LA LIGA SPAGNOLA 2006/07
a cura del nostro corrispondente Francesco Giordano

 

Commento, 21^ giornata.

 

PRESENTAZIONI

Tranne il Valencia le migliori zoppicano tutte
Il "Bernabeu" contesta Capello e Calderon

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I tifosi del Real Madrid tirano fuori i fazzoletti bianchi da agitare
per contestare Capello dopo il KO delle "merenghe" contro il Levante

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Se Atene piange, Sparta non ride. O meglio: se Madrid piange, Barcellona non ride. 21^ giornata di Liga poco proficua per Real e Barça: i primi commettono un autentico suicidio perdendo in casa con il modesto Levante, i secondi fanno una magra figura contro l’Osasuna pareggiando 0-0. Anche il terzo incomodo, il Sevilla, non può rallegrarsi dopo il deludente 0-0 contro la Real Sociedad. Delle prime 5 squadre l’unica ad esultare è il Valencia, che con una bella prestazione contro l’Atlètico Madrid si aggiudica match e terzo posto in classifica. In testa resta il Barça, a +1 sul Sevilla, +4 sul Valencia e +5 sul Real. Il flop più clamoroso della giornata è sicuramente quello elle merengues. Contro una neopromossa come il Levante, che è terzultimo in classifica e che nella sua storia non ha mai fatto punti contro il club blanco, dal Real ci si aspettava come minimo una goleada. E invece accade l’incredibile: gli ospiti si impongono per 1-0 e il Real ripiomba nella crisi. A fine gara il Bernabeu non può che protestare, con la consueta panuelada e con cori che chiedono le dimissioni di Calderòn e Capello. Di tutte le sconfitte subite in stagione, sicuramente questa è la più amara. Perché arriva contro un avversario più che abbordabile, relegato agli ultimi posti della classifica, e perché dopo il disastro di Villarreal ci si aspettava una reazione degna di questo nome. Non si può non osservare un certo miglioramento rispetto alla gara dello scorso turno, ma la sfida contro il Levante era davvero alla portata. Preoccupa soprattutto l’attacco: nelle ultime 8 gare disputate sono state solo 3 le reti segnate. Inoltre l’ultima volta che il Real ha segnato più di un gol in una partita è stata il 3 dicembre contro l’Athletic. E in quell’occasione andò a segno Ronaldo. Uno dei tanti motivi che ha scatenato le ire dei tifosi madridisti. Capello è ormai sulla graticola: il tecnico friulano ha dichiarato di non volersene andare, ma la tifoseria ha chiesto a gran voce le sue dimissioni. Di certo la sfida di sabato prossimo contro la Real Sociedad sarà una sorta di ultima spiaggia. Tornando al match contro il Levante, il Real avrebbe sicuramente meritato qualcosina in più. Ma indubbiamente va dato grande merito ad Abel Resino e alla sua squadra. Il Levante è sceso in campo senza timori, e già dopo 9 minuti guadagnava un calcio di rigore per fallo di Diarra su Tommasi. Dagli 11 metri il neoacquisto Salva batteva Casillas portando in vantaggio gli ospiti. Resterà l’unica vera occasione degli ospiti. Come previsto, comincia il monologo Real. Che a dir la verità non è poi così convincente. Poca fantasia dal centrocampo in su, dato messo in mostra anche a Villarreal. Nonostante il recupero di Guti, che torna a disposizione dopo un mese, le idee scarseggiano. E proprio Guti è uno dei peggiori in campo: sbaglia moltissimo ed è praticamente irritante quando cerca le azioni personali. Molto male anche Reyes, che Capello sostituisce nella ripresa. L’unica vera occasione del primo tempo per il Real capita sui piedi di Van Nisterlooy, che spedisce il pallone di poco alto al 36’. Stesso copione nel secondo tempo. Robinho, subentrato al posto di Reyes, è per l’ennesima volta deludente. Neanche Higuain, nonostante l’apprezzabile impegno, riesce a dare la scossa al Real. Raùl è molto vivace ma poco incisivo. Il capitano merengue va per due volte vicino al pareggio, ma Molina gli nega il gol entrambe le volte. L’occasione più clamorosa per il Real capita al 75’ sui piedi del giovane Nieto, che colpisce la traversa. Nonostante qualche brivido di troppo, il Levante si chiude diligentemente e fa suoi i 3 punti. L’ennesimo crollo del Real non è comunque nocivo per la classifica: le merengues perdono solo un punto nei confronti del Barça. I blaugrana pareggiano 0-0 a Pamplona contro l’Osasuna. La migliore notizia per Rijkaard è il rientro di Eto’o, che ha giocato una manciata di minuti. Inoltre, per domenica prossima è previsto il rientro di Messi. La partita contro l’Osasuna non regala particolari sussulti. Entrambe le formazioni paiono accontentarsi del pareggio e le occasioni da gol sono rare. Nel primo tempo Milosevic con un colpo di testa impegna Valdès, mentre nella ripresa l’occasione più ghiotta è per Saviola che da pochi passi spedisce alto sulla traversa. 0-0 anche per il Sevilla. Il pessimo momento di forma degli andalusi continua: ben 3 0-0 negli ultimi 4 incontri disputati. La formazione di Juande Ramos resta comunque a -1 dalla vetta. Al terzo posto irrompe il Valencia. Nella serata di sabato gli uomini di Sànchez Flores piegano per 3-1 il Valencia con rete di Ayala e doppietta di Morientes. Inutile il gol degli ospiti messo a segno dall’ex Mista. Importanti vittorie anche per Zaragoza e Recreativo, che battono 2-1 rispettivamente Espanyol e Villarreal. Sempre più in crisi il Celta, che non va oltre l’1-1 contro il Nàstic fanalino di coda, mentre preziosissimo successo del Betis che si impone per 2-1 sul terreno dell’Athletic. Infine, vincono 1-0 Deportivo e Racing su Mallorca e Getafe.

Dal nostro corrispondente

Francesco Giordano

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