imprecare contro la sfortuna quando un gran tiro di Mancini viene deviato da Julio Cesar sulla traversa. E' il preludio al goal del vantaggio giallorosso: De Rossi serve sulla sinistra Chivu che entra in area e crossa basso per Perrotta che tocca da due passi in rete anticipando Grosso. Il tempo si chiude con l'Inter in apnea, la Roma sembra avere il match in pugno. Nella ripresa, al 52' l'Inter pareggia con Materazzi che trasforma un rigore (dubbio) concesso dal sig. Trefoloni per un atterramento di Adriano da parte di Doni uscito ai suoi piedi. Al 58' l'Inter va vicina al raddoppio con Adriano il cui colpo di testa viene miracolosamente deviato in tuffo da Doni sul palo alla sua sinistra.
L'Inter, nella ripresa, è decisamente un'altra squadra rispetto a quella incolore vista nel primo tempo, le occasioni fioccano e la Roma sembra alle corde, sull'orlo del KO come un pugile suonato ma resiste stoicamente e nel finale "gela" il "Meazza". All'89' De Rossi guadagna una punizione dal limite che Totti spedisce alle spalle di Julio Cesar complice una deviazione di Figo in barriera. L'Inter accusa la mazzata e al 95'' incassa il goal del 1-3 realizzato da Cassetti con un rasoterra dai sedici metri che picchia sul palo interno alle destra di Julio Cesar allontanando di qualche turno lo scudetto n.15 dell'Inter che incappa pure nella sua prima sconfitta in campionato. Adesso, lo scudetto si allontana di sei punti, sempre a patto che la Roma vinca sempre, ma è sempre alla portata dei nerazzurri.
ASCOLI-MILAN 2-5 (p.t. 2-4), Stadio "Del Duca" di Ascoli ARBITRO: Ayroldi;
RETI: 3', 27' Gilardino (M), 25' rig., 35' Kakà (M), 33' rig. Di Biagio (A), 42' Guberti (A), 75' Seedorf (M)
Il Milan maramaldeggia ad Ascoli e si conferma quarta forza del campionato. Su di un lancio lungo, al 3', sponda centrale in area di Ronaldo per Gilardino che dalla destra dell'area piccola porta in vantaggio il Milan. All'11' viene annullato per un fuorigioco probabilmente inesistente un goal a Ronaldo. Al 25' Eleftheropoulos atterra in uscita Ronaldo ed il sig. Ayroldi fischia un rigore che Kakà trasforma portando il Milan sul 2-0. Milan sul 3-0 al 27' ancora con Gilardino che, liberissimo, infila da due passi il portiere ascolano chiudendo un match di fatto mai aperto. Al 33' Kalac, che sostituisce l'infortunato Dida, mette giù in uscita Guberti e Di Biagio trasforma il relativo rigore riducendo le distanze per i bianconeri di Sonetti ma due minuti dopo Kakà, sugli sviluppi di un corner dalla sinistra infila con un tiro violento il quarto goal rossonero e la sua doppietta personale. L'Ascoli, nonostante il passivo non si deprime e al 42' va ancora in goal con un tiro dal limite senza pretese che, fintato (?) dal bianconero Corallo in area, inganna Kalac. Si va al riposo sul 4-2 per i rossoneri dopo un primo tempo godibile e pieno di reti. Nella ripresa l'Ascoli tenta di segnare il goal che potrebbe riaprire il match ma si vede annullare un goal apparso regolare, poi un pallonetto ravvicinato di Seedorf, al 75', porta il Milan sul 5-2 e chiude definitivamente il match. Nel finale, esordio in campionato nel Milan del giovane astro nascente argentino Grimi.
EMPOLI-ATALANTA 2-0 (p.t. 1-0), Stadio "Castellani" di Empoli
ARBITRO: Herberg;
RETI: 35' Saudati (E), 54' Almiron (E)
Al 30' Empoli vicino al goal con Pozzi che colpisce il palo alla destra di Bassi, poi Loria salva sulla linea sulla ribattuta di Saudati. Al 35' cross dalla sinistra di Vannucchi per Saudati che controlla splendidamente a centro area e porta in vantaggio i toscani. Al 45' l'arbitro Herberg espelle Bellini espelle per un fallo inesistente su Pozzi e l'Atalanta rimane in dieci. Al 54' cross basso dalla destra di Buscè, liscio di Talamonti e tocco in rete a porta vuota di Almiron per il 2-0 dell'Empoli. Al 68' Donati trattiene Adani in area, dal dischetto Almiron si fa parare il rigore mancando la doppietta personale. Al 71' entra in campo nell'Atalanta Bobo Vieri dopo un anno di assenza per infortunio ma non succede più nulla, l'Empoli vince meritatamente confermandosi grande e raggiunge al quinto posto il Palermo, fermo per avere già giocato e vinto 2-1 il match dello sciagurato 2 febbraio scorso a Catania.
LAZIO-CHIEVO, 0-0 (p.t. 0-0), Stadio "Olimpico" di Roma
ARBITRO: Bergonzi;
La Lazio finisce un match senza grosse vette di gioco in nove uomini per l'espulsione di Behrami e Zauri, il Chievo in 10 per quella di Sammarco, e lo 0-0 finale conferma di un momento di scarsa vena ma il suo vantaggio sulle quinte in classifica Empoli e Palermo è tale (8 punti) da non destare nella squadra biancoceleste grossi patemi d'animo. Buon punto per i veronesi che muovono la classifica ma vengono sorpassati dalla Reggina rimanendo al quartultimo posto con tre punti sul Parma che stasera affronta la Fiorentina al Tardini.
LIVORNO-CAGLIARI 2-1 (p.t. 1-0), Stadio "Picchi" di Livorno
ARBITRO: Gava;
RETI: 5' Lucarelli (L), 61' rig. Suazo (C), 67' Knezevic (L)
Al 5' un lancio radente verticale non viene intercettato dalla difesa del Chievo viene sfruttato da Lucarelli, liberissimo a centro area, per portare in vantaggio il Livorno mettere a segno il suo 17.mo goal personale in campionato. Al 45' le due squadre rimangono in dieci per l'espulsione simultanea di Behrami e Sammarco che si accapigliano dopo un brutto intervento del difensore biancolceleste. Al 61' pareggia su rigore trasformato da Suazo e concesso per un atterramento dell'attaccante onduregno da parte di Pavan. Livorno ancora in vantaggio al 67' con un colpo di testa del croato Knezevic entrato in campo da pochi minuti su cross di Stefano Fiore. E' il goal della vittoria per i labronici che scaccia via molti malumori della tifoseria ed anche qualcuno del suo capitano Lucarelli che minaccia di andare via a fine campionato. Cagliari sempre in posizione di classifica abbastanza tranquilla nonostante la sconfitta.
REGGINA-MESSINA 3-1 (p.t. 1-1), Stadio "Granillo" di Reggio Calabria
ARBITRO: Rizzoli;
RETI: 11' Bianchi (R), 27' rig. Riganò (M), 54', 71' rig. Amoruso (R)
Il derby dello Stretto si colora di amaranto grazie alla vena eccezionale dei due bomber reggini Bianchi e Amoruso e per il Messina l'1-3 finale suona come una condanna alla retrocessione in B. La Reggina va in vantaggio al 13' con un tap-in di Rolando Bianchi (17° goal in campionato) su precedente tiro di Amerini ribattuto dal portiere del Messina. Al 26' il pareggio dei peloritani: Aronica atterra in area Riganò su di un cross dalla sinistra e l'arbitro Rizzoli indica il dischetto. Si incarica di trasformare il penalty lo stesso Riganò che batte Campagnolo e porta il Messina sull1-1. Reggina ancora in vantaggio con un bel colpo di testa in tuffo sul primo palo di Amoruso in anticipo su Zanchi. Al 70' Morello atterra Amoruso in area: rigore ed espulsione per il messinese. Dagli undici metri Amoruso batte per la terza volta il portiere siciliano Paoletti e chiude il match.
UDINESE-SAMPDORIA 1-0 (p.t. 0-0), Stadio "Stadio del Friuli" di Udine
ARBITRO: Damato.
RETI: 53' rig. Iaquinta (U)
Fallo di Accardi su Pieri, rigore. Siamo al 53', dal dischetto batte Iaquinta e porta in vantaggio l'Udinese. E' il goal che decide il match che rilancia le ambizioni in ottica Uefa Cup dell'Udinese mentre conferma il momento poco buono dei doriani.
I POSTICIPI SERALI DI MERCOLEDI' 18 APRILE ORE 20.30
PARMA-FIORENTINA 2-0 (p.t. 1-0), Stadio "Tardini" di Parma
ARBITRO: Giannoccaro:
RETI: 27', 89' rig. Rossi (P) La Fiorentina incappa in una serata di scarsa vena, soprattutto nel primo tempo, e probabilmente nel miglior Parma della stagione e perde dopo undici turni utili consecutivi forse più nettamente di quanto abbia meritato. Il Parma va in vantaggio al 27' con Giuseppe Rossi che penetra nel cuore della difesa viola su taglio verticale di Budan e batte l'incolpevole Frey. Nella ripresa i viola vanno in forcing ma non riescono a rimontare anche se vanno vicini al goal con una conclusione di Mutu deviata sul palo esterno dall'ottimo portiere emiliano Bucci e con un colpo di testa di Pazzini (salvato in seguito da una ingiusta espulsione all'82' dal parmense Contini che ha detto all'arbitro che il viola non aveva commesso fallo sul proprio compagno di squadra Couto), Nel finale, per un fallo (dubbio) di Pasqual su Dessena in area, Rossi trasforma il rigore del 2-0 finale che permette al Parma di raggiungere a quota 29 il Chievo al terzultimo posto mentre i viola rimangono al settimo posto ma il loro vantaggio sull'Udinese è ora di soli 2 punti.
SIENA-TORINO 1-0 (p.t. 0-0), Stadio "Franchi" di Siena
ARBITRO: Romeo;
RETI: 65' Antonini (S)
Il Siena torna alla vittoria dopo circa tre m esi a spese del Torinoper merito di Antonini che al 20' della ripresa devia di testa, in splendida torsione da sottomisura su cross dalla destra. Per il Torino si tratta della terza sconfitta consecutiva che peggiora notevolmente la sua classifica con la zona retrocessione ora solo tre punti sotto. Per il Siena, grande passo avanti verso la salvezza ed una iniezione di fiducia in vista del match di domenica prossima, sempre al "Franchi" contro l'Inter.
IL MATCH GIOCATO IL 02 FEBBRAIO 2007
CATANIA-PALERMO 1-2 (p.t. 0-0), Stadio "Massimino" ore 18.00 del 02/02/07
ARBITRO: Farina
RETI: 50' Caracciolo (P), 59' Caserta (C), 83' Di Michele (P)
Finisce 2-1 per il Palermo sul Catania il sofferto derby d'alta classifica del "Massimino" anticipato a oggi pomeriggio per la concomitanza della gara con la festa di Sant'Agata, Patrona della città etnea. Gran folla sugli spalti, c'è il tutto esaurito ma nella "gabbia", settore della curva riservato ai tifosi del Palermo protetto completamente da reti a maglia fitta, ci sono solo pochi spettatori perchè la carovana di pullman proveniente dal capoluogo isolano ha sbagliato (presumibilmente) itinerario ed è in ritardo. Nel Catania gioca Spinesi, "graziato" di una giornata di squalifica dalla Caf, nel Palermo c'è Caracciolo che molti avevano dato per trasferito al Milan. Due centravanti ritrovati per l'atteso derby siculo. Il match è, però, bruttino. Poco gioco, squadre contratte e occasioni vere con il contagocce. La prima, capita al rossoazzurro Spinesi che, servito sulla sinistra da Mascara si vede deviato in tuffo il diagonale rasoterra da Fontana. Al 12' è ancora l'attaccante etneo a rendersi pericoloso di testa ma la palla finisce bel oltre la traversa. Il Palermo si fa vivo dalle parti di Pantanelli al 19' con un tiro stiracchiato al volo di Di Michele che non sortisce alcun effetto. Il match ha pochi altri sussulti e le squadre vanno al riposo sullo 0-0. Molta buona volontà, supremazia del Catania ma lo spettacolo è quasi nullo. Al 5' della ripresa i rosanero passano in vantaggio a sorpresa: una caparbia iniziativa di Bresciano in area etnea, sfocia in un assist in scivolata tra due difensori catanesi per Caracciolo che, partendo da una posizione di fuori gioco non rilevata dall'assistente di linea, controlla molto bene e batte Pantanelli con un tiro a fil di palo alla sua destra. Poco dopo, arriva sugli spalti la carovana di tifosi palermitani accolta da petardi lanciati dal settore catanese. Contemporaneamente in campo giunge l'odore acre dei fumogeni sparati presumibilmente dalle forze dell'ordine all'esterno dello Stadio per sedare qualche disordine tra i tifosi rosanero giunti da poco e ancora fuori dal "Massimino" e ben presto il sig. Farina è costretto a rimandare negli spogliatoi i giocatori che sono in preda a grosse difficoltà respiratorie. E' il 58', la gara rimane sospesa per una quarantina di minuti e nel frattempo i dirigenti delle due squadre sono solleciti a dare la colpa dell'accaduto alle tifoserie contrarie. Alla ripresa del gioco, il Catania pareggia con Caserta (59') e, sull'onda dell'entusiasmo, tenta di vincere ma all'83', su punizione battuta dalla destra da Corini, Di Michele trova la deviazione giusta (e fortunosa) dopo un tocco (involontario?) con una mano. E' il goal che decide il match a favore del Palermo che non vinceva in trasferta da sette turni e rafforza il suo terzo posto. Per il Catania, che probabilmente perderà il quarto posto dopo questo week-end, è decisamente un momento-no.
(NOTA DEL REDATTORE - L'articolo è stato scritto in tempo reale dal cronista che non conosceva i l'entità dei tragici disordini che stavano accadendo all'esterno dello stadio Massimino durante i quali perse la vita l'Ispettore Capo di Polizia Filippo Raciti a causa dei quali tutti i campionati vennero sospesi).
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