LA LIGA SPAGNOLA 2006/07
a cura del nostro corrispondente Francesco Giordano

 

Commento, 24^ giornata.

 

PRESENTAZIONI

Il Barcellona è l'unica delle prime otto in classifica a vincere e torna in vetta in solitudine.

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Eto'o sigla il goal del 3-0 del Barcellona al "Camp Nou" contro
l'Athletic Bilbao. E' il suo primo goal dopo l'infortunio.

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Ottimo passo in avanti del Barcelona che riscatta la sconfitta contro il Liverpool e vola al comando della classifica in solitario. Delle prime 8 squadre in classifica, solamente i blaugrana hanno vinto, mentre tutte le altre hanno pareggiato. Vittoria agevole per la formazione di Rijkaard che regola per 3-0 l’Athletic Bilbao. Torna al gol dopo oltre 5 mesi Samuel Eto’o, che firma il terzo gol catalano. Partita sbloccata da un autogol di Amorebieta, subito dopo Xavi ha firmato il 2-0. Successo fondamentale per il Barça, che stacca le avversarie e nel prossimo turno incontrerà il Sevilla forte del vantaggio di 2 punti in classifica. Incandescente, nel rispetto della tradizione. È la parola migliore per definire il derby di Madrid, dove lo spettacolo e le emozioni hanno caratterizzato tutti i 90 minuti. Nessun vincitore: il pareggio per 1-1 lascia entrambe le formazioni insoddisfatte, consapevoli di aver mancato una vittoria d’oro. Per la verità, è l’Atlètico a dover avere i maggiori rimpianti: i colchoneros hanno forse disputato la migliore gara della stagione e hanno umiliato gli avversari sul piano del gioco. Inoltre hanno da recriminare per un gol ingiustamente annullato a Perea. Comunque, per i tifosi biancorossi la serata sarà lo stesso da ricordare: alla nona partita contro i cugini madridisti, è andato a segno Torres. Per il Nino, che si portava dietro da anni il fardello di non aver mai fatto gol al Real, è stata una liberazione, testimoniata dall’esultanza incontenibile dopo la rete. La rete di Torres ha portato in vantaggio l’Atlètico dopo solo 11 minuti. Gran ritmo dei padroni di casa, che pungono sugli esterni, soprattutto con Galletti (suo l’assist per Torres). Real invece totalmente spaesato: in difesa faticano tantissimo Helguera e Miguel Torres, meglio Cannavaro e Salgado. Centrocampo evanescente con Emerson e soprattutto Gago, il cui compito principale è tenere a bada Torres, ma non ci riuscirà quasi mai. In attacco l’assenza di Van Nisterlooy porta Capello a schierare punta avanzata Raùl, che però non conferma le buone impressioni lasciate nel match contro il Bayern Monaco. Higuain si fa vedere a sprazzi, mentre Guti e Reyes sbagliano una quantità impressionante di palloni. Con le merengues in bambola, l’Atlètico cerca di assestare il colpo finale, e ci riesce al 14’ con Perea. Ma l’arbitro, quasi senza motivo, non convalida il gol per una scorrettezza di Aguero ai danni di Emerson. In realtà, era stato il brasiliano a commettere fallo sull’attaccante rojiblanco. Scampato il pericolo dello 0-2, il Real comincia a svegliarsi. Tuttavia, il gioco ristagna parecchio a centrocampo e per la formazione di Capello è una vera e propria impresa arrivare nei pressi della porta avversaria. Le merengues ci riescono solamente al 26’, con Higuain che da posizione defilata spara su Leo Franco che devia in angolo. Tuttavia, i colchoneros continuano a giocare meglio e al 40’ Galletti obbliga Casillas ad un miracolo. Subito dopo, colossale occasione per Cannavaro che da buona posizione si fa ipnotizzare da Leo Franco. Anche la ripresa si gioca a ritmi infernali. Capello rispolvera Cassano e lo inserisce al posto di un deludente Reyes. E il ragazzo di Bari si riscatta con un gran passaggio per Higuain, che non ha difficoltà ad insaccare e a firmare la prima rete in maglia madridista. Il Real cresce sensibilmente, anche con l’entrata in campo di Diarra al posto di Gago. Ma se nella fase di copertura le merengues fanno un ottimo lavoro, lo stesso non si può dire della fase offensiva. Raramente la formazione madridista tornerà a rendersi pericolosa, forse appagata di un risultato che poteva essere di gran lunga peggiore. Negli ultimi 10 minuti, infatti, il Real si ritrova in 10 per l’espulsione di Cannavaro, e deve ringraziare Casillas autore di due interventi prodigiosi su Mista e Aguero. Real e Valencia si allontanano dalla vetta, adesso distante 6 punti. Il Valencia ha mandato all’aria una vittoria quasi scontata, contro il fanalino di coda Nàstic Tarragona. La formazione di Sànchez Flores, dopo la gran prestazione in Champions’, delude e porta a casa solo un pareggio. Il Valencia appare troppo svogliato, sottovalutando gli avversari. Avversari che comunque non si rendono mai pericoloso e lasciano libera iniziativa al Valencia. Gli ospiti passano in vantaggio con Joaquin al 62’, che insacca dopo una respinta di Bizzarri su conclusione di Morientes. I padroni di casa reagiscono e mettono i brividi a Butelle colpendo la traversa con Cuellar; poi arriva la doccia gelata per il Valencia, che subisce il gol dell’1-1 al 91’ per merito di Ruben Castro. Anche il Sevilla viene fermato sul campo del Getafe. Gli andalusi pareggiano per 0-0 su un terreno da cui è uscito vincitore solo l’Espanyol quest’anno, e che ha visto le nobili cadute di Valencia e Real Madrid. Le migliori occasioni nel primo tempo, poi la partita entra in una fase di stallo. Nel complesso meglio i padroni di casa, che restano stabili all’ottavo posto. Non cambia nulla in zona Uefa: pareggiano tutte. Oltre ad Atlètico e Getafe, anche Zaragoza e Recreativo portano a casa 1 punto. Entrambe le formazioni pareggiano per 0-0 in trasferta, per la precisione gli aragonensi contro il Levante e gli andalusi contro il Betis. Sale invece l’Espanyol, che sconfigge 2-0 l’Osasuna e colleziona la quinta vittoria consecutiva. In coda, ancora una sconfitta per la Real Sociedad che viene raggiunta in classifica dal Nàstic. I baschi cedono al Deportivo per 1-0, con rete decisiva di Arizmendi. Punto importante per il Celta, che fa 2-2 contro il Racing. I galiziani lasciano il terzultimo posto, anche se il vantaggio sulla zona retrocessione è di 1 punto solo. La formazione di Vàzquez raggiunge in classifica il Mallorca, battuto 2-1 dal Villarreal.

Dal nostro corrispondente

Francesco Giordano

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