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L'esultanza di David Villa dopo aver messo a segno il goal del
provvisorio vantaggio del Valencia a Barcellona
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Giornata chiave in Spagna: il quarto turno, che ha messo di fronte Barcelona e Valencia, è propizio al Real Madrid, che approfitta del pareggio del Camp Nou per agganciare le due formazioni in vetta alla classifica. Sconfitto invece il Sevilla, crollato sul campo dell’Atlètico Madrid proprio negli ultimi minuti. Fari puntati ovviamente sul Camp Nou: è la prima grande sfida della Liga quella tra Barcelona e Valencia. Entrambe le squadre sono partite con il piede sull’acceleratore: punteggio pieno in campionato e esordio vincente anche in Champions’. Enorme curiosità per vedere se il Barça fosse capace di spazzar via anche un avversario di grande qualità come il Valencia. Ma curiosità anche per vedere all’opera il Valencia che quest’anno ha tutte le carte in regola per puntare alla vittoria in campionato. Alla fine l’1-1 premia le squadre a metà: se il Valencia ha dominato nel primo tempo, facendo tremare gli avversari più di una volta, nella ripresa il Barça è stato protagonista di una reazione straordinaria, pervenendo subito al pareggio. È un 1-1 che conferma la buona tradizione del Valencia al Camp Nou, dove non perde da 6 anni. Un pareggio che lascia però l’amaro in bocca alle due formazioni: un’eventuale vittoria avrebbe proiettato la squadra vincente al comando della classifica in solitario. Adesso Barça e Valencia si sono scrollate di dosso il Sevilla, ma sono state raggiunte dal Real Madrid. La lotta per la testa della classifica è sempre più serrata, e il Barça quest’anno troverà molte più difficoltà rispetto ai due anni scorsi. La sorpresa del match è la convocazione di Saviola: Rijkaard lo manda in panchina. Solita formazione tipo per il Barça con il terrificante trio delle meraviglie lì davanti (Messi-Ronaldinho-Eto’o) e Xavi, Deco e Edmilson a centrocampo. In difesa, si vede Zambrotta sulla destra mentre Thuram non è nemmeno convocato. Sànchez Flores preferisce invece un Valencia con una sola punta, come già accaduto nella trasferta a Madrid contro l’Atlètico. Morientes guarda la partita dalla panchina, con Silva che prende il suo posto in posizione però molto arretrata rispetto alla punta Villa. Esterni temibilissimi, con Joaquin sulla destra e Vicente a sinistra; in mezzo al campo, Edu e Albelda. Come preannunciato, il Valencia preferisce stare sulle sue attendendo i blaugrana, che manovrano maggiormente il pallone. Il domino dei catalani dura però ben poco, perché pian piano il Valencia acquista fiducia e comincia a creare più di un grattacapo alla difesa avversaria. Blaugrana piuttosto pasticcioni a centrocampo, con tanti palloni persi e pochissimi recuperati. Gli ospiti attaccano prevalentemente sulla sinistra, con Vicente e Villa che fanno ammattire Zambrotta. Ma l’azione del vantaggio valenciano si sviluppa sulla destra: dopo un bel fraseggio a centrocampo, Miguel vede la strada spianata dinanzi a sé e mette un pallone in mezzo, che Villa è lesto ad insaccare. Sedicesimo minuto, 1-0 per il Valencia ma grave disattenzione di Zambrotta scavalcato dall’attaccante valenciano. Appena cinque minuti dopo altra occasione per il Valencia, con Vicente che impensierisce Valdès con una conclusione dal limite. Evidente la fatica del Barça nel macinare gioco: centrocampo blaugrana sovrastato, con Deco che prova il tiro con insistenza ma diventando addirittura irritante dopo alcuni tentativi imbarazzanti. In attacco, Eto’o riceve pochissimi palloni e nemmeno quando Rijkaard scambia la sua posizione con quella di Ronaldinho riesce a creare qualcosa. Messi e Ronaldinho sono piuttosto prevedibili e non riescono ad inventare granché. Solamente su calcio piazzato il Barça sfiora il pareggio: al 27’ Canizares devia in angolo un calcio di punizione insidiosissimo di Ronaldinho. Ma niente più per i catalani, che continuano a trovare nell’ordinata difesa valenciana un ostacolo insormontabile e continuano a soffrire le rapide ripartenze degli avversari. Valencia che va vicinissimo al gol del 2-0: protagonista ancora Villa, che al 42’ si libera facilmente di un impacciato Màrquez ma la sua conclusione si stampa sul palo. Nella ripresa il copione è totalmente diverso: il Valencia rinuncia ad attaccare, mentre il Barça si getta veementemente in avanti. Iniesta, che aveva da poco preso il posto di un catastrofico Edmilson, trova il gol dell’1-1 al 48’. Il centrocampista spagnolo è abile ad insaccare in rete (con deviazione di Albiol) sfruttando una deliziosa azione confezionata da Ronaldinho e Eto’o. A questo punto sembra davvero che i blaugrana abbiano il match in pugno. Al 57’ Deco si fa finalmente pericoloso e Canizares compie un prodigioso intervento. Ma i catalani non riescono più a farsi pericolosi. Il Valencia regge, rinuncia alle azioni offensive tantochè Sànchez Flores ad un quarto d’ora dal termine richiama in panchina Villa. Blaugrana pericolosi solo in finale di gara: Xavi fa partire un gran destro che termina di poco a lato, poi il neoentrato Saviola (ovazione per lui) raccoglie un assist di Eto’o ma non riesce a beffare Canizares. Termina così 1-1: Barça e Valencia si spartiscono un punto a testa, ma vengono raggiunti in vetta dal Real. Le merengues nell’anticipo di sabato hanno sconfitto 1-0 il Betis. Gol partita di Diarra dopo 6 minuti. Real che ha mostrato un miglior calcio rispetto a quello fatto vedere nelle ultime uscite, agevolato anche da un pessimo Betis che non si rende mai pericoloso dalle parti di Casillas. Se le merengues raggiungono la prima posizione in classifica, per gli andalusi la situazione non è rosea: appena 3 punti in 4 giornate. Altro match di fondamentale importanza è stato quello del Calderòn tra Atlètico e Sevilla. Un test davvero interessante per le due formazioni, che mirano a disputare una Liga da protagonisti. Il Sevilla, a punteggio pieno dopo 3 turni di campionato, parte con il piede giusto anche a Madrid, dove va in vantaggio con Renato al 40’. Ma la gara si fa in salita per gli andalusi, che restano in 10 al 46’ (espulso Escudè) e addirittura in 9 al 67’ (rosso per Javi Navarro). Il Sevilla sembra però reggere anche in doppia inferiorità numerica, ma negli ultimi 5 minuti accade l’impensabile. Danno e beffa per gli andalusi, che all’85’ vengono raggiunti dal gol di Maxi Rodriguez, poi addirittura superati all’88’, gol messo a segno ancora dall’argentino. Ottima vittoria dei colchoneros che in classifica raggiungono proprio il Sevilla, a -1 dalla vetta. A 7 punti c’è un terzetto formato da Deportivo, Recreativo e Getafe. I galiziani perdono sul terreno del Levante per 2-0, mentre il Recreativo è protagonista di un’epica vittoria sul terreno della Real Sociedad. Gli andalusi ipotecano la vittoria con una doppietta di Calle; nonostante il doppio svantaggio, i baschi si risollevano e trovano il 2-2 con i gol di Uranga e Novo. Al 93’ incredibile epilogo, con Sinama Pongolle che trova il gol del 3-2 che regala i 3 punti al Recreativo. Per il Getafe invece pareggio a reti bianche contro l’Athletic Bilbao. Si risolleva finalmente il Villarreal, che supera il Zaragoza con il punteggio di 3-2. Brutto primo tempo per i padroni di casa, che vanno sotto con il gol di Aimar. Nella ripresa il Villarreal si sveglia e ne fa 3 agli avversari, grazie a Cani, Forlan e Riquelme. A tempo scaduto, accorcia le distanza Piquè per gli aragonesi. Brutto stop del Celta che sta deludendo le aspettative dei tifosi: i galiziani vengono sconfitti in casa dall’Osasuna per 2-0. In coda, importante successo del Mallorca per 1-0 sull’Espanyol, mentre il Racing si stacca finalmente da quota 0 in classifica grazie al pareggio per 2-2 sul campo del Gimnàstic Tarragona.
Dal nostro corrispondente
Francesco Giordano
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