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L'esultanza di Raul dopo il goal dell'1-0 al Barcellona
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È il Real Madrid a portare a casa i 3 punti in questo primo clàsico della stagione 2006/2007. Le merengues nell’atteso confronto con i rivali blaugrana hanno la meglio, imponendosi con il punteggio di 2-0, con reti di Raùl e Van Nisterlooy. Una vittoria che dà fiducia alla formazione madridista, adesso consapevole di poter lottare ad armi pari contro il Barça: lo scorso anno fu una batosta per il Real, sconfitto ma soprattutto umiliato dai catalani vittoriosi per 3-0. Le merengues sono quarte in classifica, ma solamente a -2 dal Barça, raggiunto in vetta dal Valencia. Come sembra lontano quel 3-0 con doppietta favolosa di Ronaldinho: il Barça è apparso davvero giù di corda, in particolare il suo trascinatore Ronaldinho, che dal Mondiale a questa parte non è più riuscito a brillare come era solito fare. Il brasiliano rispetto alla sfida contro il Chelsea è entrato maggiormente nel vivo dell’azione, ma le sue giocate, le sue invenzioni, le sue magie sono solamente uno sbiadito ricordo. A compensare la scarsa verve di Ronaldinho ci ha pensato la “pulce” Leo Messi, autentica spina nel fianco della difesa merengue. Ai blaugrana non è bastata però l’inventiva del giovane argentino, e arriva così la seconda sconfitta consecutiva per loro. Il Real invece dopo il disastro di Getafe si risolleva e conferma la sua buona tradizione al Bernabeu con Capello, che in casa non ha mai perso. È stata una sfida tiratissima, tante le emozioni e caldissimo il tifo: insomma, gli ingredienti essenziali per il derby di Spagna. Capello conferma la formazione vittoriosa a Bucarest: in difesa Cannavaro fa coppia con il rispolverato Helguera, mentre in attacco Van Nisterlooy è supportato da Guti, Raùl e Robinho. Nel Barça invece la novità è l’inserimento in difesa di Thuram al posto di Marquez; fuori dall’11 titolare pure Edmilson, che lascia il posto a centrocampo a Iniesta. In attacco i soliti Messi e Ronaldinho più il sostituto di Eto’o Gudjohnsen. La partita prende immediatamente una svolta positiva per il Real: al 2’ Ramos indisturbato trova in area di rigore Raùl, che di testa batte Valdès. Esplode il Bernabeu: vantaggio fulmineo dei padroni di casa con Raùl che conferma il suo ottimo momento. Il Barça traballa, il gol a freddo è davvero una mazzata: le merengues ne approfittano, costruiscono occasioni su occasioni, delle quali la più ghiotta è ancora per capitan Raùl, che al 14’ colpisce la traversa. Nel Real ispiratissimo Robinho, che sulla sinistra crea non pochi problemi a Zambrotta: l’ex juventino non riesce a stare al passo del brasiliano, e da lì il Real è sempre pericoloso. Poco a poco però l’arrembaggio della formazione madridista si placa e il Barça comincia a uscire allo scoperto. È dalla destra che provengono le maggiori incursioni blaugrana: il duello Messi – Roberto Carlos si rinnova in continuazione, e l’argentino riesce ad avere quasi sempre la meglio. Ma Messi predica nel deserto, perché i suoi compagni di squadra sciupano le sue grandi invenzioni. Emblematica la grande chance del Barça al 25’: Messi con un dribbling fenomenale si beve Roberto Carlos e Cannavaro, serve Gudjohnsen che però dinanzi alla porta spedisce sul fondo. Poi però è lo stesso Messi a fallire un gol semplice: lasciato indisturbato in area di rigore, riceve il pallone da Iniesta, ma il suo tiro piuttosto affrettato termina alto sopra la traversa. Il monologo Barça continua, ma la squadra di Rijkaard perde troppi palloni vanificando buone manovre. Il centrocampo blaugrana appare troppo macchinoso, Deco è inguardabile ed è di un’imprecisione inammissibile, cosicché è vita facile per Emerson e Diarra che recuperano palloni in grande quantità. Il gioco per i catalani si sposta sulle fasce ma, a parte Messi, nessuno riesce a compiere qualcosa di importante. Si va all’intervallo, ma sembra che il Barça possa recuperare lo svantaggio. E invece, dopo una buona partenza nella ripresa, arriva il 2-0 madridista: Sylvinho lascia libera la fascia destra sulla quale si invola Robinho, cross per Van Nisterlooy che anticipa Valdès uscito in maniera avventurosa. Il 2-0 sembra spegnere le speranze del Barça, che incassa il secondo gol in un buon momento per loro. La reazione dei blaugrana è pressoché nulla, anzi al 55’ ancora Van Nisterlooy sfiora il gol: delizioso pallonetto che scavalca Valdès ma si stampa sulla traversa. Solamente al 68’ si fa vedere il Barça, ma Messi conclude sul fondo da buona posizione. Rijkaard getta nella mischia Giuly e Saviola, forse troppo tardivamente. La manovra del Barça è goffa e impacciata e gli attaccanti catalani non vedono arrivare nessun pallone. Il Real sfiora il terzo gol prima con Van Nisterlooy, poi con Sergio Ramos, ma l’incontro si chiude sul 2-0. Real euforico, il successo sui rivali blaugrana lascia ben presagire per l’avvenire della stagione. La mesta prestazione del Barça è invece un campanello d’allarme per Rijkaard, che vede nel solo Messi un pilastro inamovibile. L’assenza di Eto’o e lo scarso rendimento di Ronaldinho sono tra le principali cause delle difficoltà del Barça, che sembra davvero un’altra formazione rispetto a quella ammirata lo scorso anno. Catalani che rimangono comunque in testa, ma agganciati dal Valencia: contro l’Osasuna, rete decisiva del solito Villa. Sale in classifica anche il Sevilla, che piega 2-1 il Nàstic Tarragona. Dietro gli andalusi, ci sono Real Madrid e Deportivo, che sabato sera ha sconfitto per 1-0 l’Atlètico Madrid. Prosegue il grande momento del Zaragoza e del suo bomber Milito, grazie al quale gli aragonesi sconfiggono 2-1 il Betis. In coda, la Real Sociedad ultima riesce a portare a casa 1 punto dalla trasferta contro il Mallorca (0-0), mentre Espanyol e Racing si spartiscono un punto a testa (2-2). Altra importante vittoria per il Celta, che espugna Bilbao con un gol di Baiano, mentre il Recreativo incassa un’altra sconfitta, questa volta ad opera del Getafe che si impone per 2-1. Infine, 1-1 tra Villarreal e Levante.
Dal nostro corrispondente
Francesco Giordano
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