amoruso; Makinwa (62' Ceravolo)
UDINESE (3-4-3): Handanovic; Zapata, Felipe, Lukovic; Ferronetti, D'Agostino (85' Isla), Inler, Dossena; Pepe, Floro Flores (83' Candreva), Di Natale
ARBITRO: Gava
RETI: 8' Pepe (U), 63', 94' Di Natale (U), 66' Modesto (R)
AMMONITI: Lukovic, Pepe (U), Vigiani (R)
E' una Reggina francamente inguardabile, quella che nel primo tempo si fa dominare da una tonica Udinese e non basta alla squadra di Ulivieri una ripresa all'arma bianca per evitare una sconfitta brutta, bruttissima, nella corsa per la salvezza. L'Udinese ha Quagliarella squalificato, gioca Floro Flores insieme a Pepe e Di Natale, nel trio d'attacco. Nella Reggina, Brienza parte dalla panchina, l'unica punta è Makinwa con Vigiani e Amoruso a sostegno. I friulani vanno in goal all'8' con un tocco ravvicinato di Pepe, dimenticato dai difensori della Reggina sul palo alla sinistra di Campagnolo, su di una lunga punizione dalla trequarti. La Reggina inizia la ripresa all'arma bianca, rinvigorita dall'innesto di Brienza, e sfiora il goal con Amoruso e Makinwa nella stessa azione, splendido il portiere bianconero Handanovic nello sventare le minacce. Quando sembra che i calabresi possano pareggiare, arriva la doccia fredda del goal di Di Natale che raddoppia per l'Udinese con un diagonale rasoterra dalla sinistra (63'). La Reggina si protende generosamente in avanti e accorcia le distanze al 66' con un gran diagonale dalla sinistra che si insacca all'incrocio dei pali opposto, veramente un gran goal. Gli amaranto cercano il 2-2 ma l'Udinese fa buona guardia e allo scadere segna il 3-1 ancora con Di Natale che con la doppietta di oggi segna in totale 4 reti ai calabresi tra andata e ritorno. L'Udinese rimane in zona Uefa, nemmeno tanto lontana dal quarto posto dalla Fiorentina (-5 punti) e dal quinto del Milan (-2 punti). Reggina penultima a -3 punti dalla salvezza.
|
SIENA-TORINO 0-0
Stadio "A. Franchi-Montepaschi Arena" di Siena, ore 15 del 17/02/08
|
SIENA (4-3-1-2): Manninger; Rossettini, Portanova, Bertotto, De Ceglie; Jarolim, Codrea, Kharhja (70' Alberto); Locatelli; Maccarone (62' Riganò), Frick (79' Forestieri)
TORINO (4-4-2): Sereni; Motta, Di Loreto, Natali, Pisano; Rosina (75' Bjelanovic, 80' Lazetic), Zanetti, Grella, Barone; Stellone (65' Recoba), Di Michele
ARBITRO: Bergonzi
AMMONITI: Bertotto, Kharja (S), Di Michele, Motta (T)
E' l'unico 0-0 della domenica, quello tra Siena e Torino. Un risultato che fa muovere la classifica di entrambe le squadre ma che serve soprattutto al "Toro" che si mantiene abbastanza distante, con i suoi 25 punti, dai 21 con cui i toscani occupano il terzultimo posto insieme al Parma. Gara giocata in propensione più offensiva da parte del Siena che ha peccato in precisione con i suoi avanti, soprattutto con Maccarone che ha mancato almeno un paio di palle-goal, ma in fondo è un pareggio non demeritato da parte del Torino.
|
VENTITREESIMA GIORNATA-ANTICIPI 16/02/08
|
LA JUVENTUS VINCE, SI AVVICINA ALLA ROMA
E LA ALLONTANA DALL'INTER
|
Una splendida punizione dal limite, in posizione centrale, di Del Piero regala la vittoria alla Juventus sulla Roma
|
JUVENTUS-ROMA 1-0 (p.t. 1-0) Stadio "Olimpico" di Torino, ore 20.30 del 16/02/08
|
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi (46' Nocerino), Zanetti, Nedved (81' Palladino); Iaquinta, Trezeguet (67' Sissoko), Del Piero
ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Mexes, Ferrari, Tonetto; De Rossi, Pizarro (72' Aquilani); Taddei (60' Giuly), Perrotta (82' Esposito), Mancini; Totti
ARBITRO: Saccani
RETI: 45' Del Piero (J)
AMMONITI: Mexes (R), Chiellini (J)
La Juventus è terza a quattro punti dalla Roma, seconda a 11 punti dall'Inter che nel pomeriggio ha battuto il Livorno nel primo anticipo della quarta giornata di ritorno. Il match è, dunque, più un faccia a faccia per il secondo posto che una sfida tra pretendenti al ruolo di sfidante per la conquista del titolo italiano all'Inter che appare, obiettivamente, irraggiungibile. Mister Ranieri opta per una Juve a trazione anteriore con Del Piero, Trezeguet e Iaquinta di punta. La Roma presenta Cassetti e Tonetto sulle fasce con Mexes e Ferrari al centro, in avanti Totti è sostenuto da Taddei, Perrotta e Mancini mentre davanti alla difesa Pizarro torna a far coppia con De Rossi. La gara, nel primo tempo, è equilibrata e piacevole ma con una sola vera grande emozione, una conclusione in acrobazia di Iaquinta su cross di Trezeguet deviata da un grande Doni in angolo al 39'. All'ultimo minuto del primo tempo, la Juventus trova il goal con una straordinaria punizione dal limite di De Piero e un minuto dopo viene salvata dal palo su di una deviazione di Legrottaglie, nel tentativo di anticipare Totti, conseguente ad una conclusione di Perrotta. Si va al riposo con i bianconeri in vantaggio. Nella ripresa Mister Ranieri toglie Camoranesi, più offensivo, e rafforza le retrovie con Nocerino, nella Roma Taddei fa posto a Giuly. Il gioco è sulla falsariga del primo tempo, i giallorossi segnano una certa supremazia ma non riescono a impensierire più di tanto Buffon. Così, la Juventus si prende i tre punti e si porta a un punto dai giallorossi, la lotta per un posto all'accesso diretto alla prossima Champions League entra nel vivo. L'Inter vola lassù, ormai imprendibile a 11 punti dalla Roma e a 12 dalla Juventus.
|
UN MILAN OPACO NEL PRIMO TEMPO
DOMINA SUL PARMA NELLA RIPRESA MA NON TROVA IL GOAL RISOLUTORE
|
A Parma torna, dopo un infortunio, il "Pallone d'oro" Kakà ma il Milan non va oltre lo 0-0
|
PARMA-MILAN 0-0
Stadio "Ennio Tardini" di Parma, ore 18.00 del 16/02/08
|
PARMA (4-4-2): Bucci; Zenoni, Falcone, Couto, Castellini; Dossena, Morrone, Cigarini (75' Mariga), Pisanu; Reginaldo (64' Gasbarroni), Lucarelli (64' Budan)
MILAN (4-3-2-1): Kalac; Cafù, Nesta, Kaladze, Jankulovski (70' Maldini); Gattuso (46' Pirlo), Pirlo, Emerson; Serginho (46' Gilardino), Kakà; Inzaghi
ARBITRO: Dondarini
AMMONITI: Cafù (M), Pisanu, Dessena (P)
Nel Milan a una punta, Inzaghi, Pirlo parte dalla panchina in vista del match della settimana entrante contro l'Arsenal in Champions League. Il Parma è privo degli squalificati Corradi e Parravicini ed in attacco si affida alla coppia Reginaldo-Lucarelli. Il primo tempo è piacevole ma senza grandissime emozioni con il Milan che parte discretamente ma dopo la mezzora viene fuori il Parma che crea qualche pericolo per i rossoneri, soprattutto al 38' quando Pisanu si trova sulla traiettoria di un rasoterra fiacco dal limite e da sei-sette metri cicca il pallone che termina a lato alla destra di Kalac. Alla fine del primo tempo, mentre fa il riscaldamento, Dida si infortuna ed esce in barella, il Milan rimane senza portiere di riserva in panchina. Dopo l'intervallo nel Milan entrano Pirlo e Gilardino, non tornano dagli spogliatoi Serginho e Gattuso; la mossa di Ancelotti sembra buona perchè i rossoneri iniziano la ripresa con più personalità. Inzaghi si fa pericloso con un tiro oltre la traversa al 57' nonostante il controllo di Couto ma il Parma sembra in condizione di contenerlo. Al 65' è però il Parma ad avere un'altra palla-goal con Budan, entrato da un minuto per Lucarelli, che spreca facendosi respingere la conclusione ravvicinata da Kalac in uscita su delizioso assist di Gasbarroni, anche lui entrato da poco. La risposta del Milan è immediata e al 68' è Bucci a salvare la porta del Parma in tuffo su di un rasoterra di Kakà da 12 metri. Entra Maldini, per Jankulovski, e timbra il cartellino numero mille. Un mito in campo. Al 73' una punizione dal limite di Pirlo finisce di un soffio a lato con Bucci fermo a guardare, e un minuto dopo Gilardino si vede respingere da Zenoni, di corpo, un tap-in a porta vuota su precedente tiro di Inzaghio respinto di piede dall'ottimo Bucci. Adesso il Milan domina il match ma il goal non arriva. All'89' Emerson, autore di una gara abbastanza anonima, manda alle stelle dopo una respinta di Bucci e Budan impegna Kalac da posizione molto defilata sulla destra. Finisce 0-0, un altro pareggio per il Milan dopo quello di mercoledì scorso che vale il quarto posto momentaneo insieme alla Fiorentina. Punto che vale oro nella corsa per la salvezza per un bel Parma.
|
L'INTER STRITOLA IL LIVORNO E VOLA A +11 SULLA ROMA. DOPPIETTA DI SUAZO
|
Non c'è Ibrahimovic ma ci pensa Suazo a mettere KO il Livorno
|
INTER-LIVORNO 2-0 (p.t. 2-0)
Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano, ore 16.00 del 16/02/08
|
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon (72' Figo), Burdisso, Chivu, Maxwell; Zanetti, , Pelè, Cambiasso, Stankovic (68' Maniche); Crespo (85' Materazzi), Suazo
LIVORNO (3-5-3): Amelia; Grandoni, Knezevic, Galante; Balleri (71' Rossini), Pulzetti (68' Vailatti), De Vezze (80' Filippini E.), Vidigal, Pasquale; Diamanti, Bogdani
ARBITRO: De Marco
RETI: 14', 18' Suazo (I)
AMMONITI: Balleri, Pulzetti (L)
Partita senza storia vinta in scioltezza da un'Inter che ha fatto turn-over in vista del match di Champions di martedì prossimo contro il Liverpool. Niente da fare per il Livorno che non riesce a ripetere la bella prova di mercoledì sera contro il Milan sempre al "Meazza".
L'Inter va in vantaggio al 14' con un colpo di testa di Suazo da centro area su punizione pennellata dalla destra da Chivu. I nerazzurri raddoppiano al 18' con un tocco ravvicinato ancora di Suazo su cross dalla sinistra di Maxwell deviato a centro area da due giocatori toscani. I nerazzurri controllano la reazione, peraltro non irresistibile, del Livorno e al 45' sprecano il 3-0 con Crespo che, solo sulla destra dell'area toscana, mette male al centro per Suazo anzicchè concludere a rete. Si va al riposo sul 2-0, l'impressione è che il match sia ormai archiviato per l'Inter. Dopo il riposo nessuna sostituzione nelle due squadre, gli interisti Ibrahimovic e Cruz rimangono in panchina come pure Materazzi. L'Inter domina anche l'inizio della ripresa, non cè partita, ma tra il 15' e il 16' si sveglia il Livorno che prima colpisce il palo alla destra di Julio Cesar su punizione dal limite di Diamanti e poi sfiora il goal con un colpo di testa ravvicinato di Vidigal salvato dal portiere nerazzurro con un grande intervento. Un minuto dopo è Amelia a salvare il Livorno dalla terza capitolazione con una splendida parata su tiro a bruciapelo di Cambiasso. Al 72' torna in campo Figo, per Maicon. Mancava da parecchi mesi per infortunio (frattura al perone destro), un altro gran recupero per Mister Mancini.
|
Vai alla pagina inizialen
|
|