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L'espulsione del difensore dell'Athlietic Bilbao, Casas,
risultata determinante nel match contro il Barcellona
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È stato davvero un gran derby, e non poteva essere altrimenti. La grande sfida di questa 5^ giornata di Liga, il derby di Madrid, ha regalato emozioni a non finire, soddisfando le grandi attese del pubblico. A fine partita né vincitori né vinti, l’1-1 premia a metà le due squadre che raccolgono così un punto a testa. In classifica, con questo pareggio il Real Madrid perde la vetta e scivola al quarto posto, un punto davanti l’Atlético. Torna a far parlare di sé Raùl, che, dopo l’esclusione per la prima volta in 10 anni dalla Selecciòn spagnola, mette a segno il gol per le merengues, appena 5 giorni dopo la doppietta servita alla Dinamo Kiev. Resta ancora a secco Torres, che non ha mai segnato ai cugini madridisti, e resta ancora a secco l’Atlètico, che prolunga il suo digiuno contro il Real, contro il quale non vince dal lontano 1999. Ma questa volta i colchoneros ci sono andati davvero vicini. Aguirre manda in campo la miglior formazione possibile, lasciando però in panchina il giovane talento Aguero e affiancando in attacco Mista a Torres. Sulle fasce i soliti Maxi e Petrov, novità a centrocampo dove Maniche prende il posto del connazionale Costinha. Il Real Madrid deve fare a meno dei due terzini destri Salgado e Cicinho, così Capello manda in campo il giovane Mejia come già successo nella sfida di Champions’ di martedì scorso. Guti promosso titolare, con Raùl sulla destra e Reyes sulla sinistra a supporto del bomber olandese Van Nisterlooy. Partenza col botto dell’Atlètico, che dopo 1 solo minuto impensierisce Casillas con una botta dal limite di Petrov. Ma è solamente il preludio al vantaggio rojiblanco: al 6’ Maxi prolunga di testa per Mista che da buona posizione infila Casillas. Risultato subito sorprendente, con gli ospiti avanti 1-0. Chi si aspettava una vigorosa reazione del Real, si sbagliava di grosso. Le merengues faticano a trovare spazio nella difesa avversaria, mentre sulle fasce il loro gioco è davvero di pessima qualità. A illuminare un po’ il gioco per la formazione madridista ci pensa Guti, che svaria molto ed è il più attivo dei suoi. Ma il povero Guti non sa cosa lo aspetta: gli avversari fanno sistematicamente fallo su di lui, e in 70 minuti il biondo centrocampista del Real riceve la bellezza di 10 falli. Il Real sbaglia comunque molto a centrocampo, soprattutto con un macchinoso Diarra; i colchoneros ne approfittano rendendosi pericolosi per 2 volte in poco più di 2 minuti. Al 29’ ghiottissima occasione per Maniche, che trovatosi solo dinanzi Casillas, preferisce piazzare il pallone sul palo più lontano con un pallonetto, che termina però fuori. Poco dopo, terrificante conclusione di Petrov che sorvola di poco la traversa. Ma dal possibile 2-0, si passa all’1-1: Guti viene finalmente lasciato in pace, e dalla sinistra fa partire un cross sul quale Raùl si avventa e trafigge Leo Franco. È proprio il simbolo del Real, il capitano merengue, a ristabilire la parità, rispondendo a suo modo all’esclusione dalla nazionale. Negli ultimi minuti del primo tempo, un’occasione per parte: i colchoneros vanno vicini al 2-1 con una conclusione da fuori di Maniche ben respinta da Casillas, poi il tiro di Van Nisterlooy trova la pronta risposta di piede del portiere argentino Leo Franco. Nel secondo tempo confermati i 22 del primo tempo: il Real parte a razzo, facendosi vivo sempre con Guti, che prima calcia alto, poi offre un delizioso assist per Reyes che manca il pallone di un soffio. Ma anche dall’altra parte brividi: Torres, piuttosto deludente, si fa vedere con una conclusione parata da Casillas. Al 59’ Aguirre decide di giocarsi la carta Aguero: l’attaccante argentino rileva l’autore del gol rojiblanco Mista. Subito dopo, la svolta del match. Ramos, già ammonito, ferma irregolarmente Torres. Per l’arbitro nessun dubbio: secondo giallo e conseguente espulsione per Ramos. Al 62’ le merengues restano in dieci. Un’espulsione che farà molto discutere, con un botta e risposta a distanza tra Capello e Torres dopo la gara. L’inferiorità numerica costringe il Real a rinchiudersi in difesa: Capello sostituisce Reyes con il difensore Raùl Bravo. Se le merengues non si fanno più vedere avanti, lo stesso non si può dire dell’Atlètico. I colchoneros a questo punto ci credono e già al 65’ hanno un’occasione d’oro proprio con il neoentrato Aguero, la cui conclusione viene deviata in angolo da un Casillas ancora decisivo. Ma la formazione di Aguirre non riesce più a creare pericoli. La difesa del Real fa un ottimo lavoro, e con i vari Torres, Maxi e Petrov sottotono l’Atlètico non riesce a sfruttare la superiorità numerica. Ma all’88’ sui piedi di Aguero capita l’occasione forse migliore della gara per l’Atlètico (oltre al gol): il diciottenne argentino si trova a tu per tu con Casillas, ma anziché concludere di forza, preferisce il tocco di classe con un pallonetto che termina però piuttosto alto. Una clamorosa occasione sprecata che farà rimpiangere molto i tifosi rojiblancos, così vicini al successo contro i rivali madridisti. L’Atlètico mantiene comunque una buona posizione in classifica, mentre il Real perde contatto con Valencia e Barcelona e viene scavalcato pure dal Sevilla, che batte 1-0 il Getafe con rete di Luis Fabiano. Il Valencia serve un poker al Nàstic: il 4-0 è firmato 2 volte da Villa, 1 volta da Morientes e da Angulo. Più faticoso il successo sul Barça a Bilbao. I blaugrana dimostrano ancora di attraversare un momento no e, dopo il mediocre pareggio a Brema, battono 3-1 l’Athetic senza però soddisfare. La formazione di Rijkaard si trova pure sotto dopo 11 minuti, grazie ad una splendida rete di Yeste. Ma al 21’ episodio decisivo del match: Casas viene espulso forse troppo severamente e lascia l’Athletic in 10. Il Barça attacca ma ci mette ben 25 minuti a trovare il pareggio, grazie ad un autogol di Ustaritz. Nella ripresa, i sostituti di Eto’o compiono egregiamente il loro dovere: 2-1 di Gudjohnsen e 3-1 di Saviola. Catalani però ancora molto lontani dalla forma migliore, in particolare alcuni giocatori, come Ronaldinho e Deco, apparsi giù di condizione. Baschi sempre più giù; peggio di loro ha fatto solamente la Real Sociedad, sconfitto questa volta 2-0 dal Deportivo. In difficoltà pure il Racing, che guadagna un punto in casa contro il Celta (1-1). Continua il grande momento del Recreativo, a soli 3 punti dalla vetta, che batte il Betis 2-0. Importante vittoria esterna del Villarreal, che sale in classifica grazie al 2-1 rifilato al Mallorca. Infine, pareggi per Espanyol e Osasuna (0-0) e Zaragoza e Levante (2-2).
Dal nostro corrispondente
Francesco Giordano
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