
Era ora di rimettersi in gioco, ma oltre a fare una cosa per tutto il movimento. Avendo "evangelizzato" la Cina nel calcio, Fabio Cannavaro potrebbe comunque lavorare all'estero. In Inghilterra (Leicester e Brighton, più il campionato), per esempio. O anche gestire la Polonia: lui in Coppa del Mondo che si diverte con Lewandowski e noi a casa a guardare gli altri dal divano, per la seconda volta consecutiva. Scelse invece un'altra missione: dare un segno profondo al calcio italiano, lanciandosi con coraggio ed entusiasmo nel progetto del Benevento, a prescindere dalla posizione in cui si trova attualmente il club giallorosso, lasciandosi però contagiare dalla fantasia e dalla preveggenza di dove potrebbero stare insieme. , da qui al 2024. Non stava inseguendo un istituto finanziario ma una nuova frontiera da scoprire.
Benevento, in panchina arriva Cannavaro
Fabio torna a casa dopo dodici anni. Quello che ha trovato è sotto gli occhi di tutti. Lo staff che ha perso anche il Qatar dopo la Russia, un dolore insopportabile che nemmeno la serata di Wembley riesce ad alleviare; una Serie A che vede aumentare la distanza dalle primarie continentali; una base azzurra che si riduce continuamente a favore di giocatori stranieri preferiti per ragioni economiche piuttosto che tecniche. E soprattutto un obiettivo privo di competenze, che non c'è o che non conosciamo più consigli su come riconoscere. E poi è sensato fidarsi dei talenti di ieri che hanno già fatto grande il nostro calcio: se hanno trionfato in campo, è piuttosto probabile che possano farlo anche dalla panchina.
Nella sua prima esperienza italiana, confluiranno i concetti sviluppati negli anni all'interno dell'Oriente e sulla testa della Cina e tutto ciò che avrebbe potuto assorbire dai suoi accademici nell'aldilà come una difesa implacabile: il Capello degli anni con la Juve. e gente del Reale, appunto.; Lippi dall'esordio a Napoli e dal Mondiale in Germania, appunto. Un DNA profondamente italiano, e lo intendiamo in senso buono. Come sarà allora il tuo Benevento? Parte di un pensiero, il 4-3-3: Cannavaro ha già analizzato la rosa ed è consapevole che il ds Foggia, suo vecchio amico, a gennaio riuscirà ad adattarla alle nuove esigenze con l'approvazione del Presidente Vigorito, arricchendo così il raduno dei Campioni del Mondo in panchina. Il suo può anche essere un ottimo segno.
Questo è ciò che stanno facendo ora i campioni del mondo 2006 Iscriviti al Campionato Fantasy Corriere dello Sport: Mister Calcio CUP