LA LIGA SPAGNOLA 2006/07
a cura del nostro corrispondente Francesco Giordano

 

Commento, 10^ giornata.

 

PRESENTAZIONI

Il Siviglia restituisce il comando al Barça, giornata da leoni per Van Nistelrooy (4 reti) e Ronaldinho (doppietta)

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Van Nistelrooy (4 reti) e Ronaldinho (doppietta) galvanizzano i tifosi di
Real Madrid e  Barcellona con le loro "multisegnature"

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Decima giornata di Liga nel segno di Ronaldinho e Van Nisterlooy. Il primo decide la difficile gara con il Zaragoza e manda il Barça in testa alla classifica, il secondo firma ben 4 reti nella vittoria del Real Madrid sull’Osasuna. Dopo solo una giornata il Sevilla perde dunque il primato: gli andalusi non vanno oltre lo 0-0 sul terreno del Racing Santander, in una gara giocata meglio dai padroni di casa. La formazione di Juande Ramos mantiene comunque un’ottima posizione, il secondo posto, a -1 dal Barcelona. È il 3-1 rifilato al Zaragoza a consegnare il primato ai blaugrana. La formazione di Rijkaard non brilla, ad eccezione del Pallone d’Oro Ronaldinho, autore di una prestazione davvero memorabile. La gara contro gli aragonesi non è stata per nulla semplice: anche per la squadra di Victor Fernandez la vittoria sarebbe valso il primato in classifica, così gli ospiti si presentano in campo senza timore e schierano dall’inizio le due punte Diego Milito e Ewerthon più due mezzepunte fantasiose quali Aimar e D’Alessandro. Tra i blaugrana tornano Puyol e Gudjohnsen, fuori invece per infortunio Xavi, rilevato da Iniesta. Nelle prime battute del match meglio sicuramente i padroni di casa, che si lanciano all’attacco nel tentativo di sbloccare immediatamente il risultato. Il Zaragoza barcolla per alcuni minuti, poi comincia a macinare gioco e ad affacciarsi dalle parti di Valdès. Ed al primo tiro ecco che il Zaragoza passa in vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è abile Gabriel Milito a insaccare. Per il capitano biancoblu la storia si ripete: anche lo scorso anno fu suo il gol che aprì le marcature al Camp Nou. I blaugrana reagiscono, ma non riescono a creare pericoli alla porta di Cèsar. Tra il 23’ e il 29’ da segnalare un’incredibile serie di infortuni: Victor Fernandez perde Celades, sostituito da Ponzio, mentre Rijkaard manda in campo Motta e Giuly al posto di Edmilson e Messi. Soprattutto quest’ultimo accusa un grave infortunio che lo terrà lontano dai campi da gioco per circa tre mesi: un’altra tegola per i blaugrana, già privi di Eto’o, mentre a fine gara si infortunerà pure Saviola, che sarà fermo per circa un mese. Al 30’ però il Camp Nou tira un sospiro di sollievo: arriva il pareggio con Ronaldinho, che di testa fa 1-1 approfittando di un’uscita disastrosa di Cèsar. I catalani allora cercano il 2-1 prima dell’intervallo, ma solamente Ronaldinho incanta, mentre i suoi compagni di squadra non combinano nulla di buono. Nella ripresa gli aragonesi giocano meglio e soffrono ancor di meno, cercando di ripartire in velocità. Le due punte Milito e Ewerthon creano però molto poco e dalle parti di Valdès c’è davvero calma piatta. Ma anche il Barça non si fa pericoloso: la difesa aragonese è impeccabile e le scarne proiezioni offensive di Giuly e soprattutto Gudjohnsen non sono certo un problema. Rijkaard allora richiama in panchina l’islandese per fare spazio a Saviola. Al 73’ accade l’impensabile: Rafa Guerrero, il guardalinee che fece tanto discutere in un Zaragoza – Barcelona di dieci anni fa, facendo espellere un giocatore aragonese, si ripete, segnalando a Iturralde Gonzalez una manata di Motta a Diego Milito. Motta viene espulso, anche se il cartellino rosso sembra eccessivo. E si scatena il putiferio: i blaugrana protestano contro il guardalinee, dando il via a momenti concitati. Fortunatamente la questione termina lì e si riprende a giocare. Nemmeno tre minuti dopo l’espulsione di Motta che Iturralde Gonzalez estrae nuovamente il cartellino rosso. Questa volta è Gabriel Milito a dover abbandonare il campo, reo di un fallo da ultimo uomo su Saviola che gli aveva soffiato il pallone. Si continua a giocare su ritmi forsennati, con entrambe le squadre alla ricerca dei preziosissimi 3 punti. La gara si decide all’86’: una punizione magistrale di Ronaldinho coglie impreparato Cèsar che deve capitolare per la seconda volta. È grande festa per i catalani, che però dopo soli due minuti corrono un pericolo enorme: Valdès prima nega il pareggio a Ewerthon, poi sulla respinta Zapater calcia incredibilmente alto da pochi passi. Al 95’ c’è gloria anche per Saviola: ancora una punizione straordinaria di Ronaldinho che sbatte sulla traversa, poi l’argentino è lesto ad arrivare sul pallone e ad insaccare. Vittoria importante per la formazione di Rijkaard che guadagna così la prima posizione in classifica, mentre il Zaragoza scivola al quarto posto agganciato dal Getafe (1-0 sul Mallorca). Terzo posto occupato dal Real Madrid, a valanga sul campo dell’Osasuna: l’uomo del match è Ruud Van Nisterlooy, che segna tutti e 4 i gol delle merengues. Per i navarri rete della bandiera siglata da Valdo. In coda quasi tutte fanno punti: il Betis ottiene una vittoria fondamentale per 2-1 sul Levante ed accorcia a -1 dalla zona salvezza; l’Athletic sale di un punto grazie all’1-1 sul campo del Valencia; il Nàstic ferma sullo 0-0 il Deportivo, mentre è pareggio per 1-1 tra Real Sociedad e Espanyol. Infine, due belle vittorie per Recreativo e Atlètico Madrid, che battono rispettivamente il Celta Vigo (2-1) e il Villarreal (3-1).

Dal nostro corrispondente

Francesco Giordano

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