Liga, 33^ giornata. Il Barcellona batte il Villareal ed è ad un passo dalla riconquista del titolo di Spagna, il Valencia scavalca Real Madrid e Osasuna al secondo posto. L'analisi  della giornata a cura di Francesco Giordano (18/4)

Nella 33^ giornata di Liga il Barcelona torna alla vittoria dopo 3 pareggi consecutivi; il Valencia travolge l’Espanyol e conquista il secondo posto in solitario grazie all’1-1 tra Getafe e Real Madrid. Venerdi il Barça ha piegato 1-0 il Villarreal, nello scontro tra le due semifinaliste di Champions’. Continua la marcia trionfale dei blaugrana ormai vicinissimi al titolo, che potrebbe arrivare matematicamente già domenica prossima. In vista della Champions’ League, entrambe le formazioni attuano il turnover, soprattutto il Villarreal che lascia a riposo Riquelme, Forlàn, Tacchinardi, Sorìn e Senna. Spazio dunque a buona parte delle seconde linee: tra i pali Barbosa, in difesa Josemi, Pena, Gonzalo e Arruabarrena, a centrocampo Roger, Arzo, Josico e Cazorla, Guillermo Franco e Josè Mari in attacco. Rijkaard lascia a riposo Ronaldinho e risponde con Valdès tra i pali, Oleguer, Puyol, Edmilson e Van Bronckhorst in difesa, Iniesta, Van Bommel e Deco a centrocampo, in attacco il tridente Giuly-Larsson-Eto’o. Partenza a razzo del Barça che costringe gli avversari a trincerarsi in difesa; prima grande chance per Giuly al 7’, sul quale Barbosa compie un prodigioso intervento. Ma le resistenze degli ospiti durano poco, perché al 10’ arriva il vantaggio dei catalani: Eto’o, ben imbeccato in area da Van Bronckhorst, elude Pena e con un secco destro batte Barbosa. Dopo l’infortunio occorso a Larsson (sostituito da Ezquerro), i blaugrana continuano a spingere nell’intento di chiudere il match: difesa amarilla in apprensione soprattutto al 14’, quando Eto’o impegna Barbosa e sulla continuazione dell’azione c’è il salvataggio sulla linea dopo il cross di Giuly che aveva saltato Barbosa. La reazione degli ospiti tarda ad arrivare, o meglio arriva solamente quando il Barça termina il suo forcing. Il Villarreal guadagna campo e in due minuti costruisce due occasionissime da gol. Al 32’, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Arzo si inventa una strepitosa rovesciata che Valdès devia in angolo con un volo spettacolare. Due minuti più tardi, chance ancora più ghiotta per gli ospiti: Guillermo Franco, lasciato totalmente solo, riceve palla da Josè Mari, ma conclude in modo sbilenco da posizione più che favorevole. Secondo tempo meno vivace: il Villarreal fatica a creare pericoli agli avversari, mentre i blaugrana si dedicano al tanto amato possesso palla, non avendo nessun interesse a ravvivare il match. Al 47’ Barça ad un passo dal 2-0: Deco si insinua in area di rigore e fa partire un destro che termina di poco a lato. I catalani continuano ad amministrare il gioco a centrocampo, facendosi vivi di tanto in tanto. Il Villarreal invece trova particolari difficoltà a centrocampo, così che gli attaccanti davanti non possano ricevere palloni giocabili. Al 60’ Pellegrini opta per un tridente, richiamando in panchina uno spento Roger e inserendo Guayre, che impegna subito Valdès. Ciononostante, i blaugrana continuano a dominare, ma all’82’ rischiano di perdere i 3 punti: rocambolesca azione del Villarreal che porta ad una conclusione ravvicinata di Josè Mari terminata però a lato. È l’ultimo brivido del match: Barça a +11 sulla seconda, ormai ad un passo dalla sua seconda Liga consecutiva. Il secondo posto è occupato dal Valencia, che domenica ha facilmente sconfitto l’Espanyol, fresco vincitore della Coppa del Re. Risultato mai messo in discussione: al 40’ Valencia in vantaggio con Villa, poi ripresa tutta in discesa con due espulsi tra le fila dei catalani. In 3 minuti due gol per il Valencia, con Ayala e Mista, poi all’86’ Baraja firma la rete del definitivo 4-0. In classifica, la squadra di Sànchez Flores ha due punti in più del Real Madrid, bloccato sul pareggio sul campo del Getafe. Continua dunque la “pareggite” del Real Madrid. Né vinti né vincitori nel confronto con il Getafe: solo l’ennesimo pareggio delle merengues, il sesto nelle ultime sette gare di campionato. Si fa dunque arduo anche l’obiettivo del secondo posto per la compagine madridista, che contro il Getafe sforna un’altra prestazione insoddisfacente. Merengues troppo confusionarie, nonostante la buona volontà di molti, su tutti Raùl: il capitano si è dato da fare, non riuscendo però ad evitare l’ennesima figuraccia e l’ennesima prestazione impalpabile che ormai siamo abituati a vedere. Contro c’era un Getafe ben organizzato, che ha ripetuto la buona prestazione offerta all’andata al Bernabèu ed è riuscito, questa volta, a non restare a mani vuote. Nonostante non abbia grandi nomi arruolati in squadra, nonostante sua appena la seconda stagione in Primera Divisiòn, la squadra di Bernd Schuster ha meritato questo pareggio, gareggiando ad armi pari contro gli illustri cugini e dimostrandosi, se non superiori, perlomeno all’altezza. Getafe che ha tirato molto di più in porta rispetto al Real, salvato da un ottimo Casillas che si è riscattato dall’errore du sabato scorso contro la Real Sociedad. In grande evidenza tra le merengues anche Baptista che, dopo un avvio di stagione a dir poco deludente, sta vivendo da protagonista questo scorcio di campionato. Il brasiliano ha colpito due legni, oltre al gol che aveva portato momentaneamente in vantaggio il Real. Tra le fila madridiste, a sorpresa viene escluso dall’11 iniziale Beckham, rimpiazzato da Cicinho. Oltre al brasiliano, dietro Raùl ci sono anche Robinho e Zidane. In difesa tornano Salgado e Mejìa oltre ai confermati Sergio Ramos e Roberto Carlos, più Pablo Garcìa e Baptista nel mezzo del campo. Il Getafe deve rinunciare al suo bomber Paunovic, cosi spazio in attacco a Guiza e all’ex Riki. Partenza scoppiettante, con entrambe le squadre votate palesemente all’attacco. Il Getafe preme sulle fasce, in particolare su quella sinistra: evidentemente Schuster si aspettava Cicinho, non certo una sicurezza in fase difensiva, ma ha trovato Salgado, che tutto sommato se l’è cavata. Real Madrid invece povero di idee dal centrocampo in su (e non è una novità), costretto a passarsi di continuo il pallone nella speranza di trovare qualche varco nella difesa avversaria. Ma siccome era difficile, se non impossibile, scardinare la difesa del Getafe (prova superlativa dei centrali Tena e Pulido), le merengues hanno provato a tirare da fuori, come all’11’ quando Baptista colpisce  la traversa. Gli risponde per le rime poco dopo Riki, la cui saetta sibila vicinissimo la porta difesa da Casillas. Ancora Riki si rende pericoloso al 24’, ma il suo colpo di testa viene respinto perfettamente da Casillas. L’estremo difensore madridista si ripete una manciata di secondi dopo, quando devia in angolo una terrificante conclusione di Pernìa. Scampato il pericolo, il Real si riaffaccia in attacco con Baptista, il cui tiro viene salvato sulla linea da Pulido a portiere battuto. Nel secondo tempo si ripete più o meno lo stesso copione; ma al 60’ arriva il vantaggio del Real con Baptista, che in area raccoglie un pallone vagante e batte Luìs Garcìa. La reazione del Getafe non si fa attendere: prima Casillas è attento su colpo di testa di Pulido, poi è superlativo nello sbarrare la strada a Guiza. Ma il gol del pareggio è nell’aria, e arriva precisamente al minuto 83: calcio di punizione di Contra e colpo di testa vincente del difensore Tena. Nel finale, al 92’, a sfiorare il 2-1 è ancora Baptista, che in mischia colpisce da terra e centra il palo. È dunque 1-1 tra Getafe e Real Madrid: merengues che sembrano essersi abbonate al pareggio, che però non può di certo soddisfarli. 1-1 anche per l’Osasuna, quarto in classifica, che perde la grande occasione di scavalcare il Real Madrid. Pareggio deludente per i navarri, perché arriva contro l’ultima in classifica, il Màlaga, ormai lontano dalla salvezza. Osasuna in vantaggio con un calcio di rigore di Punal; pareggio degli ospiti con l’ex Morales a 10 minuti dal termine. A –5 dal quarto posto si colloca il Celta, che ha espugnato il campo del Betis con il punteggio di 2-0. Ad aprire le marcature ci pensa Larena dopo 16 minuti; il gol vittoria lo firma Perera allo scadere. Sesto posto per il Sevilla, bloccato sullo 0-0 sul campo del Deportivo. In coda, fondamentale vittoria del Càdiz che espugna il campo del Zaragoza: adesso la salvezza dista 3 punti. Terzultimo posto per l’Alavès, che ha pareggiato 0-0 sul campo del Mallorca. La vittoria più importante è quella della Real Sociedad, che abbandona il terzultimo posto grazie al successo per 1-0 sul Racing Santander. Infine, nel posticipo, l’Atlètico Madrid ha battuto l’Athletic Bilbao con gol di Torres.  
Dal nostro Corrispondente Francesco Giordano

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