SERIE A-TIM 2007/08

RECUPERI 12^ GIORNATA - GARE DEL 05/12

INTER E ROMA VINCONO E SCAPPANO VIA
NULLA DA FARE PER LAZIO E CAGLIARI


 Grande prestazione corale dell'Inter che domina il match contro la Lazio.
Nella Roma, strepitosa prova di Taddei nel 2-0 al Cagliari

INTER-LAZIO 3-0 (p.t. 2-0) - Recupero 12^ giornata
Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano, ore 20.30 del 05/12/07

INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Burdisso, Samuel, Maxwell; Pelè (85' Materazzi), Jimenez (75' Solari), Cambiasso, Zanetti; Ibrahimovic, Suazo (61' Crespo)
LAZIO (3-5-2): Ballotta; De Silvestri, Stendardo (46' Kolarov), Cribari, Zauri; Mudingayi, Ledesma, Manfredini; Mauri (64' Meghni); Rocchi, Pandev (75' Makinwa)
ARBITRO: Damato
RETI: 22' rig. Ibrahimovic (I), 33' Maicon (I), 55' Suazo (I)
AMMONITI: Stendardo, Zauri, Ledesma (L), Samuel (I)
Ancora una prestazione corale convincente per l'Inter che batte con irrisoria facilità una Lazio neanche poi tanto male e si conferma dominatrice del campionato. Sblocca il risultato al 22' un rigore trasformato da Ibrahimovic, in goal dopo quasi due mesi, e concesso per una trattenuta in area di Stendardo su Burdisso. L'Inter preme sull'acceleratore e al 33' raddoppia con un tocco da sottomisura di Maicon su corder dalla sinistra. Nella ripresa il goal del 3-0: lancio lunghissimo dalle retrovie di Cambiasso per Suazo che scatta in posizione regolare e si presenta solo davanti a Ballotta per batterlo con un preciso diagonale dalla sinistra. La Lazio ha una reazione d'orgoglio e sfiora il goal della bandiera al 76' con un un tiro a lato di poco di Meghni e all'83' con un gran tiro di Rocchi deviato felinamente in angolo da Julio Cesar. L'Inter non sta con le mani in mano e sfiora il poker con Solari all'88', di testa da due passi, e al 93' si vede annullare un goal probabilmente valido di Samuel. I nerazzurri guidano la classifica con 3 punti sulla Roma e con 8 sulla Juventus, la Lazio rimane ferma a 14 punti, in zona retrocessione.

ROMA-CAGLIARI 2-0 (p.t. 2-0) - Recupero 12^ giornata
Stadio "Olimpico" di Roma, ore 20.30 del 05/12/07

ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Mexes, Juan, Tometto; De Rossi, Pizarro; Mancini, Taddei (77' Cicinho), Vucinic; Totti (63' Giuly)
CAGLIARI (4-4-1-1): Marruocco; Pisano (46' Matri), Bizera, Bianco, Agostini;  Conti, Budel, Conti, Mancuso (62' Fini); Foggia; Acquafresca (83' Larrivey)
ARBITRO: Orsato
RETI: 28', 36' Taddei (R)
AMMONITI: Bianco (C), Taddei (R)
Nella Roma torna dopo circa un mese e mezzo di assenza per infortunio Francesco Totti che gioca per circa un'ora abbastanza bene prima di cedere il passo a Giuly ma il protagonista della serata è Taddei, brasiliano con passaporto italiano che di recente ha preferito la Nazionale della sua patria natale a quella d'adozione, quella dell'Italia Campione del Mondo. Entrambe le reti della vittoria della Roma, infatti, portano la sua firma: al 28' di testa su cross di Pizarro dalla sinistra e al 36' con una conclusione a porta vuota da 16 metri dopo una respinta di Marruocco uscito sui piedi di Mancini. Buona, la prestazione del Cagliari che, sullo 0-0 ha colpito in avvio la parte alta della traversa con un tiro da lontano di Budel e sfiorato il goal poco dopo con un tiro di poco a lato di Foggia dalla corta distanza. Il successo, permette alla Roma di rimanere sulla scia dell'Inter e nel contempo rafforza il suo secondo posto (ora la Juve è 5 punti più sotto), Cagliari sempre ultimo in compagnia di altre tre squadre.

QUATTORDICESIMA GIORNATA - GARE 02/12

INTER E ROMA RESPINGONO L'ASSALTO DI FIORENTINA E UDINESE E TENTANO LA FUGA. IL DERBY SICILIANO AL MIGLIOR CATANIA DELLA STAGIONE, IL NAPOLI SI SBRICIOLA A BERGAMO.  TORINO E GENOA FANNO 1-1.


Cruz e Taddei a segno rispettivamente nelle vittorie dell'Inter a Firenze e della Roma all'Olimpico sull'Udinese

TORINO-GENOA 1-1 (p.t. 0-0)
Stadio "Olimpico" di Torino, ore 20.30 del 02/12

TORINO (4-3-2-1): Sereni; Comotto, Natali, Dellafiore, Lanna; Lanna, Corini, Zanetti; Rosina, Di Michele; Recoba (51' Ventola)
GENOA (3-4-3): Scarpi; Bega, Bovo, Lucarelli; Rossi, Konko, Milanetto, Fabiano (82' Gleison); Papa Waigo (46' Leon), Borriello, Di Vaio (56' Sculli)
ARBITRO: Rizzoli
RETI: 47' Borriello (G), 55' Lanna (T)
AMMONITI: Bega, Fabiano, Konko, Gleison (G), Zanetti (T)
Il primo tempo è equilibrato ma non ci sono grandi emozioni, al contrario, la ripresa è molto movimentata con frequenti ribaltamenti di campo. Al 47'  Di Vaio lancia con un colpo di tacco Fabiano che si invola sulla sinistra e crossa basso in mezzo dove Borriello mette in rete in scivolata portando in vantaggio il Genoa. Dura, però, meno di dieci minuti il vantaggio della squadra di Gasperini perchè al 55' Lanna spinge nella porta vuota un pallone calciato da Ventola e deviato dal portiere genoano Scarpi, in campo al posto dell'infortunato Rubinho, riportando il Torino in parità. La gara si fa vivace e le due squadre si rendono pericolose in più di una occasione. Al 71' Di Michele serve Ventola solo davanti a Scarpi ma l'attaccamte granata si fa ribattere la conclusione sprecando una grandissima occasione, un minuto dopo un colpo di testa di Konko si perde di un alito sulla sinistra del palo della porta di Sereni. Al 76' il Genoa va ancora vicino al goal con Lucarelli che non arriva per un soffio a correggere da due passi in rete un colpo di testa di Borriello. Il Torino all'87' risponde con Lanna che da due metri, si fa ribattere la conclusione dall'ottimo Scarpi. Nonostante le occasioni finisce 1-1, un risultato giusto per una gara bella solo nel secondo tempo. In classifica, Genoa e Torino avanzano in coppia a quota 15 punti, 5 punti sopra la zona-retrocessione.

ATALANTA-NAPOLI 5-1 (p.t. 3-0)
Stadio "Atleti Azzurri d'Italia" di Bergamo, ore 15.00 del 02/12

ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Belleri, Capelli, Carrozzieri, Bellini; Ferreira Pinto (78' Pellegrino), Tissone, Guarente, Langella (51' Padoin); Doni (86' Muslimovic); Floccari
NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Cupi (33' Bogliacino), Cannavaro, Domizzi; Garics, Blasi, Gargano, Hamsyk (59'  Calaiò), Savini; Lavezzi, Zalayeta (59' Sosa)
ARBITRO: Gervasoni
RETI: 6' Floccari (A), 20' Langella (A), 36' Doni (A), 47' Carrozzieri (A), 60' Sosa (N), 67' Ferreira Pinto (A)
AMMONITI: Blasi, Garente (N), Guarente, Belleri (A)
L'Atalanta travolge un Napoli irriconoscibile e sale in solitudine al sesto posto. Nerazzurri in vantaggio al 6' con un colpo di testa di Floccari su assist di Ferreira Pinto e sul 2-0 con Langella che sfrutta un errore difensivo di Garics che svirgola il pallone su di un lancio lungo liberandolo solo davanti a Iezzo. Al 36' è ancora lo scatenato Ferreira Pinto a servire in area a Doni il pallone che la mezzapunta atalantina spedisce rasoterra in rete alla sinistra di Iezzo. Nella ripresa, al 2', l'Atalanta fa poker con u n tocco da due passi di Carrozzieri su assist rasoterra dalla destra di Tissone ma un rigurgito di orgoglio dei partenopei permette a Sosa, entrato per un inesistente Zalayeta, di segnare un bel goal della bandiera con un tiro all'incrocio opposto dal vertice destro dell'area atalantina. Al 67' il goal del 5-1 finale con Ferrreira Pinto, su assist di Doni, che corona la sua straordinaria giornata.

CAGLIARI-LIVORNO 0-0
Stadio "Sant'Elia" di Cagliari, ore 15.00 del 02/12

CAGLIARI (4-3-1-2): Marruocco; Ferri, Lopez, Bianco, Agostini; Biondini (62' Fini), Conti, Parola; Foggia; Matri (59' Larrivey), Acquafresca (88' Mancosu)
LIVORNO (3-5-2): Amelia; Galante, Grandoni, Knezevic; Balleri, Pulzetti, De Vezze (94' Pavan), Filippini E., Pasquale; Tavano (59' Bogdani), Tristan (77' Rossini)
ARBITRO: Girardi
AMMONITI: Parola, Conti (C), Filippini E., Knezevic (L)
Cagliari e Livorno si accontentano di un punticino che muove la classifica, ma che match noioso!

CATANIA-PALERMO 3-1 (p.t. 2-0)
Stadio "Angelo Massimino" di Catania, ore 15.00 del 02/12

CATANIA (4-3-3): Polito; Sardo, Stovini, Terlizzi, Vargas; Baiocco, Edusei, Tedesco (23' Colucci); Martinez (91' Sabato), Spinesi, Mascara (56' Izco)
PALERMO (4-3-2-1): Fontana; Zaccardo, Barzagli, Biava, Cassani; Simplicio, Guana, Diana (55' Tedesco); Bresciano (55' Caserta), Brienza (75' Jankovic); Amauri
ARBITRO: Trefoloni
RETI: 29' Mascara (C), 41' rig.Spinesi (C), 63' Caserta (P), 89' Martinez (C)
AMMONITI: Tedesco, Edusei, Martinez (C), Barzagli, Cassani, Tedesco (P)
ESPULSI: 66' Caserta (P) per gioco falloso confronti di un avversario
I "tifosi" del Catania accolgono il pullman che trasporta i giocatori del Palermo a colpi di uova poco prima di giungere al "Massimino" ma il Catania cancella il vergognoso gesto con una gara superlativa vincendo alla fine con merito contro i più blasonati corregionali. Sugli spalti e in campo aleggia il ricordo di quanto avvenne 10 mesi esatti fa, con i disordini che provocarono la morte del poliziotto Raciti. Sullo 0-0 il Palermo va vicino al goal con Amauri che colpisce una traversa ma al 29' gli etnei vanno in vantaggio con un colpo di testa di Mascara, liberissimo davanti a Fontana, su cross dalla sinistra di Vargas. L'azione del goal, però, è stata preceduta da un recupero oltre la linea di fondo di Spinesi e per questo i rosanero hanno protestato a lungo con l'arbitro Trefoloni. Al 41' il Catania raddoppia su rigore procurato (spinta ingenua di Barzagli) e trasformato da Jonata Spinesi. Nella ripresa Guidolin, al suo esordio sulla panchina del Palermo (per la quarta volta!), mette dentro Caserta ed è proprio l'ex rossoazzurro che segna il goal, al 63', che riapre il match con una bella azione personale conclusa con un tiro da 14 metri imprendibile per l'ottimo Polito. I rosanero, in 10 dal 66' per l'espulsione di Caserta (entrataccia su un avversario), cercano il 2-2 ma al 91' incassano il goal del KO siglato con uno splendido tiro da Martinez. Il Catania aggancia a quota 18 il Palermo a centro classifica, non è poco per una squadra partita con l'obiettivo unico della salvezza, altro bruciante KO per il Palermo dopo lo 0-5 di Torino della settimana scorsa. Che momentaccio!

FIORENTINA-INTER 0-2 (p.t. 0-2)
Stadio "Atemio Franchi" di Firenze, ore 15.00 del 02/12

FIORENTINA (4-3-3): Frey; Potenza, Ujfalusi, Gamberini, Pasqual; Donadel, Liverani (60' Santana), Kuzmanovic (46' Jorgensen); Semioli, Pazzini (46' Vieri), Mutu
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Chivu; Zanetti, Dacourt (23' Maxwell), Cambiasso; Jimenez (82' Materazzi); Ibrahimovic, Cruz (73' Suazo)
ARBITRO: Farina
RETI: 10' Jimenez (I), 45' Cruz (I)
AMMONITI: Chivu, Cambiasso, Maicon (I), Potenza (F)
L'"Artemio Franchi", gremito all'inverosimile, partecipa con commozione durante il minuto di silenzio in memoria della moglie di Cesare Prandelli morta a soli 45 anni la scorsa settimana, poi riversa il suo amore per i giovanotti in casacca viola che partono lancia in resta ma non riescono a perforare la "scafata" difesa dei Campioni d'Italia. Dopo una buona occasione con Mutu' (8', deviazione a lato da centro area) al 10' giunge il goal che fa invertire la rotta al match: Ibrahimovic lancia in verticale Jimenez, in campo al posto dell'infortunato Stankovic, che scatta alla perfezione, entra in area e batte con un preciso diagonale Frey. Uno-a-zero per l'Inter, il "Franchi" ammutolisce. La reazione di Mutu e compagni è convincente e porta alla conclusione Mutu (13') e Pazzini (22') che non riescono a trasformare due buone occasioni. L'Inter, subita la sfuriata, si rende pericolosa con Maxwell (entrato al posto dell'infortunato Dacourt), sul cui tiro respinto da Frey Ibrahimovic ribatte con il corpo a lato da due passi (33') e al 45' raddoppia con un diagonale dalla sinistra dell'area viola di Cruz (sette reti in campionato come lo svedese) su assist delizioso di Ibrahimovic. La gara finisce qui anche se nella ripresa i viola, con Vieri e Jorgensen entrati al posto del troppo timido Pazzini e di Kuzamanovic, tentano di riaprire il match. Ancora una volta superlativo Ibrahimovich che anche se non ha segnato ha fornito gli assist dei due goals e ingaggiato un duello personale con Frey che gli ha negato la soddisfazione del goal in almeno tre occasioni. I nerazzuri rimangono al comando con 3 punti sulla Roma, i viola escono dalla lotta per il titolo, ormai a sette punti dai nerazzurri che, come la Roma, devono recuperare, mercoledì prossimo una gara.

PARMA-EMPOLI 1-0 (p.t. 1-0)
Stadio "Ennio Tardini" di Parma, ore 15.00 del 02/12

PARMA (4-4-2): Bucci; Coly, Paci, Falcone, Castellini (77' Zenoni); Reginaldo (64' Matteini), Cigarini, Morrone, Pisanu; Gasbarroni (72' Morfeo), Corradi
EMPOLI (3-4-1-2): Balli; Raggi, Marzoratti, Pratali (80' Abate); Buscè, Giacomazzi (65' Marianini), Moro, Tosto; Vannucchi (71' Giovinco); Pozzi, Saudati
ARBITRO: Romeo
RETI: 20' Paci (P)
AMMONITI: Reginaldo, Cigarini (P), Moro, Pozzi (E)
Vittoria non bella ma fondamentale per il Parma, sulla cui panchina Mimmo Di Carlo tira un sospirone di sollievo. Nonostante il cambio di panchina, per contro, l'Empoli continua a precipitare in classifica, segno di una stagione veramente brutta. Il goal che decide il match giunge al 20' ed è opera di Paci che, di testa, mette alle spalle di Balli un pallone proveniente da un cross dalla bandierina del corner battuto da Gasbarroni. Brutto esordio per Alberto Malesani, ex non tanto amato dai tifosi del Parma, sulla panchina dell'Empoli.

ROMA-UDINESE 2-1  (p.t. 2-1)
Stadio "Olimpico" di Roma, ore 15.00 del 02/12

ROMA (4-2-3-1): Doni; Cassetti (41' Panucci), Mexes, Juan, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Taddei (70' Cicinho), Giuly, Mancini (85' Brighi); Vucinic
UDINESE (3-4-3): Handanovic; Zapata, Coda, Lukovic; Zapotocny (46' Mesto), D'Agostino (63' Pinzi), Inler, Dossena; Pepe (74' Floro Flores), Quagliarella, Di Natale
ARBITRO: Saccani
RETI: 11' Juan (R), 12' Quagliarella (U), 27' Taddei (R)
AMMONITI: De Rossi, Tonetto, Taddei (R), D'Agostino, Pepe (U)
ESPULSI: 77' Pinzi (U) per gioco pericolosa su Juan, 79' Dossena (U) per proteste
Una Roma bella e sciupona ridimensiona l'Udinese che termina il match in nove per l'espulsione di Pinzi e Dossena a meno di 15 minuti dalla fine. Fra i giallorossi tornano Francesco Totti, ma rimanendo in panchina, e Taddei, in campo dall'inizio, entrambi reduci da infortunio. La Roma passa in vantaggio al 11' con Juan che riprende una respinta di Handanovic su suo precedente tocco ravvicinato ma un minuto dopo incassa il goal del pareggio, peraltro molto bello, di Quagliarella che sorprende con un rasoterra dalla lunetta il portire giallorosso Doni. La Roma non si demoralizza e ritorna in vantaggio con un goal un po' pasticciato ma importantissimo di Taddei che, dopo avere "sbucciato" il pallone, indirizza un tiro verso la porta friulana che, deviato da Lukovic, finisce alla spalle di Handanovic. La vittoria consente ai giallorossi di rimanere in scia dell'Inter (-3 punti). Mercoledì prossimo sia i giallorossi che l'Inter torneranno in campo rispettivamente a Cagliari e a San Siro contro la Lazio per recuperare i match rinviati lo scorso 11 novembre in seguito alla morte di Gabriele Sandri. E chissà che i "cugini" della Lazio non facciano un favore a Totti e compagni...

SIENA-LAZIO 1-1 (p.t. 1-1)
Stadio "A.Franchi-Montepaschi Arena" di Siena, ore 15.00 del 01/12

SIENA (4-4-2): Manninger; Bertotto, Portanova, Loria, De Ceglie; Vergassola, Galloppa, Codea (64' Jarolim), Locatelli (78' Forestieri); Frick, Maccarone (87' Corvia)
LAZIO (4-3-1-2): Ballotta; Behrami (46' Scaloni), Stendardo, Cribari, Kolarov; Mudingayi, Ledesma, Firmani; Meghni (67' Mauri); Pandev (73' Rocchi), Makinwa
ARBITRO: Giannoccaro
RETI: 23' Pandev (L), 32' Maccarone (S)
AMMONITI: Codrea, Vergassola (S), Stendardo, Mudingayi (L)
Siena e Lazio non riescono a superarsi e, alla fine, sono i biancocelesti a recriminare che nel primo tempo ha visto un tiro di Firmani essere ribattuto dal palo. I due goals che hanno determinato il punteggio del match sono, curiosamente, frutto di due colossali errori difensivi. Al 23' Pandev approfitta di un malinteso tra Manninger e Loria, ruba il pallone all'ex difensore del Cagliari e porta in vantaggio la Lazio ma al 32' Ballotta pareggia il conto delle castronerie facendosi sfuggire un pallone innocuo che per Massimo Maccarone è un gioco spedire in fondo alla rete bianconera. In classifica, il Siena sale a 10 punti ultimo con Cagliari, Reggina e Empoli; Lazio poco lontana, a quota 14. Una classifica quanto meno preoccupante per entrambe.

QUATTORDICESIMA GIORNATA - ANTICIPI 01/12

NULLA DI FATTO TRA MILAN E JUVE
LA SAMP RIFILA TRE RETI ALLA REGGINA


La Sampdoria batte la Reggina nel primo anticipo di oggi
Milan-Juventus 0-0, molto agonismo e portieri in grande serata

MILAN-JUVENTUS 0-0
Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano, 20.30 del 01/12

MILAN (4-3-2-1): Dida; Oddo (79' Bonera), Nesta, Kaladze, Serginho (64' Maldini); Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Seedorf, Kakà; Gilardino (64' Inzaghi)
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic (71' Marchionni), Nocerino, Zanetti, Nedved (82' Palladino); Iaquinta (71' Del Piero), Trezeguet
ARBITRO: Morganti
AMMONITI: Legrottaglie, Chiellini (J)
Due varianti rispetto alle formazioni previste per questa supersfida che torna in A dopo due anni circa: nella Juventus Del Piero parte dalla panchina (entrerà nella ripresa) perchè Mister Ranieri opta per un più realistico 4-4-2 rispetto allo schieramento a tre punte mentre nel Milan gioca sulla fascia sinistra difensiva Serginho e non Maldini. Due le assenze di rilievo: Camoranesi nella Juve e Ronaldo nel Milan. Primo tempo equilibrato con la Juve più aggressiva e un Milan spesso impacciato. Una sola vera grande occasione, all'11', con Trezeguet che calcia con grande forza su bel cross smarcante di Zanetti dalla destra dell'area del Milan e colpisce la base del palo alla sinistra di Dida. La ripresa è più movimentata e, con la Juventus che accusa un calo fisico, il Milan si rende più pericoloso almeno in un paio di occasioni: al 50' con Kakà, il cui tiro da distanza ravvicinata, violento ma centrale, viene respinto da Buffon, e al 70' con Inzaghi, subentrato da poco a Gilardino, che, liberato solo davanti a Buffon conclude troppo centralmente. La Juventus dal canto suo si rende pericolosa al 48' con un'azione personale di Salihamidzic il cui tiro viene deviato in angolo da un ottimo Dida e al 61' con un cross radente dalla sinistra di Molinaro che attraversa tutta la luce dell'area di porta e sul quale nè Iaquinta nè Trezeguet riescono a intervenire. Nel finale, una sciabolata di Paolo Maldini, entrato nella ripresa per Serginho, si perde non di molto a lato. Finisce 0-0 un match forse al di sotto delle attese ma sempre palpitante, con le difese che hanno prevalso sugli attacchi ed i due portieri, Buffon e Dida, in grande evidenza.

SAMPDORIA-REGGINA 3-0 (p.t. 1-0)
Stadio "Luigi Ferraris" di Genova, ore 18.00 del 01/12

SAMPDORIA (3-4-2-1): Castellazzi; Campagnaro, Sala, Gastaldello; Maggio, Palombo, Volpi, Pieri; Sammarco, Bellucci (80' Caracciolo); Cassano (65' Bonazzoli),
REGGINA (3-5-2): Campagnolo; Lanzaro, Valdez, Aronica; Vigiani (80' Alvarez), Cascione, Missiroli, Hallfredsson (46' Barreto), Modesto; Joelson (64' Ceravolo), Amoruso
ARBITRO: Tagliavento
RETI: 5' Bellucci (S), 56' Sammarco (S), 76' Bellucci (S)
AMMONITI: Volpi, Bellucci, Cassano (S), Lanzaro, Aronica, Missiroli, Barreto (R)
ESPULSI: 65' Ulivieri (tecnico Reggina), per un battibecco con Cassano, 75' Lanzaro (R) per doppia ammonizione
La Samp di Walter Mazzarri, ex tecnico della squadra dello Stretto,  liquida con un secco 3-0 la Reggina e sale a quota 20 in classifica, in zona Uefa. Fra i blucerchiati torna dopo un infortunio Antonio Cassano, autore di una bella prova macchiata da un battibecco con il tecnico della Reggina, Ulivieri, nell'occasione espulso dall'arbitro Tagliavento al 75', che ha costretto l'allenatore Mazzarri a sostituirlo con Bonazzoli. Samp in vantaggio in avvio, al 5', con Bellucci servito alla destra dell'area da Cassano. Il raddoppio giunge nella ripresa, nel migliore momento della Reggina: al 56' è Sammarco a trovare l'angolo alto alla destra di Campagnolo con un violento tiro. Al 75' la Reggina rimane in 10 per l'espulsione di Lanzaro per doppia ammonizione, la seconda per una gomitata (fortuita?) a Palombo e un minuto dopo incassa il terzo goal realizzato ancora con un violento tiro da Bellucci, servito sulla destra dell'area calabrese. Brutto KO per la Reggina che rimane al penultimo posto con l'Empoli

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