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Van Nistelrooy festeggia Ronaldo dopo il goal del provvisorio 1-1 del Real Madrid all'Athletic Bilbao. Il brasiliano non segnava da più di otto mesi.
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La Liga continua a regalare colpi di scena. Davvero ricco di sorprese questo 13° turno: cadute eccellenti di Sevilla e Zaragoza, solo pareggio per il Barça e vittoria molto a fatica per il Real. La classifica vede ancora i blaugrana detenere il primato, ma il Real si avvicina e adesso è a -1 dalla vetta. Il Sevilla scivola a -2 mentre l’Atlètico Madrid si appropria del quarto posto. Con l’attenzione rivolta maggiormente alla sfida di Champions’, il Barça non va oltre l’1-1 sul terreno del Levante. Blaugrana apparsi svogliati e distratti; sin dalla formazione iniziale messa in campo da Rijkaard si intuiva che i catalani avrebbero badato poco a questo match. Già privo di elementi fondamentali, l’attacco blaugrana fa a meno anche di Ronaldinho, lasciato a riposo in vista della gara contro il Werder; affianco a Giuly e Gudjohnsen viene posizionato Iniesta. Turno di riposo anche per Marquez, mentre Zambrotta gioca solamente gli ultimi 20 minuti. Levante che invece ci teneva particolarmente a fare bella figura: nel primo tempo padroni di casa vicini al gol con Riga. Il Barça, dopo un’occasione sciupata da Giuly, passa in vantaggio al 41’ con un magistrale calcio di punizione di Deco. Se già nel primo tempo i blaugrana avevano combinato poco, nella ripresa rinunciano totalmente a giocare; nella speranza di mantenere l’1-0 fino a fine gara, la squadra di Rijkaard trotterella in mezzo al campo senza mai cercare di mettere in cassaforte il risultato. A questo punto il Levante spinge parecchio per trovare il meritato pareggio: i loro sforzi vengono premiati al 77’, quando Alvaro deposita il pallone alle spalle di Valdès dopo un tocco di Alexis. Con Deco e Giuly già richiamati in panchina, i blaugrana sembrano accontentarsi del pareggio, anche se va menzionato un bel pallonetto di Ezquerro che per poco non beffa Molina. Il pareggio del Barça era una straordinaria occasione per il Sevilla di tornare al primo posto. Bastava battere l’Espanyol per raggiungere la vetta della classifica. Invece a sorpresa gli andalusi cadono contro l’Espanyol fallendo non solo il sorpasso sul Barça, ma perdendo anche la seconda posizione a favore del Real Madrid. Brutta gara della formazione di Juande Ramos, che in trasferta dimostra di non avere la stessa solidità del Pizjuan. Espanyol invece in grandissima forma, sia in campionato (dove non perde dalla 4^ giornata), sia in Coppa Uefa, dove giovedì è riuscito ad espugnare il difficile campo dell’Ajax. Sono gli ospiti a passare per primi in vantaggio: al 22’ Kanoutè sblocca il risultato con un calcio di rigore. I biancoblu però non demordono e dominano la gara nella ripresa. Con merito, i padroni di casa riescono a pareggiare con Tamudo, e poi a 10 minuti dal termine passano addirittura in vantaggio con Luis Garcia. Espanyol adesso a +8 sul terzultimo posto, mentre il Sevilla scivola al terzo posto, a -2 dal Barça. Adesso gli andalusi dovranno cercare il controsorpasso nella prossima giornata nello scontro diretto con il Real Madrid, che con la vittoria sull’Athletic ha soffiato il secondo posto proprio al Sevilla. Successo madridista inaspettatamente sofferto contro l’Athletic Bilbao terzultimo in classifica. L’orgoglio basco si sprigiona per questa classica del calcio spagnolo e mette in difficoltà un Real Madrid poco convincente, soprattutto in attacco. Nonostante un inizio tutto di marca blanca, con Raùl e Salgado vicini all’1-0, i biancorossi crescono e con il passare del tempo si fanno vedere dalle parti di Casillas. Al 21’ campanello d’allarme per il portiere madridista, che resta immobile su una pregevole punizione di Yeste terminata di poco a lato. Ecco però arrivare il vantaggio basco al 35’: botta dalla distanza di Luis Prieto sul quale Casillas compie una mezza papera. Ospiti clamorosamente in vantaggio e Real Madrid subissato di fischi. Dalla metà campo in poi le merengues faticano notevolmente a imporre il proprio gioco, e la squadra di Capello riesce a farsi pericolosa solamente approfittando delle incertezze della difesa basca. Nella ripresa fuori Emerson e Reyes, dentro Beckham e Ronaldo. Cambia poco però, perché i padroni di casa sembrano contratti e privi di idee. In difesa non c’è però problema, perché l’Athletic del neoallenatore Manè è completamente dedita a salvaguardare l’1-0. Ma con il passare del tempo il Real cresce e Van Nisterlooy prima sciupa una colossale occasione, poi si vede annullare un gol per fuorigioco. Ronaldo sembra però ispirato e al 62’ torna al gol nella Liga dopo 8 lunghi mesi: il lancio di Sergio Ramos è preciso per il brasiliano, che mette a terra e infila Lafuente. Centesimo gol madridista per Ronaldo e 1-1 al Bernabeu. Ma il vantaggio tarda ad arrivare: prima Aduriz viene espulso lasciando l’Athletic in 10 uomini, poi Ronaldo sfiora il gol ma Lafuente devia in qualche modo il pallone in angolo. Solo all’81’ arriva il 2-1 che fa esplodere di felicità Capello e i supporters madridisti: un preciso sinistro da fuori di Roberto Carlos è imparabile per Lafuente che è costretto a capitolare per la seconda volta. Ma non è ancora tempo di festeggiare per le merengues, che corrono il rischio di essere raggiunte sul 2-2 all’87’, con un tiro di Iraola respinto di piede da Casillas. Una vittoria sudata per il Real, ma conta il risultato: i 3 punti consentono alla formazione di Capello di accorciare a solo 1 punto le distanze con il Barça. L’ottima gara dell’Athletic non frutta punti alla formazione di Bilbao, che resta terzultima in classifica. In coda fa punti solo la Real Sociedad, che fa 0-0 con il Getafe. Altra sconfitta per il Nàstic (0-2 a Villarreal), mentre un Betis catastrofico si arrende per 1-0 all’Atlètico, che adesso occupa il quarto posto scavalcando il Zaragoza clamorosamente battuto in casa dall’Osasuna per 2-1. Continua il pessimo momento del Valencia, sconfitto per 2-0 a Huelva dal Recreativo. Infine, pareggi per le due galiziane: 0-0 per il Deportivo contro il Racing e 2-2 del Celta sul campo del Mallorca.
Dal nostro corrispondente
Francesco Giordano
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