Dopo 2 giornate di campionato la Liga vede già un Barcelona stellare. Dopo un esordio per nulla agevole a Vigo, dove i blaugrana hanno segnato il gol vittoria a pochi minuti dal termine, la squadra di Rijkaard questa volta non ha problemi a liquidare l’Osasuna. Gara già chiusa nel primo tempo, grazie alla doppietta di Eto’o e a un gol di Messi. Con il 3-0 finale, il Barça si porta in testa alla classifica a punteggio pieno, così come il Valencia, vittorioso 1-0 sul campo dell’Atlètico Madrid. Colchoneros che, dopo i 3 punti raccolti in quel di Santander, steccano il primo big match stagionale. Dinanzi ad un “Vicente Calderòn” gremito, l’Atlètico dimostra di avere troppe lacune per elevarsi a ruolo di big, le stesse lacune che hanno caratterizzato le ultime stagioni a dir poco deludenti. Nonostante in squadra siano giunti giocatori di grande livello ed il tecnico Aguirre, reduce dal miracolo con l’Osasuna, i colchoneros hanno peccato di inventiva, combinando poco contro un Valencia ben organizzato soprattutto in difesa. Aguirre lascia in panchina la giovane stella Aguero, scegliendo la coppia Torres – Mista in attacco. In mezzo al campo Costinha e Luccin, sugli esterni Jurado e Petrov. Nel Valencia invece restano in panchina Morientes e Tavano: Sànchez Flores decide di affiancare Silva al bomber Villa. Marchena sostituisce l’indisponibile Albelda a centrocampo e fa coppia con Edu, mentre sulle fasce spazio ad Angulo a destra e a Vicente a sinistra. Dopo soli 6 minuti si sblocca il risultato: cavalcata di Vicente sulla sinistra, palla in mezzo e Villa col piede destro infila Leo Franco. Valencia in vantaggio, splendida azione in velocità ma difesa rojiblanca lenta e distratta. L’immediato vantaggio frastorna l’Atlètico, incapace di reagire. Per il Valencia gara in discesa: gli ospiti attendono l’avversario in difesa, per poi ripartire rapidi in contropiede e prendere di sorpresa la retroguardia avversaria. Villa va nuovamente vicino al gol al 21’, ma questa volta Leo Franco blocca il suo tiro dai 16 metri. Per la porta di Canizares, invece, ancora nessun pericolo. L’Atlètico attacca disordinatamente, prevalentemente sulla fascia destra, ma uno spento Jurado non riesce ad avere la meglio sui diretti marcatori. In attacco, Torres e Mista non riescono a trovare il guizzo vincente ma, alla prima palla interessante, entrambi si rendono pericolosi. El Niño al 32’ si infila in area di rigore ma Canizares respinge la sua conclusione. Poco dopo, l’ex di turno Mista fa partire una violente conclusione che si spegne di un soffio a lato. Si va dunque all’intervallo. Aguirre cerca di cambiare volto alla squadra: Galletti sostituisce sulla destra un pessimo Jurado, mentre Mista lascia il posto all’attesissimo Aguero. L’entrata in campo di quest’ultimo vivacizza la manovra dei colchoneros; la velocità dell’argentino è difficilmente contrastabile dai difensori del Valencia, che però reggono l’assedio dell’Atlètico. Ma i padroni di casa, pur gettandosi all’attacco con veemenza, non riescono a farsi pericolosi; anzi, è il Valencia a sfiorare il raddoppio, prima con Villa e Vicente, poi soprattutto con Edu che manda a lato da posizione favorevolissima. Al 65’ episodio chiave del match: Moretti entra in ritardo, Medina Cantalejo punisce la sua irruenza con l’espulsione diretta. Il Valencia si copre richiamando in panchina Silva, mentre Aguirre tenta il tutto per tutto mandando in campo Maxi Rodriguez al posto del terzino Valera. A questo punto l’Atlètico è davvero arrembante e attacca disperatamente per cercare di pareggiare. Nella ripresa i colchoneros attaccano soprattutto sulla fascia sinistra, ma Petrov è davvero poco incisivo e perde malamente il duello con un esplosivo Miguel. Al 71’ la migliore occasione per l’Atlètico: un pallone spizzato di testa da Pablo viene raccolto a due passi dalla porta da Aguero, ma il suo tiro viene respinto sulla linea da un monumentale Ayala. Al 75’ le speranze dei rojiblancos sembrano svanire: espulsione a dir poco “bizzarra” per Torres, punito eccessivamente da Medina Cantalejo. Canizares, con la palla tra le braccia, scivola, con Torres a pochi passi da lui. L’arbitro crede che sia stato il capitano rojiblanco a sgambettare l’estremo difensore valenciano e lo ammonisce. L’incolpevole Torres se la prende un po’ troppo, e le sue proteste vengono punite con il secondo giallo, ovvero l’espulsione. Con la parità numerica ristabilita, a 15 minuti dal termine e senza la stella Torres, per l’Atlètico la situazione si fa davvero complicata. L’ultimo brivido per il Valencia all’80’, quando un tiro-cross di Maxi non viene deviato in rete da Aguero per un soffio. Termina 1-0 per il Valencia, a punteggio pieno dopo due giornate. Per l’Atlètico, invece, esordio casalingo deludente: i tifosi si aspettano ben altro da una formazione di tale spessore. Domenica invece, occhi puntati sul Real Madrid di Fabio Capello. Dopo il deludente esordio contro il Villarreal, era atteso un riscatto da parte delle merengues sul campo del neopromosso Levante. E riscatto è stato: 4-1 al Levante e prima vittoria stagionale. Uomo partita Ruud Van Nisterlooy, che ha siglato una tripletta. Tutto facile per il Real, che al 17’ si porta in vantaggio con un secco tiro dell’olandese. Appena una decina di minuti dopo, ecco il raddoppio madridista, che porta la firma di Antonio Cassano. Il Levante non si arrende e al 36’ riesce ad accorciare le distanze con Ettien. Ma nel secondo tempo la partita si chiude. In apertura di ripresa, Van Nisterlooy trova abbastanza fortunosamente il gol del 3-1, poi al 90’ sigla il 4-1, dopo che in precedenza aveva fallito un calcio di rigore. Il Real sale a 4 punti in classifica, mentre per il Levante inizio di stagione disastroso, con appena un gol fatto e ben 8 subiti. Non solo Barcelona e Valencia a punteggio pieno. Comandano la classifica anche Getafe e Sevilla. I madrileni, dopo il successo a Pamplona sull’Osasuna, superano in casa il Racing Santander, grazie ad una rete di Guiza. Per il Sevilla invece ottima vittoria sul difficile campo della Real Sociedad. Dopo soli 6 minuti andalusi avanti grazie al gol di Renato. Il risultato resta in bilico fino ad un quarto d’ora dal termine, quando Kanoutè sigla il secondo gol del Sevilla. Negli ultimissimi minuti, gli ospiti segnano pure il 3-0, poi arriva il gol della bandiera per i baschi. Sevilla davvero stratosferico, si conferma l’ottimo momento di forma per i supercampioni d’Europa. Ma la sorpresa della giornata arriva da Villarreal, dove i padroni di casa cedono clamorosamente al Recreativo Huelva. Padroni di casa spreconi, soprattutto nella prima parte, grazie anche alle parate prodigiose dell’ex Lopez Vallejo. Ma è un altro ex, Santi Cazorla, a punire il Villarreal: all’82’ il suo gol vale i 3 punti per gli andalusi, che salgono a quota 4 in classifica. Importante successo casalingo del Betis: dopo il ko della prima giornata a Valencia, i biancoverdi superano 3-0 l’Athletic Bilbao. Gol della vittoria messi a segno da Juanito, Edu e Capi. Tra le altre gare spicca il successo esterno del Celta: 2-1 sul Nastic, che alla prima giornata aveva colto tutti di sorpresa battendo 1-0 l’Espanyol. Espanyol che naviga in cattive acque: altra sconfitta, pesantissima, a Saragozza, per 3-0. Infine pareggio a reti inviolate tra Mallorca e Deportivo.
Dal nostro corrispondente
Francesco Giordano
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