SERIE A-TIM 2007/08

SERIE A-TIM 2007/08

DECIMA GIORNATA - PARTITE DEL 31/10

IL "DERBY DELLA LUPA" VA ALLA ROMA. LARGHE VITTORIE DI INTER E JUVENTUS
LA FIORENTINA BATTE IL NAPOLI CON UN GOAL DI VIERI. IL MILAN SCACCIA LA CRISI CON UNA GOLEADA SULLA SAMP A MARASSI

 
Il Milan rifila una goleada alla Samp e dà un calcio alla crisi

ATALANTA-CAGLIARI 2-2 (p.t. 0-1)
Stadio "Atleti azzurri d'Italia" di Bergamo, ore 20.30 del 31/10

ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Rivalta, Capelli, Pellegrino, Padoin; Ferreira Pinto, De Ascentiis, Tissone, Langella (67' Inzaghi); Doni; Zampagna
CAGLIARI (4-5-1): Fortin; Ferri, Bizera, Bianco, Agostini; D'Agostino (69' Larrivey), Conti, Parola, Budel (53' Biondini), Fini; Acquafresca (58' Matri)
ARBITRO: Trefoloni
RETI: 39' rig. Fini (C), 55' Capelli (A), 70' Matri (C), 80' Doni (A)
AMMONITI: Zampagna, Doni (A), parola, Biondini (C)
ESPULSO: 93' Zampagna (A) per doppia ammonizione
Il Cagliari sfiora il colpaccio a Bergamo ma alla fine il pareggio sembra il risultato più giusto. La squadra di Giampaolo va in vantaggio al 39' su rigore trsformato da Fini e concesso per un "mani" in area di Langella. Al 48' l'arbitro fischia un altro rigore per i sardi per un fallo, o presunto tale, di Pellegrino su Acquafresca ma poi torna su suoi passi. Il primo pareggio dell'Atalanta giunge al 55' con un bel colpo di testa di Capelli su corner da sinistra ma al 70' è Matri, entrato da poco al posto di Acquafresca, a ribadire in rete un pallone respinto da Coppola su precedente tiro da lontano di Parola e a riportare avanti il Cagliari. Il 2-2 finale giunge a 10 minuti dalla fine e lo realizza, Doni su perfetta punizione dal limite. In classifica, l'Atalanta mantiene il sesto posto, Cagliari quintultimo.

FIORENTINA-NAPOLI 1-0 (p.t. 0-0)
Stadio "Artemio Franchi" di Firenze, ore 20.30 del 31/10

FIORENTINA (4-3-3): Frey; Potenza, Gamberini, Dainelli, Pasqual; Kuzmanovic, Liverani, Montolivo; Jorgensen (65' Semioli), Vieri (74' Pazzini), Mutu
NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Cupi, Cannavaro, Domizzi; Garics (72' De Zerbi), Hamsik (56' Montervino), Gargano, Bogliacino, Savini; Lavezzi (80' Calaiò), Sosa
ARBITRO: Gava
RETI: 61' Vieri (F)
AMMONITI: Dainelli, Pazzini (F), Savini, Cannavaro, Domizzi (N)
Partita combattuta al "Franchi" ed alla fine, vincendo, i viola non rubano nulla anche se il pareggio sarebbe stato un risultato obiettivamente più giusto. Diverse variazioni nella Fiorentina dove l'allenatore Prandelli dà un turno di riposo a Pazzini e Semioli, che partono dalla panchina ed entrano nella ripresa, schierando Jorgensen e Vieri mentre a centrocampo Kuzmanovic gioca al posto di Donadel ed in difesa Potenza subentra a Ujfalusi. Nel Napoli c'è il sudamericano Bogliacino a centrocampo e Sosa sostituisce il riabilitato (dalla Caf) ma infortunato Zalayeta. La gara è equilibrata, nel primo tempo la migliore occasione da goal capita al Napoli con Lavezzi che al 32', su cross basso dalla destra, anticipa Gamberini (serata difficile) sul primo palo e impegna Frey che salva con un grande riflesso. All'inizio della ripresa grande deviazione in angolo di Iezzo su tiro da posizione angolata sulla destra di Mutu (migliore in campo), qualche minuto dopo Sosa butta alle ortiche una grande occasione solo davanti a Frey che gli respinge di piede il rasoterra centrale (49'). Al 61', dopo che Mutu ha spedito a lato a porta vuota dopo avere saltato in dribbling Iezzo, il goal-partita messo a segno da Vieri: grande spunto sulla sinistra del rumeno che crossa basso, velo di Jorgensen e tocco di prima intenzione di sinistro di Vieri che batte Iezzo. Il Napoli reagisce e va in rete con Sosa, di testa, ma il sig. Gava annulla per fallo (dubbio) del "Pampa" su Dainelli. Finisce 1-0 per i viola che rimangono terzi con la Juve a 4 punti dalla capolista Inter, Napoli fermo a 14 punti con Catania e Palermo.

INTER-GENOA 4-1 (p.t. 1-0)
Stadio "Giuseppe Meazza" di Milano, ore 20.30 del 31/10

INTER (4-4-2): Orlandoni; Maicon, Cordoba, Chivu, Maxwell; Figo (85' Solari), Cambiasso,  Zanetti, Cesar (79' Burdisso); Cruz, Crespo (70' Suazo)
GENOA (3-4-3): Rubinho; Bega, De Rosa, Lucarelli (81' Masiello); Rossi (54' Juric), Milanetto, Konko, Fabiano; Leon, Borriello (53' Figueroa), Danilo
ARBITRO: Tagliavento
RETI: 8' Cordoba (I), 50' Cambiasso (I), 73' Konko (G), 74' Suazo (I), 88' rig. Cruz (I)
AMMONITI: Figo (I), Milanetto, Rubinho (G)
Mancini lascia a riposo Ibrahimovic in vista del posticipo di domenica 4 novembre contro la Juventus, e manda ancora in tribuna Adriano; nel Genoa Figueroa parte dalla panchina. Gara a senso unico e 4-1 che ci stat tutto. All'8' i nerazzurri vanno in vantaggio con un colpo di testa ravvicinato di Cordoba che riprende un pallone deviato sulla traversa da Rubinho. Al 5' della ripresa il 2-0 per i nerazzurri lo firma Cambiasso spingendo in rete una respinta di Rubinho su precedente tiro di Maicon. Intorno alla mezzora botta e risposta: riapre il match il genoano Konko con un tiro radente al termine di una bella azione, ristabilisce le distanze Suazo (appena entrato al posto di Crespo) che approfitta di un errore di De Rosa per saltare in pallonetto Rubinho. Il match, in pratica, finisce qui ma all'88' lo scatenato Suazo viene atterrato in area da Rubinho che se la cava solo con una ammonizione, il rigore successivo viene trasformato da Cruz per il 4-1 finale. Inter sempre al comando  ma dietro di lei le inseguitrici non mollano, Genoa a centro classifica con 13 punti.

JUVENTUS-EMPOLI 3-0 (p.t. 0-0)
Stadio "Olimpico" di Torino, ore 20.30 del 31/10

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Birindelli, Grygera, Criscito, Molinaro; Salihamidzic (85' Marchionni), Zanetti, Tiago, Palladino (72' Camoranesi); Iaquinta (59' Del Piero), Trezeguet
EMPOLI (3-5-2): Balli; Raggi, Marzoratti, Piccolo; Marianini (55' Giovinco),  Marchisio, Moro, Tosto, Antonini (63' Abate); Vannucchi (64' Volpato), Saudati
ARBITRO: Celi
RETI: 51' rig., 62', 70' Trezeguet (J)
AMMONITI: Marianini, Balli (E)
La Juventus è priva degli squalificati Legrottaglie, Chiellini, Nocerino e Nedved ma il tecnico Ranieri manda in campo una buona formazione concedendosi anche il lusso di fare partire dalla panchina Del Piero sostituito da Iaquinta. L'Empoli gioca con una sola punta, Saudati, con Vannucchi poco più dietro. Primo tempo con la Juve un po' imballata e l'Empoli che tiene il campo con dignità. La svolta del match al 51': Trezeguet si libera davanti a Balli che lo mette giù provocando un rigore che lo stesso attaccante bianconero trasforma non senza qualche rischio. A questo punto inizia lo show dell'attaccante transalpino che confeziona una tripletta: al 62' raddoppia con il suo "pezzo" di repertoirio preferito, il colpo di testa, su cross dalla destra di Tiago (buona partita del portoghese schierato titolare), e al 71' in tap-in su tiro dal limite di Tiago respinto da Balli. Finisce 3-0, bianconeri sempre terzi a 4 punti dall'Inter, Empoli in zona retrocessione, penultimo con 8 punti insieme al Siena. Bisogna che la truppa di Gigi Cagni si dia una mossa, altrimenti sono guai.

PALERMO-PARMA 1-1 (p.t. 0-1)
Stadio "Renzo Barbera" di Palermo, ore 20.30 del 31/10

PALERMO (4-3-3):Fontana; Cassani, Rinaudo, Barzagli, Pisano; Simplicio (46' Cavani), Guana, Tedesco; Jankovic (63' Diana), Amauri, Miccoli (49' Brienza)
PARMA (4-4-1-1): Pavarini; Coly, Paci, Rossi, Castellini; Dessena (82' Zenoni), Cigarini, Morrone, Pisanu (92' Mariga); Gasbarroni (57' Morfeo); Corradi
ARBITRO: Damato
RETI: 3' Morrone (Par), 87' rig. Amauri (Pal)
AMMONITI: Rinaudo, Guana, Amauri (Pal), Paci, Corradi, Rossi, Cigarini, Pisanu (Par)
Il Palermo, che mister Colantuono rivoluziona senza ottenere grandi risultati, esce tra i fischi del "Barbera" dopo il quarto pari consecutivo. I rosanero partono lancia in resta ma alla prima occasione il Parma li infila con un tiro al volo di Morrone, sugli sviluppi di un corner, che picchia sul palo destro di Fontana prima infilarsi beffardamente in rete (3'). La reazione dei siciliani è confusa e non porta quasi mai pericoli per la porta difesa da Pavarini, schierato da Mimmo Di Carlo al posto dell'infortunato dell'ultimora Bucci. Da ricordare solo una bella sforbiciata, al 44', di Amauri di poco a lato. I ducali chiudo il primo tempo in vantaggio e, quando sono ad un passo da una vittoria vitale nella loro corsa verso la salvezza, l'arbitro Damato vede in un intervento di Morfeo su Amauri un fallo da rigore (87') che lo stesso attaccante brasiliano con passaporto italiano trasforma evitando ai rosanero la sconfitta. Brutto episodio al 57': il tecnico Di Carlo sostituisce Gasbarroni con Morfeo e l'ex rosanero lo manda vistosamente a clamorosamente a quel paese. Non si fa, la Società prenda i giusti provvedimenti nei confronti del giocatore.

REGGINA-LIVORNO 1-3 (p.t. 1-1)
Stadio "Oreste Granillo" di Reggio Calabria, ore 20.30 del 31/10

REGGINA (4-4-2):Campagnolo; Alvarez, Valdez, Cherubin, Aronica;  Barreto, Cascione, Hallfredsson (58' Cozza), Vigiani (49' Modesto); Ceravolo (68' Joelson), Amoruso
LIVORNO (3-5-2): Amelia; Grandoni, Pavan, Knezevic; Alvarez, Pulzetti (46' Filippini E.), Loviso (70' Pavan), Bergvold, Filippini A.; Tavano, Bogdani (85' Rossini)
ARBITRO: Farina
RETI: 34' Pulzetti (L), 37' Amoruso (R), 78' aut.Valdez (R), 90'Rossini (L)
AMMONITI: Barreto, Amoruso, Modesto (R), Loviso, Filippini E.(L)
Al "Granillo" sono di fronte le due formazioni che non hanno mai vinto in campionato ed alla fine solo i padroni di casa conserveranno il poco esaltante primato. Un tiro dal limite di Pulzetti porta in vantaggio il Livorno al 34' ma tre minuti dopo Amoruso, di testa da un metro, risolve una mischia e regala l'1-1 alla Reggina. Una sfortunata deviazione di Valdez alle spalle del proprio portiere Campagnolo riporta in vantaggio il Livorno che allo scadere trova con Rossini, smarcato da un bel colpo di tacco di Tavano, il goal del 3-1 finale. Boccata d'ossigeno per il Livorno che aggancia proprio i calabresi sempre all'ultimo posto, a tre punti dalla coppia Empoli-Siena.

ROMA-LAZIO 3-2 (p.t. 2-1)
Stadio "Olimpico" di Roma, ore 20.30 del 31/10

ROMA (4-2-3-1): Doni; Panucci, Mexes, Juan, Cassetti; De Rossi, Pizarro (87' Brighi); Mancini (74' Giuly), Perrotta, Tonetto; Vucinic (90' Cicinho)
LAZIO (4-3-1-2): Ballotta; De Silvestri, Stendardo (84' Makinwa), Cribari, Zauri; Mudingayi (68' Firmani), Ledesma, Mutarelli; Manfredini (46' Meghni); Pandev, Rocchi
ARBITRO: Rocchi
RETI: 12' Rocchi (L), 19' Vucinic (R), 42' Mancini (R), 56' Perrotta (R), 70' Ledesma (L)
AMMONITI: Cassetti, Vucinic, De Rossi, Pizarro (R), Mutarelli, Pandev (L)
La Roma conquista la 57^ vittoria nel derby stracittadino e rimane nella scia dell'Inter capolista mentre la Lazio scivola in zona retrocessione. Grande spettacolo di pubblico, come al solito, e nessun disordine. Meno male. La Roma parte con il turbo e fa capire subito a "nonno" Ballotta che la sua non sarà una serata tranquilla ma sono i biancocelesti a passare alla prima occasione con un diagonale rasoterra dalla sinistra di Rocchi sul lancio perfetto di Pandev al 12'. I giallorossi partono a testa bassa, Ballotta fa miracoli salvando un paio di volte su Vucinic (14', 15') ma poi deve arrendersi al 19' quando il montenegrino, che sostituisce l'infortunato Totti, conclude in rete una splendida azione corale realizzando il goal dell'1-1 su assist di Mancini. Prima del riposo la Roma va ancora a segno, stavolta con Mancini su assist di Vucinic. Nella ripresa Perrotta prima si vede ribattere in angolo dall'inossidabile Ballotta (migliore dei suoi, ovviamente) una conclusione a botta sicura ma poi, al 56', trova il goal del 3-1 per la Roma saltando in pallonetto il portiere laziale per infilare poi la sfera nella porta vuota, su grande assist al volo di Vucinic. La Lazio, però, non molla e al 70' ritorna in partita con una splendida punizione dal limite del rientrante Ledesma che si insacca sotto l'incrocio dei pali alla destra di Doni. La Lazio prova a raggiungere il clamoroso 3-3 ma i giallorossi, pur soffrendo nel finale, mantengono il prezioso vantaggio. 

SAMPDORIA-MILAN 0-5 p.t. 0-0)
Stadio "Luigi Ferraris" di Genova, ore 20.30 del 31/10

SAMPDORIA (3-4-2-1): Castellazzi; Lucchini (15' Bastrini), Sala, Gastaldello; Maggio, Palombo, Volpi, Ziegler (74' Bonazzoli); Sammarco, Bellucci (66' Caracciolo); Montella
MILAN (4-3-2-1): Dida; Bonera, Nesta, Kaladze, Serginho (75' Simic); Gattuso (67' Gourcuff), Pirlo, Brocchi; Kakà (81' Cafù), Seedorf; Gilardino
ARBITRO: Ayroldi
RETI: 47' Kakà (M), 53', 61' Gilardino (M), 75' Gourcuff (M), 80' Seedorf (M)
AMMONITI: Sala, Palombo (S), Kaladze, Gattuso, Gourcuff (M)
Alla faccia della crisi! Un Milan stellare, soprattutto nella ripresa, ritrova i goals di Gilardino e torna da Marassi con un roboante 5-0 che allontana i venti di crisi che lo avevano avvolto dopo i due KO interni consecutivi. La superiorità del Milan su una Sampdoria poco tonica è stata evidente anche nel primo tempo ma è esplosa nella ripresa: al 2' Kakà porta in vantaggio il Milan deviando in rete da sottomisura un assist basso dal fondo di Gilardino lanciato da un "cucchiao" perfetto di Pirlo. Al 53' Gilardino sigla, di testa, il goal del 2-0 dei rossoneri ed al 61' porta a tre le reti milaniste con un diagonale ravvicinato dopo essersi liberato di Gastaldello nei pressi della sinistra dell'area piccola doriana. Al 75' un potente tiro sotto la traversa di Gorucuff, entrato al posto di un nervoso Gattuso, porta a 4 le reti del Milan e all'80' un colpo di testa di Seedorf chiude la cinquina rossonera. Brutta Samp, Milan tornato grande, ma lontano da San Siro.

SIENA-CATANIA 1-1 (p.t. 0-0)
Stadio "A.Franchi-Montepaschi Arena" di Siena, ore 20.30 del 31/10

IENA (4-3-1-2): Eleftheropoulos; Bertotto (77' Alberto), Portanova, Loria, Grimi; Galloppa, Codrea (77' De Ceglie), Vergassola; Locatelli; Maccarone, Corvia (77' Alberto)
CATANIA (4-4-2): Polito; Silvestri, Stovini, Sottil, Vargas; Izco (51' Edusei), Sabato (51' Tedesco), Baiocco, Biagianti (46' Morimoto; Martinez, Spinesi
ARBITRO: Romeo
RETI: 79' De Ceglie (S), 89' Vargas (C)
AMMONITI: Silvestri, Stovini, Vargas, Morimoto (C)
Il Siena pareggia per la seconda volta in 4 giorni al "Franchi", stavota 1-1 contro il Catania dopo lo 0-0 di domenica scorsa con la Reggina,  e manca una grossa occasione per allontanarsi dalla zona retrocessione. I toscani mancano un rigore con Maccarone (atterramento di  Locatelli da parte di Stovini) che si fa parare la conclusione da Polito al 38' del primo tempo ma poi vanno in vantaggio, al 34' della ripresa, con una conclusione angolata dai 16 metri di De Ceglie. A un minuto dalla fine un bel tiro da 30 metri di Vargas coglie l'angolino alla sinistra di Eleftheropoulos e regala al Catania un pari tutto sommato meritato. Etnei nella parte alta della classifica con 14 punti, Siena penultimo con l'Empoli e panchina di Mandorlini che traballa pericolosamente.

UDINESE-TORINO 2-1 (p.t. 1-0)
Stadio "Stadio del Friuli" di Udine, ore 20.30 del 31/10

UDINESE (3-4-3): Handanovic; Zapotocny (10' Coda), Felipe, Lukovic; Mesto, D'Agostino, Inler, Dossena; Quagliarella (64' Siqueira), Floro Flores (77' Asamoah), Di Natale
TORINO (4-4-1-1): Sereni; Comotto, Di Loreto, Dellafiore, Lanna (59' Malonga); Motta, Bottone (83' Stellone), Corini, Vailatti; Rosina; Ventola
ARBITRO: Orsato
RETI: 25' Floro Flores (U), 53' Inler (U), 61' Ventola (T)
AMMONITI: Felipe, Dossena (U), Bottone (T)
ESPULSI: 43' Vailatti (T) per fallo di reazione, 56' Dossena (U) per doppia ammonizione
La solita Udinese sprecona supera 2-1 un Torino che non si arrende mai e rimane da sola al quinto posto in classifica con 18 punti, a ridosso (-2 punti) delle coppia formata da Fiorentina e Juventus. La squadra di Pasquale Marino va in vantaggio al 25' con Floro Flores, di testa su precedente colpo di testa di Quagliarella che forse aveva fatto fallo appoggiandosi sulle spalle di Comotto. Un gran tiro dal limite dello svizzero Inler al 53' vale il raddoppio dei bianconeri friulani e sembra chiudere il match ma una rete di Ventola, che si presenta in solitudine davanti a Handanovic, su assist di Comotto, riapre le sorti del match ma il risultato, tuttavia, non cambia più.

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