Il riepilogo della giornata a cura di Francesco Giordano (05/5) Il Barcelona è campione di Spagna per la diciottesima volta nella sua storia. Ronaldinho e compagni si sono aggiudicati il titolo nella 36^ giornata vincendo contro il Celta Vigo, ma già durante l’intervallo avevano la certezza matematica della conquista del titolo grazie al crollo del Valencia sul terreno del Mallorca. Un dominio incontrastato quello dei blaugrana, che dopo un avvio non brillantissimo ha collezionato vittorie su vittorie, sbaragliando la concorrenza di Valencia e Real Madrid, apparse nettamente inferiori ai catalani. È il secondo titolo consecutivo per il Barça: una formazione che ormai è ai primissimi livelli nel mondo e lo dimostra anche la finale di Champions’ nella quale i blaugrana affronteranno l’Arsenal. Sarebbe un traguardo storico per la formazione di Rijkaard vincere l’accoppiata Liga-Champions’. Per adesso, il Barça si gode un trionfo più che meritato; non ha fatto sconti al Celta neanche quando aveva la certezza della vittoria. Questa certezza è arrivata curiosamente nell’intervallo; il Valencia, la cui gara era cominciata un’ora prima, era stata sconfitto 2-1 dal Mallorca, per cui la gara con i galiziani era per i blaugrana del tutto ininfluente. Ma gli uomini di Rijkaard hanno portato lo stesso a casa i 3 punti. Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa Eto’o, dopo caparbia azione personale, batteva il portiere Pinto e fissava il risultato sull’1-0. Poco veemente la reazione del Celta, che ha assunto da subito un atteggiamento prudente facendosi vedere cosi troppo poco in attacco. Nonostante questo, dopo il vantaggio catalano i galiziani sono andati vicinissimi al gol, prima con Perera che ha colpito la traversa, e poi con Canobbio che solo dinanzi a Valdès non è riuscito a battere il portiere avversario. Il Barça festeggia, sperando di ripetere la festa il 17 maggio, giorno della finale di Champions’ a Parigi. Per il Celta un ko amaro, perché adesso l’Osasuna è più lontana, grazie al successo per 1-0 sull’Atlètico Madrid (rete di Munoz, navarri a +5). Dietro il Barça, il Real Madrid scavalca il Valencia. Le merengues hanno espugnato il campo del Racing Santander, formazione che adesso vede vicinissima la zona retrocessione. Real superiore agli avversari; dopo il primo tempo chiuso sull’1-0 grazie al calcio di rigore trasformato da Roberto Carlos, la compagine madridista ha dilagato portandosi sul 3-0 con le reti di Soldado e Robinho. Nel finale, una doppietta piuttosto rocambolesca di Matabuena ha riportato in corsa i cantabri, ma era troppo tardi per tentare un’impresa miracolosa. Il Real ha adesso 1 punto in più rispetto al Valencia, crollato contro il Mallorca. La squadra di Gregorio Manzano è apparsa vivace e decisa a conquistare i 3 punti, remunerativi per la corsa salvezza. Gli isolani sono a +4 sul terzultimo posto; dopo l’1-1 del primo tempo, nella ripresa l’ex atalantino Doni ha siglato la rete della vittoria, costringendo il Valencia a perdere un fondamentale secondo posto. In coda, preziosissimo successo dell’Alavès, che batte 2-0 il Betis e si avvicina alla zona salvezza, che adesso dista 1 punto. Non ne approfitta invece il Càdiz: per gli andalusi solo un pareggio casalingo contro la Real Sociedad, maturato tra l’altro a tempo scaduto. Già retrocesso il Màlaga, che cade sul campo del Villarreal con il risultato di 2-1. Per il Villarreal la Uefa sembra troppo lontana; la squadra cerca almeno la qualificazione all’Intertoto. A caccia dello stesso traguardo è il Deportivo, che ha battuto 2-1 l’Espanyol. Il Sevilla, che occupa il sesto posto, è però sempre lontano di quattro lunghezze, per via della vittoria per 3-0 sul Getafe. Infine, Yeste regala all’Athletic Bilbao il fondamentale successo sul Zaragoza, sconfitto 1-0.
Dal nostro Corrispondente Francesco Giordano
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