LA LIGA SPAGNOLA 2006/07
a cura del nostro corrispondente Francesco Giordano

 

Commento, 12^ giornata.

 

PRESENTAZIONI

Barcellona a Valanga, Ronaldinho super.
Raul decide il big-match del Mestalla

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Ronaldinho, una doppietta al Villareal lo fa diventare il
nuovo "pichichi". Fantastico il suo goal del 4-0!

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La 12^ giornata di Liga non riserva particolari sorprese: Barça a valanga sul Villarreal, Sevilla corsaro a Bilbao e Real Madrid vittorioso nel big match contro il Valencia. Invariate dunque le distanze tra le prime in classifica: i blaugrana mantengono un punto di vantaggio sul Sevilla e tre sul Real. Quinta vittoria casalinga su 6 gare per la formazione di Rijkaard, ancora imbattuta al Camp Nou. I catalani si impongono sul Villarreal con un perentorio 4-0, punendo la pessima prestazione degli avversari. Ospiti che però hanno da recriminare in due occasioni: davvero regalato il calcio di rigore accordato ai blaugrana per fallo su Gudjohnsen, poi trasformato da Ronaldinho, e dubbi sulla posizione forse irregolare di Gudjohnsen sull’azione del gol del 2-0. Ma i blaugrana hanno comunque dominato e sugli altri 2 gol c’è solamente da applaudire: terzo gol di Iniesta molto bello, con una girata volante davvero pregevole, ma soprattutto quarto gol memorabile, opera di un Ronaldinho particolarmente ispirato. Il brasiliano si inventa una rovesciata strepitosa che fa balzare in piedi spettatori allo stadio e a casa. Un’acrobazia che verrà ricordata per molto tempo: tra l’altro il numero 10 blaugrana ci ha già abituati a gol fantastici, come ad esempio quelli al Real Madrid e al Chelsea. Questo gol è doppiamente importante, perché ricorda al mondo che il vero Ronaldinho c’è ancora, e che il Mondiale è stato solo una battuta d’arresto. Per il campione brasiliano, panuelada in suo onore da parte dei supporters blaugrana, ma non in segno di protesta come è d’abitudine in Spagna, ma per manifestare tutta la meraviglia e l’ammirazione per un giocatore davvero fenomenale. Barça che sale a quota 29, ma non guadagna terreno sulle dirette inseguitrici. Si mantiene al secondo posto il Sevilla, che liquida l’Athletic Bilbao con il punteggio di 3-1. Gli andalusi partono col piede sull’acceleratore: bastano 10 minuti ed è già 2-0 per loro. Reti messe a segno da Luis Fabiano e Martì. Il monologo degli ospiti prosegue, ma il risultato rimane invariato. Nella ripresa i baschi accorciano le distanze con Aduriz, ma non riescono più a farsi realmente pericolosi. A tempo scaduto è ancora Luis Fabiano a mettere a segno il terzo gol per il Sevilla. Una sconfitta che costa caro al tecnico basco Sarriugarte: esonero per lui, visto il terzultimo posto davvero preoccupante. La sfida più attesa andava in scena al Mestalla: di fronte Valencia e Real Madrid, in un incontro di vitale importanza per entrambe le formazioni. La vittoria era d’obbligo sia per il Valencia, il cui ultimo successo risale alla 7^ giornata (poco più di un mese fa), sia per il Real, costretto a fare i 3 punti per rimanere sulla scia del Barcelona. Valencia privo di ben 6 giocatori: Moretti, Edu, Albelda, Marchena, Del Horno e Gavilàn. In più gli attaccanti titolari Villa e Morientes sono in condizioni precarie: il primo viene comunque schierato titolare, l’ex madridista si accomoda invece in panchina. In campo anche Silva, nonostante l’espulsione dello scorso turno, schierato sulla sinistra, mentre sulla destra viene collocato Joaquin; attacco composto da Villa e Angulo. Nel Real fuori per infortunio Beckham e Ronaldo, per squalifica Guti: in più Helguera non recupera e allora torna titolare Salgado, con Ramos spostato al centro a far coppia con Cannavaro. Davanti, Guti è sostituito da Reyes, che insieme a Raùl e Robinho supporta Van Nisterlooy. Gara molto difficile per le merengues: gli avversari attaccano fin dall’inizio con l’intenzione di andare subito in vantaggio. È dalle fasce soprattutto che vengono maggiormente i pericoli per la formazione di Capello: Silva e Joaquin sono davvero delle furie sulle corsie laterali. Ma al 15’ Sànchez Flores è costretto al cambio: Villa non ce la fa, dentro il rientrante Vicente che va a sinistra con Silva avanzato in attacco. I padroni di casa attaccano ma non riescono a creare pericoli, così il Real si fa vedere dalle parti di Canizares prima con Van Nisterlooy, poi con Robinho. Ma non è serata per le punte madridiste: Reyes si fa vedere pochissimo, Raùl è a disagio nella posizione abitualmente occupata da Guti e Robinho non riesce ad inventare granchè. Van Nisterlooy rimane isolato lì davanti e la sua gara sarà totalmente anonima. Ma per i padroni di casa non c’è da stare molto allegri: se sugli esterni le cose sembrano funzionare a dovere, i tiri verso la porta di Casillas scarseggiano. Nel primo tempo ci prova solamente Vicente, con Casillas costretto a distendersi per deviare il pallone in angolo. Dopo l’intervallo, il Real va in vantaggio. Al 51’ Roberto Carlos mette un pallone interessante in mezzo che Raùl raccoglie e poi deposita in rete. Appena 3 minuti dopo colossale occasione per i padroni di casa, con il tiro di Joaquin respinto e Angulo che mette fuori da due passi. Il Real è adesso completamente trincerato in difesa; il reparto arretrato merengue funziona alla perfezione, il Valencia non riesce a finalizzare a dovere le sue azioni. Sànchez Flores inserisce Tavano (esordio in Liga per lui) e Hugo Viana. All’89’ altra chance enorme, con la sponda di Silva a servire Angulo, che ancora di fronte alla porta spara altissimo. Davvero disastrosa la gara dell’attaccante valenciano. Cade l’imbattibilità del Mestalla: il Real, pur facendo pochissimo e non meritando di vincere, porta a casa i 3 punti difendendo così il terzo posto a -3 dalla vetta. Quarto il Zaragoza, che a Vigo fa 1-1. Pareggio per 1-1 anche per l’Atlètico, quinto in classifica, contro la Real Sociedad. 0-0 tra Getafe e Levante, mentre spettacolare 4-3 per il Racing sul Recreativo Huelva. L’Osasuna torna alla vittoria dopo 2 mesi piegando per 4-1 il Deportivo, mentre il Betis viene raggiunto al 90’ dall’Espanyol, che continua la sua serie positiva che dura dalla 5^ giornata. Infine la sconfitta casalinga per 3-2 contro il Mallorca causa l’esonero dell’allenatore del Nàstic Luis Cesar.

Dal nostro corrispondente

Francesco Giordano

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