P.A.R.C.A.R. Sport

   I MONDIALI 2002  GIORNO PER GIORNO  
L'albo d'oro 

La finale del 30 giugno 2002
Brasile campione del mondo per la quinta volta, Ronaldo è veramente un "Fenomeno".
Finale: BRASILE-GERMANIA 2-0 (pt 0-0), a Yokohama ore 13.00

GERMANIA (4-4-2): 1Kahn; 22 Frings, 2 Linke, 5 Ramelow, 21 Metzelder; 19 Schneider, 16 Jeremies (Asamoha, 78'), 8 Hamann, 17 Bode (Ziege 84'); 7 Neuville; 11 Klose (Bierhoff, 74').
BRASILE (3-4-3): 1 Marcos; 3 Lucio, 4 Roque Junior, 5 Edmilson; 2 Cafù, 15 Kleberson, 8 Gilberto Silva, 6 Roberto Carlos; 10 Rivaldo, 9 Ronaldo (Denilson, 89'), 11 Ronaldinho (Julinho Paulista, 85'); 
ARBITRO: Collina (Italia)
RETI: Ronaldo (B) 67', Ronaldo (B) 79'
AMMONIZIONI: Klose (Germania), Roque Junior (Brasile). 
SPETTATORI: 69.022
Il Brasile spreca molto nel primo tempo con Ronaldo (18' e 29') ed è sfortunato al 41' quando Kleberson centra la traversa con un gran trio da fuori area. Sul finire del tempo, poi, Kahn fa un miracolo respingendo una conclusione dal dischetto di Ronaldo favorito da un rimpallo su di una rasoiata di Roberto Carlos dalla sinistra del settore d'attacco brasiliano. 
Nella ripresa, inizia di gran carriera la Germania che colpisce il palo su calcio piazzato dal limite, ma è grande Marcos a deviare il gran tiro del tedesco. La Germania non demerita, continua a piovere fittamente (in Giappone è la stagione delle piogge) e cominciano a piovere i goals di Ronaldo: prima, al 67' quando riprende una difettosa respinta di Kahn su tiro dal limite di Rivaldo e poi, al 79', quando dopo una strepitosa discesa di Kleberson che crossa e relativa finta di Rivaldo riceve il pallone che controlla ottimamente e spedisce all'angolino alla sinistra di Kahn, stavolta incolpevole. Nella Germania entra Bierhoff, alla sua ultima prova in nazionale (come Bode) per Klose, che poco dopo sfiora il goal con un tiro in diagonale che Marcos è bravo a deviare di poco a lato. Il Brasile rischia ancora in qualche occasione, poi l'indomita Germania si arrende e il nostro (ottimo) Collina fischia la fine tra il tripudio generale. Gli uomini di Felipe Scolari conquistano un mondiale assolutamente meritato, con Ronaldo capocannoniere del torneo con 8 reti.
Alla Germania, l'onore delle armi per avere contrastato alla pari fino al deflagrare della bomba Ronaldo, l'invincibile armata verdeoro. 

La finale per il terzo posto del 29 giugno 2002
La Turchia annichilisce la Corea del Sud ed è medaglia di bronzo dei Mondiali 2002
Finale terzo posto:TURCHIA-COREA DEL SUD 3-2 (p.t. 3-1), a Daegu (Corea del Sud) ore 13.00

COREA DEL SUD (4-4-2): 1Lee Won-Jae; 15 Lee Ming-Sung, 20 Hong Miyng-Bo (7 Kim Tae-Yong), 13 Lee Eul-Young (16 Cha Du-Ri, 65'), 21Park Ji-Sung; 22 Song Chong-Gug, 6 Yoo Sang-Chul, 10 Lee Young-Pyo, 19 Ahn Jung-Whan; 14 Lee Chun-Soo,  9 Seol Ki-Hyeon (8 Choi Tae-Uk, 79')
TURCHIA (3-4-1-2): 1 Rustu; 4 Fatih Akyel, 5 Alpay, 3 Bulent, 18 Ergun, 22 Umit Davala (7 Okan Buruk, 76'), 10 Basturk (14 Tayfur, 85'), 8 Tugay, 21 Emre Belozoglu (20 Hakan Unsal, 41'); 11 Hasan Sas; 17 Ilhan Mansiz, 9 Hakan Sukur.
ARBITRO: Saad Mane (Kuwait)
RETI: Hakan Sukur (T) 1',Lee Eul Young (CS)  9', Ilhan Mansiz (T) 13' e 32', Song Chong-Gug (CS) 93'
AMMONIZIONI: Lee Eul Yong (Corea del Sud), Tugay (Turchia)    
SPETTATORI: 63.483
Gran bella partita, soprattutto nel primo tempo vinta da una Turchia autentica rivelazione dei Mondiali 2002. La Corea non ha demeritato disputando un buon secondo tempo ma gli errori difensivi del primo tempo le sono stati fatali. Al termine della partita, peraltro molto comattuta, le due squadre tenendosi mano per mano sono andate a prendere insieme gli applausi di un pubblico veramente favoloso per correttezza e passione.
Dopo solo 10 secondi la Turchia è in vantaggio: calcio d'inizio battuto dalla Corea, soliti passaggetti indietro per consentire ai compagni di piazzarsi per ricevere il lancio, ma Hoog Miyng-Bo controlla male e Ilhan gli si avventa contro, il pallone schizza verso Hakan Sukur che avanza e trafigge Lee W.J.
E' il goal più veloce dei Mondiali 2002. Reagisce bene, la Corea del Sud ed il pari arriva grazie ad un calcio di punizione "planetario" battuto da Lee Eul-Y. e mandato all'incrocio dei pali. I Coreani hanno appena il tempo di assaporare la gioia del pari che la Turchia, con una splendida azione corale, raddoppia: Basturk lancia Sukur che serve Ilhan Mansiz al centro dell'area che anche se contrastato da un difensore, insacca, La Corea non ci sta, Ahn ci prova, a pareggiare, ma Rustu para  (21')e si propone come uno dei migliori portirei del mondiale. Su di un corner, l'arbitro (peraltro molto bravo) non si accorge di una gomitata alla gola di Alpay a Lee Ming Sung, unica nota deprecabile in una partita molto corretta. Al 32' la Turchia fa tris: lungo rilancio di Rustu che Sukur corregge di testa per Ilhan, uno-due e Ilhan trafigge ancora LeeW.J.. Sul 3-1 la corea tenta di ritornare in partita ma la Turchia controla bene, anzi va ancora vicina al goal con Hakan Sukur. Al 41' Ahn va in goal ma l'arbitro annulla per fuorigioco di un coreano al centro dell'area sbandierato dal segnalinee. Nella ripresa, la Turchia controlla, rischia in qualche occasione ma  ne spreca qualche altra e quando mancano pochi istanti alla fine la Corea segna il meritato goal del 3-2 con Song. A noi, non rimane che fare i complimenti alle due squadre per lo spettacolo offerto, sperando che domani, Brasile e Germania sappiano fare altrettanto.

La semifinale del 26 giugno 2002
Il Brasile ribatte la Turchia ed è a un passo dal suo Mondiale N. 5. Ronaldo capocannoniere mondiale con 6 reti. 
I turchi giocheranno la finalina del 29 giugno contro la Corea del Sud per il terzo posto
Semifinale 2: BRASILE-TURCHIA 1-0 (p.t. 0-0), a Saitama (Giappone) ore 13.30 

BRASILE (3-5-1-1): 1 Marcos; 3 Lucio, 5 Edmilson, 4 Roque Junior, 2 Cafù; 20 Edilson (17 Denilson, 75'), 15 Kleberson (13, Belletti 85'), 8 Gilberto Silva, 6 Roberto Carlos; 10 Rivaldo, 9 Ronaldo ( 21 Luizao, 67').
TURCHIA (4-4-2): 1 Rustu; 4 Fatih, 3 Bulent, 5 Alpay, 21 Emre Belozoglu (17 Ilhan Mansiz, 61'); 8 Tugay, 18 Ergun, 10 Basturk (6 Arif, 88'), 22 Umit Davala (13 Mustafa Izzet, 74'); 11 Hasan Sas, 9 Hakan Sukur
ARBITRO: Milton Nilsen (Danimarca) 
RETI: Ronaldo (B) 49'
AMMONIZIONI: Giberto Silva (Brasile), Tugay, Hasan Sas (Turchia)      SPETTATORI: 61.058
Il Brasile si presenta con Lucio che dopo 2' s'invola alla destra del suo attacco ma conclude addosso a Rustu. Le squadre si controllano e succede poco fino al 19' quando Alpay colpisce di resta e il portiere brasiliano Marcos è bravo a deviare in corner. La più grande occasione del primo tempo è confezionata da Ronaldo che serve Cafù che tira ma è bravo Rustu  a deviare in angolo. Azione personale di Roberto Carlos che però conclude a lato (22'), tiro di Rivaldo al 24' che Rustu respinge ma Ronaldo non riesce a concludere. Il Brasile, adesso gioca bene ma la Turchia riesce ad arginare alla meglio ed al 27' Hasan Sas spreca una opportunità in contropiede per la Turchia. Rivaldo (grande partita, la sua) ancora in evidenza (34') con un gran tiro deviato da Rustu (migliore in campo della Turchia) e poco dopo con un tiro fuori dopo un grande contropiede dei sudamericani. Il primo tempo si conclude ancora con il Brasile in attacco con Roberto Carlos che crossa, Rustu smanaccia e interviene sul successivo tentativo di Edilson beccandosi anche una pedata in fronte senza conseguenze per lui, fortunatamente.
All'inizio della ripresa il Brasile va in goal con Ronaldo, fino a quel momento assai in ombra. Ricevuto un pallone sulla treauarti sinistra, il "fenomeno" s'invola e lascia partitre un tiro che l bravo Rustu riesce solo a toccare. Il Brasile è nettamente superiore e va vicino al raddoppio al 57' quando Fatih precede d'un soffio Edilson e devia in angolo un contropiede e  al 60' quando Ronaldo serve magnificamente Kleberson libero al centro dell'area che fallisce malamente il colpo del KO. Esce Ronaldo (zoppicante, speriamo bene per il Brasile, naturalmente!) per Luizao,il Brasile sembra stanco e viene fuori la Turchia che va vicinissima al pareggio con Sukur (80') ma Marcos è bravo a deviare in corner. La partita si spegne con un abulico Hasan Sas che si fa ammonire e la Turchia che manca il suo appuntamento con la grande storia mentre il Brasile arricchisce il suo favoloso curriculum mondiale: 4 titoli conquistati, terza finale consecutiva raggiunta. Tanto di cappello, Braziu!

La semifinale del 25 giugno 2002
La Germania ridimensiona la Corea del Sud e si guadagna la finale più inaspettata della sua storia.
Ballack (ancora) match-winner dopo avere rimediato l'ammonizione che gli farà saltare la finale.
Semifinale 1: COREA DEL SUD-GERMANIA 0-1 (p.t. 0-0), a Seul (Corea del Sud) ore 13.30.

GERMANIA (4-4-2): : 1 Kahn; 2 Linke, 5 Ramelow, 21 Metzeder, 22 Frings; 19 Schneider (16 Jeremies, 84'), 8 Hamann, 13 Ballack, 17 Bode; 7 Neuville (14 Asamoh, 87'); 11 Klose (20 Bierhoff, 69').
COREA DEL SUD (4-4-2): 1 Lee Woon Jae; 4 Choi Jin Cheul (15 Lee Ming Sun, 56'), 20 Hong Myung Bo (Seol Ki Hyeon, 80'), 7 Kim Tae Young,  22 Song Chong Gug; 6 Yoo Sang Cheul,  10 Lee Young Pyo, 14 Lee Chun Soo, 21 Park Ji Sung; 16 Cha Du Ri, 18 Hwang Sun Hong (19 Ahn Yung Hwan, 54').
ARBITRO Urs Meyer (Svizzera).
RETI: Ballack (G) 75' 
AMMONIZIONI: Ballack, Neuville (Germania) Lee Ming Sun (Corea)  
SPETTATORI: 65.625
Al "World Cup Stadium" di Seul gli spettatori sono circa 65.000 e fanno, come al solito, da splendida cornice all'incontro. La Corea, a sorpresa, non schiera Ahn mentre  la Germania schiera Bode e non il gigante Jancker, segno che il Ct Voeller teme i coreani e vuole giocare più coperto. L'incontro non è molto bello , nel primo tempo le occasioni sono poche. Al 2' Ramelow si libera in area e da posizione angolata tira ma il portiere coreano para senza difficoltà. L'occasione più pericolosa la crea la Corea all'8' quando, su un contropiede ben congegnato, Choi Jn Cheul tira impegnando l'enorme Kahn in un grande intervento in tuffo. Al 17' Neuville sfrutta un errore difensivo dei coreani ma tira frettolosamente e Lee Woon Jae para agevolmente. Gran finale di primo tempo dei tedeschi che mettono in difficoltà la retroguardia coreana, ma l'incontro rimane ancorato sullo 0-0. Al  9' della ripresa entra Ahn e il pubblico si esalta, ma il gioco rimane sempre un tantino inferiore alla attese, la Germania sembra un gatto in attesa che il topo faccia l'errore fatale. 
Si fa vedere di testa Klose al 63' che servito da Ballack colpisce debolmente senza impegnare Lee. Su un contropiede pericolosissimo della Corea, al 71', Ballack atterra Song Chon e rimedia una ammonizione che gli costerà la partecipazione alla finale. La partita continua a deludere sul piano del gioco, ma Neuville scende sulla destra dell'attacco tedesco e, con un preciso cross basso,  serve a Ballack un pallone d'oro: tiro immediato e parata di Lee Woon Jae che però ribatte proprio sui piedi dello stesso Ballack che stavolta infila in rete perentoriamente. Germania in vantaggio 1-0 (75') a 15' dalla fine, la finale N. 7 della loro storia  è a portata di mano. Al 77' punizione pericolosa di Bode, dal limite, deviata in angolo dal portiere coreano. Forcing disperato degli asiatici nei minuti finali e al 91' il coreano Park si "mangia" il pareggio calciando dagli undici metri ampiamente a lato. Il "gatto" tedesco ha fatto ancora una vittima e si appresta a farsi un'altra scorpacciata nella finale. Alla faccia del "guru" Beckembauer. L'"odiata" Corea è fuori, finalmente. Ma, purtroppo, è fuori anche l'Italia. Non pensiamoci più e andiamo a goderci Brasile-Turchia di domani. 

Le partite del 22 giugno 2002-Quarti
"Aiutati che l'arbitro ti aiuta"e la Corea del Sud è in semifinale. Spagna iellata, ma non è una grande. 
La Turchia elimina il Senegal con un fantastico "golden goal" e torna ad impaurire il Brasile in semifinale.
Gara 4: TURCHIA-SENEGAL 1-0  golden goal al 94'(0-0 d.t.r.), a  Osaka (Giappone) ore 13.30.
TURCHIA
(4-4-2)! Rustu; 4 Fatih, 3 Bulent, 5 Alpay, 18 Ergun; 22 Umit Davala, 8 Tugay, 10 Basturk, 21 Emre Belozoglu (Arif, 91'); 11 Hasan Sas, 9 Hakan Sukur (17 Ilhan Mansiz, 68')
SENEGAL
(4-4-2): 1 Sylva; 2 Daf, 4 Malik Diop, 6 Cissè, 17 F.Coly; 10 K.Fadiga, 15 S.Diao, 19 Bouba Diop, 13 Diatta; 7 Camara, 11 Diouf.
ARBITRO: 
RETI:  Ilhan Mansiz (T) 94'
AMMONITI: Daf, Cissè (Senegal), Emre B., Ilhan M. (Turchia)     
SPETTATORI: 44.233
Partita molto bella soprattutto nel primo tempo con due squadre che hanno sempre cercato di vincere ma, vuoi per la scarsa giornata  di vena degli attaccanti, in particolar modo Diouf (Senegal) e Hakan Sukur (Turchia), vuoi per la bravura dei portieri. Una occasione per parte nel primo tempo, di Fadiga per il Senegal che tira da posizione angolata di poco fuori e di Basturk che di testa batte Sylva ma sulla linea c'è la respinta provvidenziale di un difensore africano.
La ripresa è meno bella ma sempre equilibrata. Si va ai supplementari. Un lancio di Umit Davala pesca in area Ilhan ( che aveva sostituito un inconcludente Hakan Sukur) che tocca deliziosamente al volo battendo l'incolpevole Sylva. Golden goal, 1-0 e la Turchia va in Paradiso. Per un attimo, perchè il prossimo avversario in semifinale si chiama Brasile
, quel Brasile che lo battè immeritatamente con un rigore nel finale di una partita ben giocata, nei minuti finali della prima gara del girone C. La vendetta è un piatto che si gusta freddo. E allora, pensaci Turchia!

Gara 3: SPAGNA-COREA DEL SUD 3-5 dopo i calci di rigore, (0-0 d.t.s.), a Gwangju (Corea del Sud) ore 08.30.
SPAGNA  (4-4-2): 1 Casillas; 5 Puyol, 6 Hierro, 4 Helguera (19 Xavi 93'), 20 Nadal; 22 Joaquin, 8 Baraja, 15 Romero, 17 Valeron (21 Luis Enrique 80'); 11 De Pedro (16 Mendieta 70'), 9 Morientes. 
COREA DEL SUD (4-4-2): 1 Lee W. J.; 22 Song C. G., 4 Choi J. C., 20 Hong M. B., 7 Kim T. Y. (18 Hwang S.H., 89'); 21 Park J. S., 6 Yoo S. C(14 Lee C.S., 60')., 5 Kim N. I. (13 Lee E.V, 32') 10 Lee Y. P.; 19 Ahn J. H., 9 Seol K. H.
ARBITRO: Ghandour (Egitto) 
AMMONITI: De Pedro, Morientes (Spagna), Yoo S.C (Corea del Sud)  
SPETTATORI: 42.114
Un errore dal dischetto degli 11 metri di Joaquin, il migliore in campo della Spagna, dopo 120' di una partita sostanzialmente equilibrata permette alla Corea del Sud di eliminare la Spagna e raggiungere le semifinali. Le emozioni sono poche, la partita è combattuta ma non molto bella. Il pubblico coreano, come al solito, è strepitoso con il suo tifo incondizionato e con le sue magliette rosse che sono un atto di fede verso una squadra svelta ma non trascendentale. Nel primo tempo sono proprio i coreani ad avere l'occasione più importante ma Casillas è superlativo nel ribattere un tiro da due passi di Seol. Anche la ripresa è equilibrata ma senza troppe occasioni da rete. Nei supplementari, sbandierato qualche fuorigioco di troppo agli spagnoli, annullato un goal (ma l'arbitro aveva già fischiato prima della conclusione di Morientes su segnalazione, errata, del guardalinee che aveva visto oltre la linea di fondo un pallone crossato invece regolarmante). La Spagna va vicinissima al golden goal quando Morientes indirizza in porta un pallone in diagonale che picchia sul  palo alla destra di Lee W. J.. 
La lotteria dei rigori sorride alla Corea del Sud che segna i primi quattro mentre il quarto rigorista spagnolo Joaquin si fa parare il rigore dopo che i suoi compagni avevano realizzato i primi tre. Il coreano Hong , incaricato di battere il rigore della storia (calcistica) coreana, non si fa cogliere dall'emozione e trasforma il quinto penalty. Corea del Sud 5, Spagna 3. Finisce qui, la Corea è in semifinale, il 25 si giocherà la possibilità di raggiungere la finale contro la Germania. Non è detto che non ci riesca, con questo pubblico e con questi arbitri (e guardalinee). Che Mondiale è mai, questo?

Le partite del 21 giugno 2002-Quarti
L'Inghilterra si sgonfia nella ripresa, Brasile ultrafavorito per la vittoria finale. 
In semifinale una brutta Germania, Usa fuori con onore.

Gara 2: GERMANIA-STATI UNITI  1-0, (p.t. 1-0), a Ulsan (Corea del Sud) ore 13.30.
GERMANIA
(4-4-2): 1 Kahn; 2 Linke, 15 Kehl, 21 Metzelder, 22 Frings; 19 Schneider (16 Jeremies, 60'), 8 Hamann, 13 Ballack, 6 Ziege; 7 Neuville, 11 Klose (20 Bierhoff, 87')
USA
(4-4-2): 1 Friedel; 23 Pope, 3 Berhalter, 22 Sanneh, 4 Mastroeni (8 Stewart, 79') ; 2 Hejduk (13 C.Jones, 65'), 21Donovan,  10 Reyna,  5 O'Brien; 7 Lewis, 20 McBride (11 Mathis, 58').
ARBITRO: Dallas (Scozia)
RETI: Ballack (G) 39'
AMMONITI: Kehl, Neuville (Germania), Pope, Berhalter, Mastroeni, Reyna, Lewis (Usa)    
SPETTATORI: 33.337
La Germania non sembra in grande giornata, ma non è la prima volta che succede, in questi Mondiali, e così gli Usa ci provano. Per due volte, 16' e 30' vanno vicini al clamoroso goal del vantaggio con l'intraprendente Donovan ma in entrambe le occasioni è bravo il portierone tedesco Kahn a salvare la porta dei teutonici. Sembra che i tedeschi possano rimediare la classica figuraccia da un momento all'altro, invece un calcio si punizione battuto ottimamente da Ziege sulla trequarti sinistra dello schieramento statunitense trova pronto Ballack a deviare in rete (39'). Poco dopo, su un cross proveniente dalla sinistra, Klose manda il pallone a picchiare sul palo alla sinistra di Friedel. La Germania gioca molto meglio dopo aver segnato, e finisce il tempo attaccando. Nella ripresa, ancora Donovan si fa pericoloso e ancora Kahn para. Poi una respinta di Kahn su una conclusione ravvicinata statunitense finisce su un braccio di Linke sulla linea di porta (forse dentro la porta) ma l'arbitro opta a favore di una punizione per i tedeschi. Finale  "anema e core" degli uomini di Bruce Arena che non riescono a riequilibrare le sorti dell'incontro. La Germania guadagna le semfinali e attende di conoscere la vincente di Spagna-Corea del Sud di domani. Non è una grande squadra, quella tedesca. Guai, però a sottovalutarla. Onore e merito agli Stati Uniti, squadra giunta senza grandi pretese a questi campionati mondiali ma comportatasi in modo eccellente (tranne nell'ultima gara del girone di qualificazione agli ottavi contro la Polonia).

Gara 1: BRASILE-INGHILTERRA 2-1, (p.t. 1-1), a Shizouca (Giappone) ore 08.30.
 
INGHILTERRA  (4-4-2): 1 Seaman; 2 Mills, 6 Campbell, 5 Ferdinand, 3 A.Cole (17 Sheringham, 80'); 7 Beckham, 21 Butt, 8 Scholes, 4 Sinclair (23 Dyer, 56'); 10 Owen (20 Vassel, 79'), 11 Heskey.
 
BRASILE (4-4-2): 1 Marcos, 3 Lucio, 5 Edmilson, 4 Roque Junior; 2 Cafù, 8 Gilberto Silva, 15 Kleberson, 6 Roberto Carlos; 11 Ronaldinho, 10 Rivaldo, 9 Ronaldo (20 Edilson, 70').
ARBITRO: Ramos Rizo (Messico)
RETI: 
Owen (I) 23', Rivaldo (B) 45', Ronaldiho (B) 50'
AMMONITI: Scholes, Ferdinand (Inghilterra)
ESPULSI: Ronaldinho (Brasile) al 56'      
SPETTATORI: 47.436
Il Brasile è la prima semifinalista di questi mondiali. Ha battuto un'Inghilterra  competitiva solo nel primo tempo quando era andata in vantaggio grazie ad un grossolano errore di controllo di Lucio, su lancio lungo di Heskey, che ha dato via libera a Owen che ha realizzato con freddezza da grande attaccante. Non in grande giornata Ronaldo, che comunque si fa vedere intorno al 27' quando con un'azione personale si presenta, in posizione defilata, davanti a Seaman che comunque para agevolmente. Al 37' ci prova Roberto Carlos da lontano ma il suo tiro lambisce l'incrocio dei pali alla sinistra di Seaman. E' da qualche secondo scoccato il 45' quando Ronaldinho, con una grande accelerazione, si incunea al centro della difesa inglese e serve Rivaldo, libero sulla destra: piattone di gran classe, a rientrare, e pallone all'angolino alla destra del portiere inglese. Nella ripresa, al 50' una grande punizione di Ronaldinho dalla grande distanza coglie Seaman fuori porta e si infila all'incrocio dei pali. Il Brasile attacca ancora, Ronaldinho interviene con foga (molto pericolosamente) su Mills e l'arbitro lo espelle. L'Inghilterra non sa approfittare della superiorità numerica e controllo agevolmente. Beckham viene ammonito per simulazione in seguito ad una caduta in area brasiliana e Scolari sostituisce l'evanescente Ronaldo con Edilson. Succede quasi niente fino alla fine ed il Brasile è la prima squadra a qualificarsi per le semifinali. Affronterà la vincente di Senegal-Turchia nello "Stadium 2002" di Saitama alle ore 13.00 italiane. 

Le partite del 18 giugno 2002-Ottavi
L'incompetenza di un arbitro e un golden goal (ancora!) ci mandano via dal Mondiale, vanno ai quarti Corea del Sud e una sorprendente e bella Turchia che elimina il Giappone. 
Gara 8: COREA DEL SUD-ITALIA 2-1, golden goal al 117' (p.t. 0-1), a Daejeon (Corea del Sud), ore 13.30  
COREA DEL SUD
(3-4-3): 1 Lee W.J.; 22 Song, 4 Choi, 20 Hong (16 Cha D.R., 83'); 7 Kim T.Y. (18 Hwang S.H., 62') , 5 Park (14 Lee C.S., 67'), 6 Yoo S.C., Kim N.I.; 10 Lee Y.P., 19 Ahn J.H., 9 Seol.
ITALIA
(4-4-2): 1 Buffon; 2 Panucci, 15 Iuliano, 3 Maldini, 4 Coco; 19 Zambrotta (16 Di Livio, 61'), 17' Tommasi, 6 Zanetti, 10 Totti; 7 Del Piero (8 Gattuso, 60'), 21 Vieri.
ARBITRO: Moreno (Ecuador)
RETI: Vieri (I) 18', Seol (CS) 88', Ahn (CS) 117'
AMMONITI: Song,C.G., Choi J.C., 7 Kim T.Y., Lee C.S. (Corea del Sud), Coco, Tommasi, Zanetti (Italia)
ESPULSIONI: Totti (Italia)         
SPETTATORI: 38.588
Finisce al 117' di Corea del Sud-Italia l'avventura ai Mondiali 2002 per gli azzurri. Con un goal di un giocatore "italiano", quell'Ahn qualche volta snobbato dal tecnico del Perugia Cosmi, con dei grandi errori dei nostri in fase conclusiva (ahi, Vieri, quel pallone mandato alle stelle al 92', sull'1-1, a porta vuota!) ma soprattutto a causa di un arbitraggio indecente. Un rigore per uno strattonamento in area dopo soli 3' (tirato da Ahn e deviato in angolo Buffon), una serie di ammonizioni gratuite come quella di Coco al primo intervento scorretto, la ciliegina dell'espulsione per doppia ammonizione di Totti (la seconda ammonizione, naturalmente, per simulazione)  quando probabilmente c'era un calcio di rigore a favore dell'Italia. E poi, un fuori gioco fischiato a Tommasi nel secondo tempo supplementare, che naturalmente non c'era, che ci nega il "golden goal" ed infine la beffa del golden goal subito pochi attimi prima della fine dei supplementari. 
Per la cronaca, gli azzurri vanno in vantaggio al 18' con un gran colpo di testa di Vieri su corner battuto da Totti. La Corea annaspa, noi controlliamo bene. Al 37' un gran servizio di Totti libera solo davanti al portiere coreano Tommasi che si fa ribattere il tiro. Allo scadere Coco si prende una gomitata all'arcata sopraccigliare sinistra, esce e torna con una vistosa benda alla testa. La Corea non c'è e gli azzurri mancano il raddoppio con Vieri al 28' che dopo una discesa di 30 metri tira fuori anzicchè servire Totti libero al centro. Il pareggio coreano, all' 87' è causato da uno sfortunato (e difettoso) intervento di Panucci che libera Seol che è lesto a tirare e a battere Buffon. Poi, l'errore clamoroso di Vieri di cui si è detto sopra. Ai supplementari, qualche rischio da ambedue le parti,un goal fallito da Gattusoe gli episodi dell'espulsione di Totti, del goal di Tommasi annullato per fuori gioco e del golden goal di Ahn che elimina la nostra nazionale. 
Ricominciare a parlare di calcio, adesso sembra difficile. Ma passerà, vedrete. 

Gara 7: GIAPPONE-TURCHIA 0-1 (p.t. 0-1), a Miyagi (Giappone), ore 08..30
GIAPPONE
(3-5-2)12 Narazaki; 3 Matsuda, 17 Miyamoto, 16 K.Nakata; 20 Myojin, 5 Inamoto (22 Ichikawa, 46'), (8 Morishima, 86'), 7 H.Nakata, 21 Toda, 18 Ono; 14 Alex (11 Suzuki, 46'), 9 Nishizawa.
TURCHIA
(4-4-2): 1 Rustu; 4 Akyel Fatih, 3 Bulent, 5 Alpay, 20 Hakan Unsal; 22 Umit Davala (15 Nihat, 74'), 8 Tugay, 10 Basturk (17 Mansiz, 90'), 18 Ergun; 11 Hasan Sas (14 Tayfur, 85'), 9 Hakan Sukur.
RETI: Umit Davala (T) 11'
ARBITRO: Collina (Italia)
AMMONIZIONI: Toda (Giappone), Alpay, Ergun, Hakan Sukur (Turchia)   
SPETTATORI: 45.666
In Giappone è iniziata la stagione delle piogge. Infatti piove, non forte ma fittammente. Il signor Collina ha appena fischiato l'inizio che Basturk fa capire che la Turchia non ci sta a fare da sparring-partner ai nipponici, dribbla, fugge e si presenta solo davanti al portiere Narazaki che lo anticipa in uscita ma nulla può all'11' quando Umit Davala (ex Milan), lasciato solo dai difensori preoccupati di marcare Hakan Sukur, colpisce di testa su corner e infila alla sua sinistra. Turchia in vantaggio, meritatamente. Il Giappone non è in serata e si fa veramente pericoloso al 41' quando su un calcio di punizione dalla lunetta dei 16 metri il brasilian-giapponese Alex colpisce l'incrocio dei pali del portierone turco Rustu. 
Il Giappone rientra in campo animato da buona volontà ma sembra stanco, la Turchia controlla anche se la sua manovra è più leziosa rispetto al primo tempo, non ci sono grandi occasioni. Al 65' gran tiro da fuori area di Basturk di poco alto poi  il Giappone riprende a macinare il suo gioco nervoso e inconcludente. Al 79' un bel tiro di Nishizawh dal limite che finisce di poco alto dà inizio al forcing finale del Giappone. Al 90' utima speranza giapponese. punizione di Ono dal limite e palla in angolo ma sul successivo corner non succede niente, il Giappone deludente e deluso si ferma qui tra le lacrime dei suoi magnifici tifosi.  I turchi vanno avanti, verso traguardi insospettabili. Una bella, solida squadra. Ai quarti, Senegal-Turchia, chissà che bella partita sarà!

Le partite del 17 giugno 2002-Ottavi
Usa avanti tutta, Brasile forte e anche fortunato, fuori Messico e Belgio. 
Nei quarti Usa vs Germania e Brasile Vs Inghilterra.
Gara 6: BRASILE-BELGIO 2-0 (p.t. 0-0), Kobe (Giappone), ore 13.30  
BRASILE
(3-4-3): 1 Marcos; 3 Lucio, 4 Roque Junior, 5 Edmilson; 2 Cafù, 8 Gilberto Silva, 19 Juninho Paulista (17 Denilson, 56'), 6 R.Carlos; 11 Ronaldinho (15 Kleberson, 81'), 10 Rivaldo ( 7 Ricardinho, 90'),  9 Ronaldo.
BELGIO
(4-4-2): 1 De Vlieger; 15 Peeters (9 Sonk, 72'), 6 Simons, 16 Van Buyten, 5 Van Kerckhoven, 11 Verheyen, 10 Walem 18 Vanderhaeghe, 8 Goor; 7 2 Wilmots, 22 Mpenza.
ARBITRO: Prendegast (Giamaica)
RETI: Rivaldo (B) 67', Ronaldo 87'
AMMONITI: Roberto Carlos (Brasile), Vanderhaeghe (Belgio)    
SPETTATORI: 40.440
Il Belgio presenta subito le sue credenziali al 1' quando Mpenza spara da fuori area un lob che per poco non sorprende Marcos, che devia in angolo con difficoltà. Il Brasile non riesce a dimostrare la sua superiorità tecnica anche se si rende pericoloso con Rivaldo e Ronaldo. Intorno al 35' il Belgio va in goal con Wilmots che, su un cross proveniente dalla destra, salta assieme al difensore brasiliano Lucio, colpisce di testa e spedisce in rete ma l'arbitro annulla per un (presunto e probabilmente inesistente) fallo dell'attaccante belga. Sul capovolgimento di fronte, grande assolo di Ronaldo che si vede respingere (col volto) la conclusione dal portiere belga De Vlieger. Il tempo si chiude col Brasile in attacco e con un tiro Roberto Carlos da due passi che attraversa lo specchio della porta e termina sul fondo. Le squadre tornano in cambio senza avere effettuato sostituzioni, forse non è mai successo in questi mondiali e il Brasile continua a non giocare da Brasile. Al 52' grande intervento di Marcos che devia in angolo su tiro di Wilmots, che si ripete in uscita su Mpenza due minuti dopo. Il Brasile rischia in modo colossale al 62' quando Wilmots,servito da Mpenza si libera in area e costringe Marcos ad un altro miracolo. Il Brasile va in vantaggio, immeritatamente, al 67' con Rivaldo che riceve al limite dell'area, stoppa di petto e tira. La palla, deviata da un difensore si insacca alla destra del portiere belga. Il Belgio cerca il pareggio, ma il portiere brasiliano è insuperabie e invece subisce su un contropiede il secondo goal: fugge sulla destra Kleberson che crossa splendidamente per Ronaldo che batte in uscita De Vlier che  riesce solo a toccare il pallone. C'è ancora il tempo di vedere Goor sbagliare un goal clamoroso per questo bello e sfortunato Belgio, poi il signor Prendegast fischia tre volte. Il Brasile vola ai quarti e, dovesse battere l'Inghilterra, probabilmente verso il suo quinto titolo, anche se oggi è stato fortunato. Ma chi ha in squadra giocatori come Rivaldo, Ronaldo, Roberto Carlos, etc. è per forza, fortunato.

Gara 5: MESSICO-USA 0-2 (p.t. 0-1), a Jeonju (Corea del Sud), ore 08..30
MESSICO
(3-5-2)1Perez; 7 Morales (15 Hernandez, 28'), 5 Vidrio (13 Mercado, 46'), 4 Marquez; 11 Luna, 21 Arellano, 16 Carmona, 6 Torrado (8 Gaspe, 78'), 18 Rodriguez; 10 Blanco, 9 Borgetti.
USA
(4-5-1):  1Friedel; 23 Pope, 22 Sanneh, 4 Mastroeni (16 Llamosa, 91'), 3 Berhalter; 5 O'Brien, 7 Lewis, 10 Reyna, 21 Donovan, 15 Wolff  (8 Stewart, 58'); 20 McBride (13 Jones, 79').
RETI: McBride (USA) 8', Donovan (USA) 65'
ARBITRO: Melo Pereira (Portogallo)
AMMONIZIONI: Vidrio, Hernandez, Blanco, Aspe (Messico), Pope, Mastroeni, Wolff, Berhalter, Friedel (USA)
ESPULSIONI: Marquez (Messico) all'88'     
SPETTATORI: 36.380
Il Messico inizia con sicumera e gli Stati uniti lo castigano alla prima occasione (8') con un stupenda azione che viene finalizzata da un gran tiro di McBride che si insacca alla destra del portiere Perez. Il Messico continua ad avere un discreto predominio territoriale e si fa pericoloso al 25' con un gran tiro da fuori area di Blanco respinto ottimamente da Friedel, al 35' ancora con Blanco che tira in mischia ma è ancora bravo Friedel a parare mentre gli Usa tornano a farsi vedere in attacco al 37' con un gran tiro di Wolf parato dal "corto" (1,72 di altezza) Perez. Nella ripresa il Messico assedia l'area statunitense e sfiora il pareggio su un calcio di punizione di Luna al 52' che viene deviato da Friedel, spizzica la traversa e finisce in corner. Al 55' l'arbitro Pereira non si accorge di un intervento di pugno di O'Brien che toglie dalla testa di Blanco il pallone sugli sviluppi di un corner. Ma, allo stesso modo con cui erano andati in vantaggio nel primo tempo, gli statunitensi raddoppiano: contropiede sulla sinistra di Lewis (65') che crossa basso dalla bandierina per Donovan che manda in rete da due metri, 2-0. Il Messico sembra un pugile suonato mena sventole  senza forza e gli Usa vanno addirittura vicini al terzo goal (ancora con Donovan). I messicani si innervosiscono, accumulano ammonizioni in serie, Marquez interviene da serial killer su Jones e viene espulso (88'), e lasciano i mondiali per aver affrontato con troppa presunzione una formazione cinica come quella statunitense che ai quarti si troverà di fronte una Germania fin qui non troppo convincente. Chissà che non venga da loro la grossa sorpresa di questo Mondiale.

Le partite del 16 giugno 2002-Ottavi
Un goal d'oro di Camara porta ai quarti il Senegal e manda a casa la Svezia, la Spagna ha bisogno dei rigori per eliminare l'Eire.
Gara 4: SPAGNA-EIRE 1-1 ai rigori, 1-1 d.t.s. (p.t. 1-0), Suwon (Corea del Sud), ore 13.30  
SPAGNA
(4-4-2): 1 Casillas; 5 Puyol, 6 Hierro, 4 Helguera, 3 Juanfran; 21 Luis Enrique, 8 Baraja, 17 Valeron, 11 De Pedro (Mendieta, 65'); 7 Raul (Luque, 79'), 9 Morientes (Albelda, 70').
EIRE
(4-4-2):  1 Given; 2 Finnan, 14 Breen, 5 Staunton (Cunningham, 50'), 3 Harte (Connelly, 81'); 18 Kelly (Quinn, 55'), 8 Holland, 12 Kinsella, 11 Kilbane; 9 Duff, 10 Keane.
ARBITRO: 
Frisk (Svezia)
RETI: Morientes (S) 7', Keane (E) 89' rig.
AMMONITI: Juanfran, Hierro, Baraja (Spagna)   
SPETTATORI: 38.926
Stadio quasi al completo,in tribuna presente Hiddink, tecnico della Corea che visione la possibile avversaria della sua squadra ai quarti evidentemente pensando di fare un sol boccone dell'Italia. 
Inizia bene l'Eire che va vicino al goal al 2' con un tiro a rientrare di Robbie Keane fuori di poco ma al 7' una grande iniziativa sulla destra di Puyol trova Morientes pronto a deviare in rete il suo cross teso. L'Irlanda non ci sta e tiene una tonica Spagna sotto pressione, anche se non crea grandissime occasioni da rete. La Spagna continua a pungere di rimessa e in un paio di occasioni da rete le vengono sbandierati fuorigioco molto dubbi. Nella ripresa, al 47' Morientes si fa parare conclusione a botta sicura da Given e al 50' Kilbane va ad un passo dal pareggio ma si  vede ribattuto un gran tiro sulla linea di porta. Al 62' Harte si fa ribattere da Casillas un rigore  concesso dal signor Frisk per un atterramento di Duff da parte di Juanfran. Sulla ribattuta, Kilbane manda incredibilmente fuori a porta quasi vuota. 
Al 71' la difesa dell'Eire si fa sorprendere da Raul, ma è bravo Given a ribattere il tiro da due passi dello spagnolo. Duff (79') si libera e spara di un pelo alla destra di Casillas, Raul si azzoppa e Camacho manda dentro Luque, la Spagna soffre il forcing finale degli irlandesi che mancano ancora un goal con Keane ma è bravo Casillas ad uscire e intercettare il tiro. Al 89' Hierro, in seguito a corner strattona in area, fin quasi  a sfilargli la maglietta, Quinn  sotto gli occhi del sig. Frisk che non può fare a meno di concedere il penalty che stavolta Robbie Keane trasforma con sicurezza. Si va i supplementari.
La Spagna, rimasta in 10 per un infortunio ad Albelda, ormai senza attaccanti cerca di contenere l'Eire che sente di avere la partita in pugno ma on riesce a sfondare. 
Si va ai rigori. Batte per prima l'Irlanda: Kean, rete, 2-1 Risponde Hierro,goal,.  2-2. Holland (Eire), traversa, 2-2. Baraja, rete del 3-2 per la Spagna. Connolly, parata di Casillas, sempre 3-2 per la Spagna, Juanfran, fuori, 3-2 per la Spagna,  Kilbane, parata di Casillas 3-2 per la Spagna. Tiro-partita per Valeron, fuori: incredibile, ancora 3-2 per gli iberici! Finnen, ultimo penalty, goal e 3-3. Mendieta sul dischetto, se segna la Spagna è ai quarti: tiro centrale e goal del 4-3 finale. La Spagna è promossa ai quarti, l'Eire torna a casa con onore.

Gara 3: SENEGAL-SVEZIA 2-1  al golden goal (p.t. 1-1), a Oita (Giappone), ore 08..30
SVEZIA
(4-4-2): 1 Hedman; 2 Mellberg, 4 Mjallby, Jakobson, 16 Lucic; 7 Alexandersson (Ibraimovic, 73'), 8 A.Svensson (Johnsson, 99'), 6 Linderoth,, 5 M.Svensson; 10 Allback (A.Andersson, 65'), 11 Larsson.
SENEGAL
(4-4-2): 1 Sylva; 17 Coly, 19 Bouba Diop, 6 Cissè, 13 Diatta; 2 Daf, 4 M.Diop (21 Beye, 75'), 18 Thiaw, 12 Faye; 7 Camara, 11 Diouf.
ARBITRO: Aquino (Paraguay)
RETI: Larsson (Sv) 11', Camara (Sen) 37'
AMMONIZIONI: Coly, Thiau (Senegal)    
SPETTATORI: 39.747
In un pomeriggio giapponese caldo, la Svezia inizia alla grande e dopo 11' è già in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Larsson su corner battuto da M.Svensson e uscita avventata di Sylva. Reagisce senza furore ma con molta intelligenza il Senegal  che a poco a poco si impadronisce del controllo del centrocampo. Al 15' l'arbitro paraguaiano Aquino non giudica da rigore un fallo di Lucic su Diouf , al 24' Bouba Diop segna un goal regolarissmo su assist di Diouf ma il guardalinee sbandiera il fuorigioco e al 36' Camara (ex Bologna) realizza il meritatissimo pareggio senegalese con un bel tiro dal limite dell'area di rigore  dopo essersi liberato di Mjallby. Senegal ancora avanti e ancora Camara, libero al centro dell'area manca una grande occasione. Nella ripresa è la Svezia ad essere pericolosa prima con Alexandersson (51') che conclude una bella azione corale con un tiro non molto forte parato da Sylva e poi con A.Svensson (57') che spedisce fuori da ottima posizione. Iniziativa di Daf sulla sinistra e cross basso per Thiaw che spedisce fuori (59'). Nella ripresa la Svezia è comunque più reattiva e la gara è più equilibrata. Al 75' grande occasione per Thiaw che si vede deviare in angolo da un difensore svedese un tiro a tre metri dalla porta. Al 79' Ibraimovic sfugge a Coly sulla destra e invece di dare al centro ad un  compagno libero, conclude facendosi parare il tiro da Sylva. 
Si va ai supplementari e la Svezia  al 96' va vicina al golden gol con Svenson che colpisce il palo mentre al 104' non sbaglia Camara, liberato ottimamente da Thiaw, che realizza la sua doppietta e consente al Senegal di accedere ai quarti di finale. 

Le partite del 15 giugno 2002-Ottavi
Passano ai quarti una Germania troppo brutta e un'Inghilterra troppo bella per essere vere. Tornano a casa il Paraguay di Cesare Maldini e una spenta Danimarca.
Gara 2: DANIMARCA-INGHILTERRA 0-3 (p.t. 0-3), Niigata(Giappone), ore 13.30  
DANIMARCA
(4-4-2): 1 Sorensen; 6 Helveg (20 Bogelund, 7'), 3 Henriksen, 4 Laursen, 12 N.Jensen; 19 Rommendhal, 7 Geavesen, 2 Tofting ( K.Jensen, 56'), 8 Gronkjaer; Tomasson, 11 Sand.
INGHILTERRA
(4-4-2): 1 Seaman; 2 Mills, 6 Campbell, 5 Ferdinand, 3 A.Cole; 7 Beckham, 21 Butt, 8 Scholes (23 Dyer, 48'), 4 Sinclair; 10 Owen (Fowler, 46'), 11 Heskey (Sheringam, 68').
ARBITRO: Merk (Germania)
RETI: Ferdinand  (I) 5', Owen (I) 23', Heskey (I) 43'
AMMONIZIONI: Tofting (Danimarca), Mills (Inghilterra)    
SPETTATORI: 40.582
L'Inghilterra domina in una serata di pioggia battente una Danimarca che paga caramente alcune incertezze del suo portiere Sorensen. Non sono passati neppure 5' che l'Inghilterra va in vantaggio: corner battuto da Beckham, testa di Ferdinand e pasticcio del N.1 danese che si fa sfuggire il pallone oltre la linea di porta. La Danimarca, che in occasione del goal inglese perde per infortunio Helveg sostituito da Bogelund, reagisce mollemente ed è ancora l'Inghilterra ad andare in goal con Owen, servito da Beckham . A uqesto punto la Danimarca reagisce con energia proporzionale alla pioggia che diventa sempre pi battente. L'occasione più grossa capita a Sand al 37' che si libera benissimo in area e lascia partire un siluro che esce di un soffio. Un altro errore di Sorensen su un tiro dai 20 metri di Heskey porta l'Inghilterra sul 3-0 e ipoteca definitivamente la qualificazione dei britannici ai quarti di finale. Nella riprea, al 56' bel tiro dalla distanza di Beckham viene deviato in corner da Sorensen. Bella Inghilterra, davvero. Però la Danimarca sembra l'ombra della bella squadra ammirata qualche giorno fa contro la Francia. Al 65' un tiro violentissimo di Bogelund trova sulla traiettoria la testa di un  Tomasson oggi in ombra e finisce alto.


Gara 1: GERMANIA-PARAGUAY 1-0 (p.t. 0-0), a Seogwipo (Corea del Sud), ore 08..30  
GERMANIA
(4-4-2): 1Kahn; 3 Rehmer (46' Khel), 21 Metzelder (Bauman, 59'), 2 Linke, 22 Frings; 19 Schneider, 16 Jeremies, 13 Ballack, 17 Bode; 7 Neuville, 11 Klose.
PARAGUAY
(4-4-2): 1Chilavert; 18 Caceres, 5 Ayala, 4 Gamarra, 2 Arce; 10 Acuna, 6 Struway (Cuevas, 90'), 21 Caniza, 15 Bonet (Gavilan, 84'); 9 Santa Cruz (Campos, 29'), 20 Cardozo.
ARBITRO: Batres (Guatemala)
RETI: Neuville (G) 42'
AMMONIZIONI: Schneider, Ballack, Baumann (Germania), Cardozo (Paraguay)
ESPULSO: Acuna (Paraguay) 46'    
SPETTATORI: 25.176
Partita abbastanza noiosa nel primo tempo con il Paraguay che va più vicino al goal della Germania in due occasioni, al 35' quando Ayala tira al volo dal centro dell'area di rigore e manda il pallone nettamente fuori e al 37' con un bel tiro di Campos deviato alla grande da Kahn. La ripresa si apre con una occasione per parte: Schneider tira in bocca a Chilavert da buona posizione (46') e Campos risonde con un gran tiro parato bene da Kahn. Riprende la noia del primo tempo, il portiere del Paraguay Chilavert va a sparare alto una punizione dal limite (72') abbandonando la sua porta e manca il primo goal storico di un portiere ai Mondiali , non si hanno grandi occasioni fino al goal che decide l'incontro: scende sulla destra dell'attacco tedesco Schneider che crossa al centro dove Neuville è liberissimo di spedire al volo in rete. La partita finisce con una scorrettezza (gomitata) di Acona che guadagna con qualche minuto d'anticipo gli spogliatoi. La Germania, che non esalta ma vince, vola ai quarti di finale dove incontrerà la vincente di Messico-Usa. Io direi che ha la strada spianata per le semifinali.

Le partite del 14 giugno 2002
Nel girone H promosse Belgio, con lode, e Giappone, fuori Russia e Tunisia. La Corea vince il girone D ed è l'avversaria dell'Italia negli ottavi, si qualifica (con demerito) anche la formazione Usa, fuori Portogallo e Polonia.
Girone H: BELGIO -RUSSIA 3-2 (p.t. 1-0), a Shizouca (Giappone), ore 08..30  
BELGIO
(3-4-1-2): 1 De Vlieger; 5 Van Kerkhoven, 16 Van Buyten, 3 De Boeck (4 Ven Meir, 92'); 15 Peters, 11 Verheyen (6 Simons, 78'), 18 Vanderhaeghe, 10 Walem; 8 Goor; 22 M.Mpenza (9 Sonk, 70'), 7 Wilmots.
RUSSIA
(3-5-2): 1 Nigmatullin; 2 Kovtun, 3 Nikiforov (18 Sennikov, 43'), 7 Onopko; 5 Solomatin, 4 Smertin (22 Sychev, 34'), 8 Karpin (16 kerzhakov, 83'), 9 Titov, 21 Kohklov; 11 Beschastnykh, 15 Alenikev
ARBITRO: Nielsen (Danimarca)
RETI: Walem (B) 7', Beschastnykh (R) 52', Sonk (B) 77', Wilmots (B) 81', Sychev (R) 89'
AMMONIZIONI: Vanderhaeghe (Belgio), Solomatin, Smertin, Alenichev, Sennikov (Russia)    
SPETTATORI: 46.640
Partita bella e ricca di goals tra due squadre che avrebbero entrambe meritato di passare il turno. Invece, grazie ad un numero minore di errori commessi in fase conclusiva, è il Belgio ad andare agli ottavi, dove si troverà di fronte lo straripante Brasile. Una punizione di Walem porta in vantaggio i belgi che "rischiano" di raddoppiare con Mpenza  ma concludono il primo tempo in vantaggio. All'inizio della ripresa la Russia pareggia con Beschastnykh  ma è il capocannoniere del campionato belga Sonk a realizzare il 2-1. Il Belgio 4 minuti dopo segna il terzo goal con Wilmots (terzo goal al mondiale) che si libera bene e insacca (ma la conclusione è deviata da un difensore russo). Le emozioni non finiscono qui perchè la Russia accorcia le distanze con Sychev da poco entrato al posto di  Smertin e riapre la partita, ma il Belgio è bravo a controllare fino al triplice fischio finale.  

Girone H: TUNISIA-GIAPPONE 0-2 (p.t. 0-0), Osaka (Giappone), ore 08.30  
TUNISIA
(4-5-1): 1 Boumnijel; 6 H.Trabelsi, 15 Jaidi, 2 Badra, 12 Bouzaine (20 Zitouni, 79'); 13 Bouazizi, 18 Ben Achour, 10 Ghodhbane, 23 Clayton (19 Mahdhebi, 61'), 21 Melki (3 Beya, 46'); 5 Jaiziri.
GIAPPONE
(3-5-2): 12 Narazaki; 17 Miyamoto, 3 Matsuda, 16 K.Nakata (19 Ogasawara); 20 Myojin, 7 H.Nakata, 5 Inamoto (22 Ichikawa, 46'), 21 Toda, 18 Ono; 13 Yanagisawa (8 Moroshima, 46').
ARBITRO: Vessiere (Francia)
RETI: Morishima (G) 48', H.Nakata (G) 75'
AMMONIZIONI: Bouazizi, Badra (Tunisia)     
SPETTATORI: 45.560
Giappone felice per la qualificazione agli ottavi e per il mancato pericolo di potere incontrare il  Brasile nel caso avesse mancato il primo posto nel girone H. Gioco bruttino, Giappone molto teso e pericoloso solo con alcuni calci di punizione.Nella ripresa, la svolta: Morishima, appena entrato,va in rete, manca il raddoppio per poco e la Tunisia scompare. La rete di H. Nakata è una liberazione per gli spettatori giapponesi che si abbandonano a scene di tripudio.

Girone D: PORTOGALLO - COREA DEL SUD 0-0 (p.t. 0-0), a Incheon (Corea del Sud), ore 13.30
PORTOGALLO
(4-4-2)1 Vitor Baia; 22 Beto, 5 Fernando Couto, 2 Jorge Costa, 23 Rui Jorge (A.Xavier, 73'); 20 Petit (21 Nuno Gomes, 76'), 11 S.Conceicao, 17 P. Bento, 7 Figo; 8 Joao Pinto, 9 Pauleta (13 Andrade, 68')
COREA DEL SUD (3-4-3) 1Lee Won Yae; 7 Kim Tae Yung, 20 Hong Myong Bo, 4 Choi Jin Cheul, 5 Kim Nam Il; 6 Yoo Sang Chul, 10 Lee Yong, 22 Son Chong Gug, 21 Park Ji Sung; 9 Seol Ki Hyeon, 19 Ahn Jung.
ARBITRO: Sanchez (Argentina) 
RETI: Park Ji Sung (CS) 70'
AMMONITI: Jorge Costa (Portogallo), Kim Tae Yong, Kim Nam Il (Corea del Sud) 
ESPULSIONI: Joao Pinto (Portogallo) 27', Beto (Portogallo) 65'   
SPETTATORI: 50.239
Inizia a spron battuto la Corea del Sud sostenuta dal solito grande pubblico, una uniforme macchia rossa che contorna il rettangolo verde di gioco. Veramente uno spettacolo. Giunge la notizia che dopo 5' gli Usa sono sotto 2-0 incredibilmente dalla Polonia, a questo punto coreani e portoghesi sono promossi agli ottavi ma gli animi non si placano anche se grandi occasioni da rete non ce ne sono. Un'entrata assassina di Joao Pinto  costringe il sig. Sanchez a espellere il portoghese, ma non è che la squadra ne risenta granché.  Nella ripresa, Pauleta si rende pericoloso (62')di testa ma il portiere coreano è bravo a deviare in corner ma al 65' viene espulso anche Beto (doppia ammonizione ) ed il Portogallo rimane in 9. Il tecnico Oliveira toglie una punta (Pauleta) e mette un centrocampista, Andrade, per tamponare la prevedibile offensiva coreana  ma è una mossa inutile perchè 2 minuti dopo Park Ji Sung riceve in area un lungo cross, ferma magnificamente il pallone, salta Conceicao e infila Vitor Baia. Corea in vantaggio, intanto gli Usa perdono 3-0 con la Polonia ma anche così gli americani sarebbero agli ottavi. Incredibile! Entra Nuno Gomez per Petit e manca all'84' il goal dell'1-1 e all'89' il Portogallo è veramente sfortunato quando un pallone calciato da Sergio Conceicao, in mischia, schizza sul palo. E' la fine, anche il Portogallo dopo Francia e Argentina è fuori dal Mondiale. E' proprio un mondiale ammazza-grandi.

Girone D: POLONIA -USA 3-1 (p.t. 2-0) , a Daejon (Corea del Sud), ore 13.30
POLONIA
(4-4-2): 12 Majdan; 2 Klos (Waldoch, 89'), 13 Glovacki, 3Zielinski, 21 Kozminski; 8 Kucharski (Zewlakov, 65'), 18 Krzynovek, 16 Murawski, 19 Zurawski; 9 Kryszalowicz, Olisadebe (Sibik, 86').
USA (4-4-2): 1 Friedel; 22 Sanneh, 23 Pope, 12 Agoos (Beasley, 36'), 2 Hejduk; 21 Donovan, 5 O'Brien, 10 Reyna, 8 Stewart (Jones, 68'); 20 McBride (Moore, 58'), 11 Mathis
ARBITRO: Lu Jun (Cina)
RETI: Olisadebe (P) 3', Kryszalowicz 5', Zewlakov (P) 66', Donovan (U) 84'
AMMONITI: Majdan, Kozminski, Olisadebe (Polonia), Hejduk (Usa)    
SPETTATORI: 26.482
Imprevedibile disfatta degli Usa che escono umiliati da una Polonia che fino ad oggi era parsa una squadra demotivata. Ma alla combriccola allenata da Bruce Arena è andata bene lo stesso perchè nell'altra partita del girone D il Portogallo ha perso contro la Corea del Sud consentendo agli Stati uniti di passare agli ottavi di finale.
Olisadebe approfitta di un errore della difesa Usa e porto la Polonia in vantaggio (3'). Due minuti dopo Kryszalowicz  raddoppia mandando in rete un bel cross dalla sinistra. Continua a dominare la Polonia che prende un palo con Zurawski che nella ripresa porta a tre le reti polacche. Un calcio di rigore dello stesso Zurawski viene parato da Friedel al 77' e Donovan salva la bandiera a stelle e strisce all'84' .

Le partite del 13 giugno 2002
Nel girone G, paura messicana per l'Italia che va agli ottavi con il Messico, fuori Croazia e Ecuador.
Un Brasile super, nel girone C, fa fuori il Costa Rica e permette alla Turchia di qualificarsi agli ottavi. 
Girone G: ITALIA -MESSICO1-1 (p.t. 0-1), a Oita (Giappone), ore 13.30  
ITALIA
(3-4-1-2): 1 Buffon; 5 Cannavaro, 13 Nesta, 3 Maldini;, 19 Zambrotta, 17 Tommasi, 6 Zanetti, 2 Panucci (4 Coco, 62'); 10 Totti (7 Del Piero, 77'); 9 Inzaghi (20 Montella, 55'), 21 Vieri.
MESSICO
(4-4-2): 1 Perez ; 5 Vidrio, 4 Marquez, 16 Carmona; 21 Arellano, 18 Rodriguez (3 Garcia, 75'), 6 Torrado, 11 Luna, 7 Morales (13 Caballero, 75'); 10 Blanco, 9 Borgetti (17 Palencia, 17)
ARBITRO: Simon (Brasile)
RETI: Borgetti (M) 35', Del Piero (I) 85'
AMMONIZIONI: Perez , Arellano (Messico), Cannavaro, Zambrotta, Panucci, Totti, Montella.   
SPETTATORI: 39.291
Messico e Italia passano il turno e si qualificano rispettivamente al primo e al secondo posto del girone G. Partita di grande sofferenza per gli azzurri che, ad un certo punto sono stati sull'orlo della clamorosa eliminazione. Dopo il solito goal annullato per un fuori gioco inesistente, stavolta a Inzaghi, e una clamorosa occasione mancata da Totti, alla prima occasione i messicani vanno in vantaggio. Lo confezionano Blanco che crossa alto e Borgetti che segna il goal dei sui sogni con un bel colpo di testa che scavalca l'esterrefatto Buffon. E' il 35', cè tutto il tempo per rimediare ma l'Italia non riesce a cavare un ragno dal buco. Nella ripresa, arriva la notizia che a Yokohama, la Croazia è in svantaggio 0-1 contro l'Ecuador (!). Anche perdendo 1-0 gli azzurri si qualificherebbero. Ma la stanchezza e la tensione appesantiscono gli azzurri e, per poco, il Messico non raddoppia con Arellano. Trapattoni decide di sostituire Inzaghi con Montella, l'esausto Panucci con Coco e un Totti meno brillante del solito con Del Piero. Nel frattempo, Vieri si mangia un goal grosso quanto il "Pirellone" e gli azzurri non sono fortunati in altre conclusioni. Quando ormai i panchinari azzurri seguono, per radio, la partita della Croazia sperando che gli slavi non segnino goal all'Ecuador ecco la magia di Del Piero che devia di testa alle spalle di Perez un cross di Montella. E' la fine di un incubo, finisce la partita di Yokohama, gli azzurri ce l'hanno fatta, sono agli ottavi. Quattro minuti di recupero, ma ormai si chetano anche i messicani, finisce in melina con tutti felici. Complimenti, azzurri, siamo ancora vivi e vi vogliamo bene, ma che pauraccia!. Adesso, sotto a chi tocca, arriveremo lontani, vedrete.

Girone G: CROAZIA-ECUADOR 0-1 (p.t. 0-0), a Yokohama (Giappone), ore 13.30  
CROAZIA
(4-4-2): 1 Pletikosa; 15 Saric (Stanic, 67'), 21 R.Kovac, 3 Simunic, 17 Jarni, 4 Tomas; 20 Simic (Vugrinec, 51', 10 N.Kovac (Vranjes, 58') 18 Olic; 5 Rapaic, 11 Boksic.
ECUADOR
(4-4-2): 1 Cevallos; 4 De La Cruz, 3 Hurtado, 2 Porozo, 6 Guerron; 19 Mendez, 5 Obregon (Aguinaga, 39'), 15 Ayovi, 16 Chala; 9 Tenorio, 11 Delgado.
ARBITRO: Mattus (Costa Rica)
RETI: Mendez (E) 48'
AMMONIZIONI: Chala (Ecuador), Simunic, Tomas (Croazia)      
SPETTATORI: 65.862
La Croazia conferma di essere una squadra "stracotta" e che la insperata vittoria sugli azzurri è stata solo un episodio estemporaneo (purtroppo per l'Italia). Primo tempo con l'Ecuador che gioca il suo calcio statico con qualche accelerazione ora di Tenorio ora di Mendez. La Croazia è sfortunata al 32' quando colpisce un palo con Boksic ma non fa molto altro. Nella ripresa, il goal di Mendez che decide l'incontro  e l'eliminazione della Croazia, anche se Vugrinec e Stanic cercano di riequilibrare l'incontro. 

Girone C: BRASILE - COSTA RICA 5-2 (p.t. 3-1), a Suwon (Corea del Sud), ore 08.30
BRASILE
(3-4-1-2): 1Marcos; 3 Lucio, 14 A.Polga, 5 Edmilson; 2 Cafù, 8 Gilberto Silva, 16 Junior, 19 Juninho Paulista (Ricardinho, 60'); 10 Rivaldo (Kaka, 71'); 9 Ronaldo, 20 Edilson (Kleberson, 57').
COSTA RICA (3-4-3): 1 Lonnis,; 5 Martinez (Parks, 73'), 4 Wright, 3 Marin; 15 Wallace (Bryce, 46'), 8 Solis (Fonseca, 65'), 6 Lopez, 22 Castro, 10 Centeno; 9 Wanchope, 11 Gomez.
ARBITRO: Gandour (Egitto)
RETI: Marin (CR) aut. 10', Ronaldo (B) 12', Edmilson (B) 38', Wanchope (CR) 39', Gomez (CR) 56', Rivaldo (B) 62', Junior (B) 64'
AMMONITI: Cafu (Brasile)     
SPETTATORI: 38.524
Al 10' la situazione si sblocca. Discesa sulla sinistra di Edilson e cross basso, si avventano sul pallone Ronaldo e 2 difensori del Costa Rica ed è Marin che manda il pallone nella propria rete. Due minuti dopo, sugli sviluppi di un corner, Ronaldo si libera e fulmina sul primo palo il portiere costaricano, 2-0. il Costa Rica reagisce e si rende pericoloso con Gomez e Solis che sprecano di testa. Il Brasile è micidiale ed al 38' Edmilson in semirovesciata segna un gran goal ma, un minuto dopo, con un uno-due in area Wright libera Wanchope che infila in diagonale Marcos. Le occasioni continuano a fioccare (Rivaldo prima manda alle stelle poi colpisce il palo su punizione dal limite) e la partita è decisamente bella. Nella ripresa, il Costa Rica è ad un passo dalla qualificazione quando Gomez con un bel tuffo manda in rete di testa. Ma la gioia dura poco perchè Junior prima scodella per Rivaldo il pallone del 4-2 e poi realizza il goal che toglie le residue speranze di qualificazione ai centro americani.

Girone C: TURCHIA -CINA 3-0 (p.t. 2-0) , a Seul (Corea del Sud), ore 08.30
TURCHIA
(3-4-1-2): 1 Rustu ( 12 Omer, 35'); 4 Fatih, 2 A.Emre, 20 Hakan Unsal; 3 Bulent, 8 Tugay, 21 B.Emre, 22 Umit Davala; 10 Basturk; 11 Hasan Sas, 9 Hakan Sukur.
CINA (4-4-2): 22 Jiang Ji; 21 Xu Yulong, 14 Li Weifing, 4 Wu Chengying, 3 Yang Pu; 8 Li Tie, 18 Li Xiaopeng, 9 Ma Mingyu, 15 Zhao Junzhe; 20 Yang Chen, 10 Hao Haidong.
ARBITRO: Ruiz (Colombia)
RETI: Hasan Sas (T) 6', Bulent (T), 89' Umit Davala
AMMONITI: A.Emre, B.Emre (Turchia), Yang Pu (Cina)  
SPETTATORI: 43.605
La Turchia gioca una buona partita, va a segno tre volte ma i goals avrebbero potuto essere ancora di più. La Cina, una delusione animata di buona volontà, esce con tre sconfitte, zero goals realizzati e nove subiti. Hakan Sas al 6' approfitta di una incertezza difensiva dei cinesi e realizza con un gran tiro. Passano appena tre minuti e la gara viene chiusa da Bulent che manda, di testa, in rete il pallone del 2-0. Il resto della gara si trascina tra tentativi vani di segnare almeno la rete della bandiera da parte dei cinesi e qualche occasione di troppo (una, clamorosa da Hakan Sukur) fallita dalla Turchia. Poi, nel finale Umit Davala con un preciso diagonale infila il 3-0. Turchi agli ottavi, meritatamente. La Cina torna a casa, con niente in mano ma con una preziosa esperienza per riprovarci ancora.

Le partite del 12 giugno 2002
Anche l'Argentina fuori insieme al Camerun nel girone F passano Svezia e Inghilterra. Nel girone B, Spagna a punteggio pieno e Paraguay promosse, fuori Sudafrica e Slovenia

Girone B: SLOVENIA - PARAGUAY 1-3 (p.t. 1-0), a Segwipo (Corea del Sud), ore 13.30  
SLOVENIA
(4-4-2): 12 Dabanovic; 23 Bulajic, 3 Milinovic, 19 Karic, 15 Tavcar; 7 Novak, 8 A.Ceh, 18 Acimovic (N.Ceh, 62'), 11 Pavlin (Rudonja, 40'); 9 Osterc (Tiganj, 78'), 21 Cimorotic. 
PARAGUAY
(4-4-2): 1 Chilavert; 18 Caceres, 5 C. Ayala, 4 Gamarra, 2 Arce; 13 Paredes, 8 Alvarenga ( Campos, 53'), 21 Caniza, 10 Acuna; 9 Santa Cruz, 20 Cardozo (Cuevas, 61') (Franco, 92').
ARBITRO: Ramos Rizo (Messico)
RETI: Acimovic (S) 46', Cuevas (P) 66', Campos (P) 73', Cuevas (P) 83'
AMMONIZIONI: Milinovic, Karic, Pavlin, Rudonja (Slovenia)
ESPULSIONI: Paredes (Paraguay) 22', N. Ceh (S) 81'          SPETTATORI 30.136
Il Paraguay rimane in 10 uomini dal 22' del primo tempo quando Peredes viene espulso (doppia ammonizione) e allo scadere del primo tempo Acimovic porta in vantaggio gli sloveni anche grazie al portiere dei sudamericani Chilavert. La svolta  dell'incontro si verifica al 66' quando Cuevas , entrato in campo al 60', ristabilisce la parità. Il Paraguy ci crede e al 73' va in vantaggio con Campos ma è ancora Cuevas a segnare il goal che trascina il Paraguay di Cesarone Maldini agli ottavi. Nel finale le squadre tornano in parità numerica per l'aspulsione del paraguaiano N.Ceh.

Girone B: SUDAFRICA -SPAGNA 2-3 (p.t. 1-2), a Daejeon (Corea del Sud), ore 13.30  
SUDAFRICA
(4-4-2)16 Arende; 2 Nzama, 4 A.Mokoena, 19 Radebe (Molefe, 80'), 3 Carnell; 7 Fortune (Lekgetho, 83'); 6 Sibaya, 12 T.Mokoena, 15 Zuma; 14 Nomvete (Koumantarakis, 73').
SPAGNA
(4-4-2):  1 Casillas; 2 Torres, 15 Romero, 20 Nadal, 19 Xavi; 4 Helguera, 14 Albelda (Gonzales, 51'), 16 Mendieta, 22 Jaquin; 7 Raul (L.Enrique, 78'), 9 Morientes (Luque, 81').
ARBITRO: Mane (Kuwait)
RETI: Raul (S) 3',  McCarthy (SA) 31', Mendieta (S) 45', Radebe (SA) 52', Raul (S) 52'
AMMONIZIONI: Nzama, Carnell, T.Mokoena, Nomvete (Sudafrica)      
SPETTATORI: 31.024
La Spagna gioca in formazione rimaneggiata essendo già qualificata e nonostante ciò va in vantaggio grazie ad un errore di presa del portiere sudafricano, ma è bravo Raul ad approfittarne e a mandare il pallone nella porta vuota. Il Sudafrica non molla e pareggia con McCarthy. Un calcio piazzato di Mendieta allo scadere del tempo riporta avanti gli iberici ma, all'inizio della ripresa un colpo di testa sugli sviluppi di un corner di Radebe beffa il bravo Casillas. Ancora Raul in goal per il 3-2 spagnolo e inutile forsimìng finale dei sudafricani. Da Seogwipo arrivano notizie poco confortanti per il Sudafrica: il Paraguay vince 3-1 sulla Slovenia ed è qualificato. La Spagna vola agli ottavi a punteggio pieno. 

Le partite dell' 11 giugno 2002
Anche la Francia ha la sua Corea, passano agli ottavi del girone A Danimarca e Senegal, fuori anche l'Uruguay.
Nel girone E dentro Germania e Eire, fuori Camerun e Arabia Saudita

Girone F: NIGERIA - INGHILTERRA 0-0 (p.t. 0-0) , a Osaka (Giappone), ore 08.30
NIGERIA
(4-4-2): 22 Enyeama; 2 Yobo, 16 Sodje, 6 West, 5 Okoronkwo;  15 Christopher, 20 Obiorah, 10 Okocha, 18 Akwuegbu; 23 Opabunmi (7 Ikedia, 86'), 17 Aghahowa.
INGHILTERRA (4-4-2): 1 Seaman; 2 Mills, 5 Ferdinand, 6 Campbell, 3 A.Cole (14 Bridge, 84'); 7 Beckham, 8 Scholes, 21 Butt, 4 Sinclair; 10 Owen (20 Vassel, 76'), 11Heskey (11 Sheringham, 69').
ARBITRO: Hall (USA)
AMMONITI: Nessuno     
SPETTATORI: 44.864
L'Inghilterra gioca una partita senza lode nè infamia e si qualifica al secondo posto nel suo girone (la Svezia è prima perchè, a parità di punti e differenza reti, gli scandinavi hanno segnato 2 goal di più). La partita è decisamente brutta e la mancanza di ammonizioni fotografa la mancanza di combattività tra le due squadre più che una correttezza (che comunque c'è stata) eccezionale. 

Girone F: SVEZIA - ARGENTINA 1-1 (p.t. 0-0), a Miyagi (Giappone), ore 08.30
SVEZIA
(4-4-2): 1 Hedman; 2 Mellberg, 4 Mjallby, 15 Jakobsson, 16 Lucic; 7 Alexandersson, 6 Linderoth, 8 A. Svensson (18 Jonsson 68'), 17 Ma. Svensson; 10 Allback (22 A.Andersson 46'), 11 Larsson (21 Ibrahimovic 87').
ARGENTINA (3-4-1-2): 12 Cavallero; 16 Chamot; 4 Pochettino, 6 Samuel; 8 Zanetti, 5 Almeyda (11 Veron 63'), 16 Aimar, 3 Sorin (18 K.Gonzalez 63'); 10 Ortega, 7 Claudio Lopez, 9 Batistuta (19 Crespo 58').  
ARBITRO: Bujsaim (Emirati Arabi)
RETI: 59' A. Svensson (Svezia), 87' Crespo (Argentina)
AMMONITI: M. Svensson, Larsson (Svezia), Chamot, Almeyda, Kily Gonzalez (Argentina)
ESPULSIONI: Caniggia (A) al 93' (proteste).      
SPETTATORI: 45.777
Primo tempo che si avvia a ritmi blandi, con la Svezia che ha a disposizione due risultati su tre  per qualificarsi, e l'Argentina che deve assolutamente vincere per accedere agli ottavi. Il primo brivido viene creato al 13' dall'Argentina con un'incursione di Aimar che crossa sulla testa di Sorin, che da due passi si fa parare il tiro da Hedman. Passano 3' minuti ed è ancora Sorin ad impensierire gli svedesi mandando alto un altro colpo di testa. La Svezia si limita a contenere la spinta dei sudamericani, che si rifanno pericolosi  con Lopez  al 22' e al 29'. Secondo tempo ancora di marca sudamericana con Sorin che al 53' non riesce ad indirizzare verso la porta un cross di Lopez. Argentina a valanga, ma è la Svezia a passare in vantaggio al 59' con una gran punizione di A. Svensson che si insacca alla destra di Cavallero. Dopo il vantaggio della Svezia, l'undici di Bielsa si riversa nell'area di rigore svedese ottenendo all'87' un rigore (atterramento di Ortega da parte di Jonsson). Dagli undici metri calcia lo stesso Ortega che si fa parare il tiro, ma sulla respinta è Crespo a ribadire in rete. Raggiunto il pari l'Argentina effettua un forcing finale, che risulterà inutile poiché è la Svezia a passare il turno. Dopo la Francia un'altra grande torna a casa.  

Girone A: DANIMARCA - FRANCIA 2-0 (p.t. 1-0), a Incheon (Corea del Sud), ore 08.30
DANIMARCA
(4-5-1): 1 Sorensen; 6 Helveg, 3 Henriksen, 4 Laursen, 12 Jensen; 19 Rommedhal, 7 Gravesen, 2 Tofting (Nielsen, 79'), 10 Jorgensen (Gronkjaer,46'); 17 Poulsen (Bogelund, 76'), 9 Tomasson.
FRANCIA
(3-4-1-2): 16 Barthez; 15 Thuram, 8 Desailly, 2 Candela; 3 Lizarazu, 4 Viera (Micoud, 71'), 7 Makelele, 11 Wiltord (Djorkaeff, 82'); 10 Zidane; 20 Trezeguet, 21 Dugarry (Cissè, 46').
ARBITRO: Melo Pereira (Portogallo)
RETI: Rommedhal (D) 22', Tomasson (D) 67'
AMMONITI: Dugarry (F), Poulsen (D), Jensen (D)    
SPETTATORI: 48.100
Alla Francia, campione del mondo uscente,  non riesce il miracolo di vincere con due reti di scarto anzi perde con lo stesso scarto dalla Danimarca e viene clamorosamente eliminata al primo turno. Nei primi minuti le squadre si controllano e la prima vera occasione la sciupa Trezeguet (17'), che approfittando di uno scivolone di Henriksen si invola sulla destra e conclude facendosi parare il tiro invece di dare al centro a Wiltord completamente solo. Al 22', con una azione manovrata, il vantaggio dei danesi: la difesa francese pasticcia, il pallone giunge a Henriksen che crossa per Rommendhal lasciato solo infila Barthez. Danesi in Paradisoe francesi che cominciano a sentire il crepitio delle fiamme dell'inferno. I francesi continuano ad attaccare, Zidane gioca da par suo ma la sfortuna al 50' si concretizza per Desailly che manda il pallone, di testa, a stamparsi sulla traversa. Al 67', implacabile, arriva la mazzata finale di questo disgraziato Mondiale francese: azione sulla sinistra di Gronkjaer che crossa basso trovando Tomasson solo al centro dell'area. Per il bomber (quarto goal mondiale) è un gioco trafiggere Barthez. 2-0, Mondiale finito, Zidane e compagni sentono già il rombo dell'aereo che li riporta a Parigi. C'è il tempo per Trezeguet di colpire una traversa ed imprecare, ma è la Danimarca a vincere e superare il turno. 

Girone A: SENEGAL - URUGUAY 3-3 (p.t. 3-0) , a Suwon (Corea del Sud), ore 08.30
SENEGAL
(4-4-2): 1 Sylva; 2 Daf, 13 Diatta, 5 Ndour (Faye, 76'), 4 M. Diop; 17 Coly (Beye, 64'), 10 Fadiga, 6 Cissè, 19 B. Diop; 7 Camara (Ndiaye, 68'), 11 Diouf.
URUGUAY (4-3-1-2): 1 Carini; 14 Sorondo (Regueriro, 32'), 3 Lembo, 4 Montero, 6 Rodriguez; 8 Varela, 5 Garcia, 16 Romero (Forlan, 46'); 20 Recoba; 9 Silva, 13 Abreu (18 Morales, 46'). 
ARBITRO: Wegereef (Olanda)
RETI: Fadiga (S) rig. 20', Bouba Diop (S) 26', Bouba Diop (S) 38', Morales (U) 46', Forlan (U) 69', Recoba (U) rig. 87'.
AMMONITI: Daf, Coly, Fadiga, B.Diop, Camara, Diouf (Senegal); Carini, Montero, Rodriguez, Garcia, Romero (Uruguay).  

SPETTATORI: 33.681
Il Senegal, autentica sorpresa dei Mondiali, si qualifica cogliendo un pareggio ricco di reti e di emozioni ai danni di un Uruguay, che soprattutto nella ripresa ha cercato di realizzare l'impresa della vita recuperando da 0-3, ma è riuscito solo a segnare tre delle quattro reti che sarebbero occorse perchè a tempo scaduto  Morales, ad un passo dalla porta senegalese rimasta vuota, ha sbagliato clamorosamente un goal fatto. 
Il Senegal era andato in vantaggio con Fadiga su un rigore (dubbio) per fallo del portiere Carini su Diouf, aveva raddoppiato con una grande conclusione dai 18 metri di B.Dioup che sul finire del tempo ha realizzato il 3-0. Morales (proprio lui!) ha riaperto la partita subito all'inizio della ripresa, Forlan con una grande conclusione da lontano riportava sul 2-3 l'Uruguay che a questo punto ci crede ma manca delle grandi occasioni con Dario Silva e Recoba. Il 3-3 è opera di Recoba che trasforma un rigore concesso per un atterramento di Dario Silva da parte di Sylva. Poi, nel finale , il grave errore di Morales che elimina l'Uruguay e la grande gioia del Senegal. E la Francia povera (21 su 23 calciatori africani giocano in Francia) vola agli ottavi mentre quella ricca piange, eliminata. Il calcio è il più bel gioco del mondo per questo.

Girone E: CAMERUN - GERMANIA 0-2 (p.t. 0-0), a Shizuoka (Giappone), ore 13.30  
CAMERUN
(3-4-1-2): 1 Alioum; 4 Song, 5 Kalla, Tchato ((Suffo, 52), 8 Geremi; 12 Lauren, 17 Foe, 20 Olembe, Wome; Eto'o, 10 M'Boma. 
GERMANIA
(4-4-2): 1 Kahn; 2 Linke, 5 Ramelov, 21 Metzelder, 22 Frings; 19 Schneider, 8 Haman, 13 Ballack, 6 Ziege; 9 Jancker (17 Bode, 46'), 11 Klose (7 Neuville, 84').
ARBITRO: Lopez Nieto (Spagna)
RETI: Bode 49' (G), Klose 79'  
AMMONIZIONI: Song, Tchato, Foe, Geremi, Lauren, Olembe (Camerun), Kahn, Hamann, Ballack, Jancker, Ziege, Frings (Germania)
ESPULSIONI: Rommendhal (G) 40', Suffo (C) 76'      
SPETTATORI: 47.085
Alla Germania basta un pari per accedere agli ottavi, il Camerun deve vincere, se vuole evitare l'eliminazione. Il primo tempo vede un predominio territoriale della Germania ma in tre occasioni il Camerun va vicino al goal. La prima volta quando i tedeschi applicano male la regola del fuorigioco e danno il via libera a Olembe che si fa parare la conclusione "tete a tete" da Kahn, poi è Haman a rischiare l'autogoal su una conclusioe camerunense respintagli addosso da Kahn e infine da Song che manca il bersaglio per pochi centimetri. Sul finire del primo tempo (40') viene espulso per doppia ammonizione Rommendhal e le cose per la Germania sembrano complicarsi però il Camerun, al 4' della ripresa commette una garve leggerezza difensiva e la Germania segna in contropiede con Bode, entrato nella ripresa al posto di Jancker. La Germania amministra il vantaggio ma rischia al 72' quando Lauren colpisce il palo e Kahn para la ribattuta. L'arbitro ammonisce qualcosa come 15 volte e d espelle anche Suffo (76') ristabilendo la parità numerica e Klose subito dopo manda in rete il goal del 2-0 di testa su cross di Ballack. Tedeschi promossi meritatamente agli ottavi, africani bocciati. 

Girone E: ARABIA SAUDITA - EIRE 0-3 (p.t. 0-1), a Yokoama (Giappone), ore 13.30  
ARABIA SAUDITA
(4-4-2): 1 Al Deayea; 2 Al Jahani, 4 Zubromawi, 6 Al Sheheri, 13 Sulimari; 14 Khatran, 7 Al Sharani, 3 Tukar, 16 Al Dossari; 20 Al Yami, 18 Al Temyat.
EIRE
(4-4-2): 1 Given; 3 Harte (17 Quinn 46'), 5 Staunton, 14 Breen, 2 Finnan; 11 Kilbane, 8 Holland, 12 Kinsella, 18 G.Kelly; 9 Duff, 10 R.Keane.
RETI: R.Keane (E) 7', Breen 62', Duff 87'  
      SPETTATORI: 65.320
L'Eire sbriga senza troppo brillare la pratica Arabia Saudita e si qualifica per gli ottavi. Subito in vantaggio (7') con una bella girata  dal centro dell'area di rigore di R.Keane, l'Eire controlla la gara anche se gli arabi si rendono pericolosi. Nella ripresa. Breen raddoppia con una deviazione in area e Duff nel finire chiude una gara non bellissima.

Le partite del 10 giugno 2002
Corea e USA si equivalgono, Belgio e Tunisia pari sotto la pioggia, Portogallo grande su una Polonia piccola
Girone D: COREA DEL SUD - STATI UNITI 1-1 (p.t. 0-1), a Daegu (Corea del Sud), ore 08.30
COREA DEL SUD
(3-5-2): 1 Lee Won-Jae; 4 Choi Jin-Cheul, 20 Hong Myog-Bo, 7 Kim Tae-Yong; 22 Song Chong-Gug, 5 Kim Nam-Il, 21 Park Ji-Sung (Lee Chun, 38'), 6 Yoo Sang Hyeon (Choi Yong, 70'), 13 Lee Eul-Yong; 18 Hwang Sun-Hong (Ahn, 56'), 9 Seol Ki-Yong.
STATI UNITI
(4-5-1): 1Friedel; 22 Sannen, 23 Pope, 12 Agoos, 2 Hejduk; 11 Mathis (Wolff, 82'), 10 Reyna, 21 Donovan, 5 O'Brien, 17 Beasley (Lewis, 75'); 20 Mc Bride
ARBITRO: Meier (Svizzera)
RETI: Mathis (US) 23', Ahn (CS) 79'
AMMONITI: Hong Myog-Bo (CS), Agoos, Hejduk (US)   
SPETTATORI: 60.778
Gran bella partita che i sudcoreani hanno, però,  rischiato di perdere contro gli Usa, squadra quadrata con buoni giocatori. Gli USA vanno in vantaggio con Pathis che indovina un gran tiro dai 16 metri sul quale il portiere coreano non può arrivare. La Corea, spinta da un pubblico calorosissimo, reagisce e si procura un rigore che Lee Eul-Yong si fa parare dall'ottimo Friedel che nella ripresa, con alcuni interventi strepitosi ritarda il pareggio degli asiatici che, comunque, arriva al 79' quando il perugino Ahn, con un gran colpo di testa, manda in rete il pallone. Ancora qualche azione pericolosa sui due fronti, ma risultato alla fine giusto.

Girone H: TUNISIA - BELGIO 1-1 (p.t. 1-1) , a Oita (Giappone), ore 11.00
TUNISIA
(4-4-2): Boumnijel; Badra, Tirabelsi, Ghodhbane Bouzaiane; Gabsi (Selimi, 67'); Jaidi, Bouzaizi, Ben Achor; Melki (Beya, 88'), Jaziri (Zitouni, 77').
BELGIO (4-4-2): De Vlieger; Deflandre, De Boeke, Van der Heyden, Van Buyten; Simons (Mpenza, 53'), Vanderhaeghe, Verheyen (Vermont, 46'), Goor; Strupar (Sonck, 46'), Wilmots. 
ARBITRO: Sheild (Australia)
RETI: Wilmots (B) 13', Bouzaiane (T) 17'
AMMONITI: Ghodhbane, Gabsi (Tunisia), Van Buyten (Belgio)    
SPETTATORI: 39.700
Tunisia e Belgio danno vita, forse, alla più brutta partita di questi mondiali. Aprono le marcature i Belgi, che non hanno confermato l'ottima impressione suscitata nella gara d'esordio contro il Giappone, con il solito Wilmots, ma il pari per i tunisini arriva quasi subito grazie ad una bella punizione che picchia sul palo interno e si infila lla sinistra della porta difesa da De Vlieger. Poco altro da dire, tranne che constatare che la Tunisia è quasi fuori dovendo affrontare nell'ultima gara i padroni di casa del Giappone e che il Belgio per sperare di qualificarsi deve ora battere la Russia, cosa non certo facile.

Girone D: PORTOGALLO - POLONIA 4-0 (p.t. 1-0), a Jeonju (Corea del Sud), ore 13.30  
PORTOGALLO
(3-4-1-2): Vitor Baia; Frechaut, J.Costa, Couto; Rui George, Conceicao (Capucho, 69'), Petit, Bento; Figo; Joao Pinto (Rui Costa, 60'), Pauleta.
POLONIA
(4-4-2): Dudek; Kozminski, Waldoch, Hajto, Mi.Zewlakow (Rzasa, 71'); Swierczewski, Kaluzny (Bak, 16'), Krzynowek, Kryszalowicz; Olisadebe, Zurawski (Ma.Zewlakow, 56').
ARBITRO: 
RETI: Pauleta (P) 15', 64', 77', Rui Costa 86'
AMMONIZIONI: Frechaut, Rui George, Jorge Costa (Portogallo), Swierczewski, Bak (Polonia)   
SPETTATORI: 31.000
Inizia alla grande il Portogallo che al 15' va in vantaggio: grande lancio di Joao Pinto per Pauleta che si libera in area e realizza un gran goal. Piove a più non posso, a Yokohoma, ma il terreno di gioco tiene. La Polonia è davvero poca cosa ed il Portogallo raddoppia ancora con Pauleta, liberato da un ottimo assist di Figo che due minuti dopo colpisce, stavolta servito da Pauleta, il palo con un gran tiro da fuori area. Al 77' tris di Pauleta che, stavolta servito da Rui Costa (entrato da poco), si libera di Wurdok e chiude la partita. Passaggio di Capucho intervento in estirada di Rui Costa e 4-0, per la felicità del neo-cinquantenne (oggi il suocompleanno) tecnico del Portogallo Oliveira. Rui Costa, poi, manca il goal del 5-0 facendosi respingere sulla linea un fiacco tiro dopo avere dribblato anche il portiere polacco. Ambizioni lusitane rilanciate, malinconico addio alla Corea e ai mondiali per una umiliata e, sinceramente, penosa Polonia.

Le partite del 09 giugno 2002
Il Messico vince e ci mette in ansia, il Costa Rica acciuffa per i capelli il pari, il Giappone liquida la Russia e conquista la storica prima vittoria in una fase finale dei mondiali.
Girone G: MESSICO -ECUADOR 2-1 (p.t. 1-1), a Miyagi (Giappone), ore 08.30
ECUADOR
(4-4-2): 1Cevallos: 4 De La Cruz, 2 Porozo, 3 Hurtado, 6 Guerron; 5 Obregon (10 Aguinaga, 58'), 20 E.Tenorio (15 M.Ayovi, 34'), 19 Mendez; 9 Kaviedes, 11 Delgado
MESSICO
(3-5-2): 1 Perez; 5 Vidrio, 4 Marquez, 6 Torrado; 16 Carmona, 21 Arellano, 11 Luna, 18 Rodriguez, 7 Morales; 9 Borgetti, 19 Blanco.
ARBITRO: Daami (Turchia)
RETI: Delgado (E) 5', Borgetti (M) 27', Torrado (M) 56'
AMMONITI: Kaviedes, Cevallos, Guerron, C.Tenorio(E), Torrado (M)   
SPETTATORI: 45.610
L'Ecuador va in vantaggio subito (5') grazie ad un bel cross di De La Cruz che Delgado devia ottimamente di testa in rete. Il Messico reagisce ordinatamente e l'Ecuador è troppo rinunciatario. Il pareggio arriva al 27' grazie ad una grande azione sulla fascia sinistra di Morales che crossa basso per Borgetti che al volo di sinistro infila la porta di Cevallos. Al 7' della ripresa il Messico va meritatamente in vantaggio con un gran tiro da fuori area di Torrado. Il Messico va vicino al 3-1 al 69' quando Borgetti colpisce il palo alla destra di Cevallos. All'80' Perez salva il risultato per il Messico con una grande  parata su tiro di Carlos Tenorio e all'86' Ecuador pericoloso con un tiro di Ayovi che finisce fuori di un soffio. Finisce 2-1con il Messico ancora in attacco e Cevallos a deviare un bel tiro di Blanco (91'). Il vento, che spira forte su Ibaraki, spinge fuori dai mondiali un deludente Ecuador ed il Messico giocherà contro l'Italia la partita "de la muerte", per dirla alla messicana, il prossimo 13 giugno. Chi perderà rischia di uscire dai mondiali.

Girone C: COSTA RICA -TURCHIA 1-1 (p.t. 0-0) , a Incheon (Corea del Sud), ore 11.00
COSTA RICA
(4-4-2):1 Lonnis; 3 Marin, 4 Wright, 5 Martinez, 22 Castro; 8 Solis, 10 Centeno (Medford, 66') 6 Lopez (Parks, 77'), 15 Wallace (Bryce; 77')  9 Wanchope, 11 Gomez.
TURCHIA (4-4-2): 1 Rustu; 16 Umit Ozat, 18 Ergun, 2 Emre Asik. 4 Akyel;  22 Umit Davala, 21 Emre Belozoglu, 8 Tugay (Arif 88'), 10 Basturk (Nihat, 79'); 11 Hasan Sas, 9 Sukur ( Mansiz, 75'),
ARBITRO: Cidija (Benin)
RETI: Emre Belozoglu (T) 56', Parks (CR) 89'-
AMMONITI: Martinez, Castro (Costa Rica), Emre Asik, Emre Belozoglu, Tugay (Turchia)    
SPETTATORI: 42.299
Partita con poche emozioni, concentrate soprattutto nel finale. Al 5' primo pericolo per la Turchia con Gomez che tira fuori. Nella ripresa la Turchia va in vantaggio con Emre B. che approfitta di un impappinamento della lenta difesa del Costa Rica e batte l'incolpevole Lonnis. Il Costa Rica reagisce e va vicino al pareggio con Solis che conclude con un tiro alto e con Lopez che si fa parare la conclusione da Rustu. Quando i turchi credono di avere conquistato una importantissima vittoria, ecco la doccia fredda: Parks (giocatore mai utilizzato dall'Udinese nel campionato italiano) realizza il pareggio e poco ci manca che, nei minuti di recupero, non realizzi il goal della clamorosa vittoria. Negli ultimi minuti mancata da Emre anche una grossa occasione per i turchi. Qualificazone ancora tutta da giocare, nel girone C tra Turchia  (che affronterà la Cina nel prossimo turno) e il Costa Rica che si vedrà opposto al colosso Brasile(già qualificato).

Girone H: GIAPPONE-RUSSIA 1-0 (p.t. 0-0), a Yokohama (Giappone), ore 13.30  
GIAPPONE
(3-4-2-1): 12 Narazaki; 3 Matsuda, 17 Miyamoto, 16 K.Nakata; 20 Miyosin, 21 Toda, 5 Inamoto (Fukunishi, 85') , 18 Ono (Hattori, 75'); 7 H.Nakata; 13 Yanagisawa, 11 Susuki (Nakayama, 70').
RUSSIA
(4-4-2):  1 Nigmatullin; 5 Solimatin, 7 Onopko, 4 Smertin (Beschastmykh, 57'), 2 Kovtun; 8 Karpin, 9 Titov, 20 Izmailov (Kokhlov, 51'), 6 Semshov; 3 Nikiforov, 19 Pimenov (Sitchev, 46'), . 
ARBITRO: Mark (Germania)
RETI: Inamoto (G) 50'
AMMONIZIONI: Miyamoto, K.Nakata, Nakayama (Giappone), Nikiforov, Solomatin, Pimenov (Russia)  
SPETTATORI: 66.108
La partita, di una noia mortale nel primo tempo, si ravviva nella ripresa quando al 50' un'azione ben congegnata finalizzata da uno strepitoso lancio da 30 metri di Hidetoshi Nakata che pesca in area Inamoto che fulmina Nigmatullin con un violento diagonale all'incrocio.Il russo Dayev sbaglia un goal fatto dopo avere superato anche il portiere giapponese Narazaki (56'). Al 70' Nakata colpisce con un gran tiro da fuori area la traversa ma, tutto sommato,la vittoria giapponese appare meritata per la maggiore intraprendenza in attacco. Giappone in testa con 4 punti girone D, per i russi nulla è perduto perchè rimangono secondi con 3 punti.

Le partite del 08 giugno 2002
Slovenia addio, Sudafrica quasi agli ottavi, Croazia uno-due e azzurri KO, qualificazione a rischio, Brasile a gogò su una povera Cina fuori dai mondiali.
Girone B: SUDAFRICA - SLOVENIA 1-0 (p.t. 1-0), a Daegu (Corea del Sud), ore 08.30
SUD-AFRICA
(4-4-2): 1 Arendse; 2 Nzama, 19 Radebe, 4 A.Mokoena, 3 Carnell; 14 Nomvete (18 Buckley 71'), 6 Sibaya, 12 T.Mokoena, 7 Fortune (11 Pule 84'); 15 Zuma, 17 McCarthy (23 Koumantarakis 80').
SLOVENIA
(3-4-1-2): 1 Simeunovic; 3 Milinovic, 4 Vugdalic, 6 Knavs (23 Bulajic 60'); 7 Novak, 8 A.Ceh, 11 Pavlin, 18 Acimovic (20 N.Ceh 60'); 13 Rudonja; 16 Tiganj, 21 Cimirotic (19 Osterc 41').
ARBITRO: 
RETI: Nomvete 4'
AMMONITI: Radebe, T.Mokoena (Sud-Africa), Vugdalic , A.Ceh, Milinovic (Slovenia)    
SPETTATORI: 47.226
Primo tempo che si avvia subito con un goal di Nomvete dopo soli 4', che approfitta di una grossa distrazione della difesa slovena ed insacca su colpo di testa. La Slovenia subito il gol non riesce a reagire, anzi, è il Sud-Africa a rendersi pericoloso con rapidi contropiedi mettendo in  crisi la formazione di Katanec. L'undici sloveno si fa pericoloso soltanto al 32' con un gran tiro Acimovic di poco alto, ma è sempre il Sud-Africa a fare la partita. Il secondo tempo inizia con l'espulsione dopo 3' dell'allenatore sloveno Katanec. Senza allenatore la Slovenia appare molto più fragile, e sono ancora i sudafricani a rendersi pericolosi con Mccarthy, che al 63' colpisce di testa l'incrocio dei pali. Il match si conclude senza grossi sussulti, con gli africani che centrano la loro prima vittoria ad un mondiale.    

Girone G: ITALIA -CROAZIA 1-2 (p.t. 0-0) , a Ibaraki (Giuppone), ore 11.00
ITALIA
(4-4-2): 1 Buffon; 2 Panucci, 13 Nesta (23 Materazzi, 23'), 5 Cannavaro, 3 Maldini; 19 Zambrotta, 17 Tommasi, 6 Zanetti, 11Doni (9 Inzaghi, 78'); 10Totti, 2 Vieri.
CROAZIA (4-4-2): 1 Pletikosa; 15 Saric, 21 R.Kovac, 3 Simunic, 17 Jarni; 4 Tomas, 14 Soldo (16 Vranjes), 10 N.Kovac, 7 Vugrinec( 18 Olic, 56'); 5 Rapaic (20 Simic), 11 Boksic.
ARBITRO: Pull (Inghilterra)
RETI: Vieri (I) 55', Olic (C) 72', Rapaic (C) 75'
AMMONITI: Vieri (I), R.Kovac (C)   SPETTATORI 36.472
Un primo tempo noioso con l'Italia che non riesce a velocizzare il gioco e la Croazia che si dimostra di una pochezza disarmante. Una sola vera occasione per Doni che però si fa ribattere il tiro dal portiere croato Pletikosa. Nella ripresa, azzurri più reattivi che vanno prima in goal con Vieri ma il pessimo arbitro (capo di una pessima terna arbitrale) Pull annulla per un presunto fuori gioco di Zambrotta e poi segnano il goal del vantaggio vero con Vieri bravo a mandare di testa in rete un gran cross di Doni. L'Italia ha la partita in pugno, si muove bene, sciupa ancora con Vieri il possibile 2-0 e viene punita da Olic, subentrato da poco a Vugrinec, lesto ad infiltrarsi tra tre difensori e a mandare in rete (75') un cross dalla sinistra. Non passano tre minuti che un la Croazia va incredibilmente in vantaggio. E' ancora una disattenzione della difesa azzurra e una sfortunata deviazione di Materazzi a rendere vano il tentativo di parata di Buffon. Italia sotto choc, reazione d'orgoglio e ancora sfortuna. Palo su calcio piazzato dal limite di Totti, altro goal (regolare) annullato a Inzaghi (subentrato a Doni), finale farcito da tante iniziative e qualche rischio difensivo. Usciamo sconfitti immeritatamente e torniamo a soffrire per il passaggio del turno. I nostri mondiali sono sempre una sofferenza. E' il nostro destino. Coraggio, arriva il Messico.

Girone C: BRASILE - CINA 4-0 (p.t. 3-0), a Seogwipo (Corea del Sud), ore 13.30  
BRASILE
(3-4-2-1): Marcos; Roque Junior, Lucio, A.Polga; R.Carlos, Cafù, G.Silva, Juninho Paulista (Ricardinho, 70'); Ronaldinho (Denilson 46'), Rivaldo; Ronaldo (Edilson, 72').
CINA
(4-4-2): Jang Jin; Du Wei, Li Weifeng, Wu Chengying, Xu Yunlong; Li Xiaopeng, Qui Hong (Shao Yiayi, 66'), Li Tie, Zhao Junzhe; Ma Mingyu (Yang Pu, 62'), Hao Haidong (Qu Bo, 75').
ARBITRO: Frisk (Svezia)
RETI: Roberto Carlos 15', Rivaldo 32', Ronaldinho 45' rig., Ronaldo 55'
AMMONIZIONI: Roque Junior (Brasile), Du Wei (Cina)     
SPETTATORI: 36.750
Il Brasile soffre solo i primi minuti quando gli sprovveduti e volenterosi cinesi che con veloci folate impegnano la sua difesa. Un calcio di punizione al tritolo battuto dal (solito) Roberto Carlos sblocca la partita e per la Cina non c'è più nulla da fare. Vanno in rete nella successione Rivaldo, Ronaldinho su un rigore che l'arbitro aveva concesso per una trattenuta in area su Ronaldo e, nella ripresa, finalmente con Ronaldo liberato magnificamente da Cafù a 4 metri dalla porta cinese. 
Finisce con i successori di Mao che cercano lo storico primo goal mondiale  ma trovano solo un palo della porta di Marcos (tiro di Junzhe al 61') ed il Brasile che controlla da Brasile. La Cina esce dai mondiali, il Brasile è, praticamente anche se non matematicamente agli ottavi.

Le partite del 07 giugno 2002
La Svezia elimina una sfortunata Nigeria, la Spagna vola agli ottavi, guai per il Paraguay. Gli inglesi oscurano l'astro Argentina.
Girone F:  SVEZIA - NIGERIA 2-1 (p.t. 1-1), a Kobe (Giappone), ore 08.30
SVEZIA
(4-4-2): 1 Hedman; 2 Mellberg, 15 Jakobsson, 4 Miallby, 16 Lucic; 7 Alexanderson, 6 Linderoth, 8 A.Svensson (5 M. Svensson, 84') , 9 Ljungberg; 11 Larsson, Allback (3 Andersson, 64').
NIGERIA
(4-4-2)1 Shorunmu; 14 Udeze, 3 Babayaro (4 Kanu, 66'), 5 Okoronkwo, 6 West; 2 Yobo, 10 Okocha, 21 Utaka, 15 Christopher; 9 Ogbeche (7 Ikedia, 71), 17 Aghahowa.   
ARBITRO: Ortube (Bolivia)
RETI: 27' Oghaowa (N), 34'  Larsson (S), 62' Larsson (S) rig.
AMMONITI: Mialby, Alexandersson (S), West (N) - SPETTATORI 36.194
Primo tempo avvincente che si conclude sull'1-1. Parte a razzo la Svezia che al 18' sfiora il gol prima con Ljungberg e poi sul successivo corner con Mjallby, di testa (respinge sulla linea Christopher). La Nigeria, passato il pericolo, amministra un buon possesso palla che viene premiato al 27' quando Yobo affonda sulla fascia destra crossando sulla testa di Aghahowa che mette in rete portando la Nigeria in vantaggio. Immediata la reazione svedese quattro minuti dopo con un tiro di A. Svensson deviato in corner. Preludio al gol del pareggio che arriva al 34' con una grande azione finalizzata da Larsson. Prima dell'intervallo palo della Nigeria dopo un mezzo pasticcio della difesa. Nel secondo tempo è la Svezia a portarsi in vantaggio al 62' grazie a un penalty che Larson prima si procura e poi trasforma. Sterile reazione della Nigeria che si rivede dalle parti di Hedman al 71' con West che manda un colpo di testa sul fondo. Nulla di più fino all'80' quando Utaka lanciato a rete da Okocha fallisce clamorosamente il pareggio. Due minuti dopo altra clamorosa occasione: tiro di Yobo che si stampa sul palo. Una Nigeria sfortunata lascia mestamente (per la prima volta nella sua storia) il mondiale al primo turno.

Girone B: SPAGNA -PARAGUAY 3-1 (p.t. 0-1) , a Jeonju (Corea del Sud), ore 11.00
SPAGNA
(4-3-2-1): 1Casillas; 5 Puyol, 6 Hierro, 20 Nadal, 3 Juanfran; 21 Luis Enrique (4 Helguera, 46'), 8 Baraja, 11 De Pedro; 7 Raul, 17 Valeron (Hernandez, 85'); 10 Tristan (9 Morientes, 46').
PARAGUAY (4-4-2): 1 Chilavert; 2 Arce, 5 Ayala, 18 Caceres, 4 Gamarra, 21 Caniza (6 Struway, 77'); 14 Gavilan, 13 Paredes, 10 Acuna; 20 Cardozo (11 Campos, 63'), 9 Santa Cruz.
ARBITRO: Ghandour (Egitto)
RETI: Puyol 8' aut.(P), Morientes 53', Morientes 69', Hierro 83' rig.
AMMONITI: Baraja (S), Arce, Gavilan, Santa Crus (P)    
SPETTATORI: 41.428
Parte bene il Paraguay, che ripresenta il carismatico portiere Chilavert. Dopo 8' il Paraguay va rocambolescamente in goal: gran tiro dalla destra di Arce, respinta di Casillas proprio addosso a Puyol e pallone che carambola in rete. Autogoal. La Spagna reagisce con orgoglio ma i sudamericani sono ben disposti in campo dal CT Maldini. Al 30' Raul controlla in area, si gira su se stesso e in semirovesciata tira fuori di poco. Bel gesto. Al 35' Casillas sbaglia l'uscita e Cardozo non tira subito con la porta incustodita mancando il raddoppio per il Paraguay. Nella ripresa, Camacho toglie l'"invisibile" Tristan per Morientes e Luis Enrique per Helguera e la musica cambia. Al 53' Morientes pareggia con un gran colpo di testa su cross dal calcio d'angolo e al 69' porta in vantaggio la Spagna complice una uscita a vuoto di Chilavert (e forse aiutandosi con un braccio). Un rigore concesso benevolmente dal sig. Ghandour regala il goal della sicurezza agli iberici: dal dischetto Hierro sigla il 3-1, suo trentesimo goal in nazionale, e la Spagna vola agli ottavi. Complimenti.

Girone F: INGHILTERRA - ARGENTINA 1-0 (p.t. 1-0), a Sapporo (Giappone), ore 13.30  
INGHILTERRA
(4-4-2)1 Seaman; 2 Mills, 5 Ferdinand, 6 Campbell, 3 A.Cole; 7 Beckham, 18 Hargreaves (5 Sinclair, 18'), 21 Butt, 8 Scholes; 10 Owen (14 Bridge, 80'), 11 Heskey (17 Sheringham, 55').
ARGENTINA
(3-3-1-3): 12 Cavallero; 4 Pochettino, 6 Samuel, 13 Placente; 8 Zanetti, 14 Simeone, 3 Sorin; 11 Veron (16 Aimar, 46'); 10 Ortega, 9 Batistuta (19 Crespo, 59'), 18 K. Gonzalez (7 C.Lopez, 65')
ARBITRO: Collina (Italia)
RETI: 43' Beckham (I) rig.
AMMONIZIONI: Batistuta (A), A.Cole, Heskey (I)     
SPETTATORI: 35.927
Il big match del girone inizia con l'Argentina subito pericolosa con Kili Gonzalez preferito dal CT Bielsa a Claudio Lopez ma l'Inghilterra va vicinissima al vantaggio con Owen che elude la sorveglianza di Samuel e, in diagonale, colpisce il palo alla destra di Seaman con un bel tiro. Sul finire del primo tempo Owen tenta di liberarsi in area ma Pochettino lo mette a terra. Rigore. Dal dischetto Beckham non sbaglia. Nella ripresa grande occasione al 2' per Owen che in diagonale manda fuori, al 3' gran tiro di Scholes dal limite che Cavallero respinge di pugno, l'Inghilterra gioca bene, l'Argentina non punge. Al 12' gran lancio di Scholes per Sheringham, da poco subentrato ad Heskey, che tira strepitosamente al volo: grande intervento di Cavallero che devia in calcio d'angolo. Verso la mezzora della ripresa l'Argentina ha una vampata d'orgoglio ma il risultato rimane fermo sull'1-0 per gli inglesi che balzano al comando dl girone insieme alla Svezia. Si complica un po', in prospettiva qualificazione, la situazione per l'Argetina ma è ancora tutto da decidere.

Le partite del 06 giugno 2002
Due pareggi nel girone A, Francia e Uruguay, che guai ! Fatica nera per il Camerun ma l'Arabia è fuori dal mondo.
Girone A: DANIMARCA -SENEGAL 1-1 (p.t. 1-0), a Daegu (Corea del Sud), ore 08.30
DANIMARCA
(4-4-2)1 Sorensen; 6 Helveg, 3 Enriksen, 4 Laursen, 5 Heintze; 2 Toefting, 9 Tomasson, 7 Graevesen (17 Poulsen 62'), 19 Rommendahl (18 Lovenkrands,  89'), 8 Gronkjaer (10 Jorgensen, 50'), 11 Sand, 
SENEGAL
(4-4-2)1 Sylva; 17 Coly, Mal.Diop, 13 Diatta, 2 Daf; 14 Mo.Ndiaye (7 H.Camara 46'); 15 Diao, 3 Sarr (9 S.Camara, 46') (21Beye, 77')., 19 B.Diop, 10 Fadiga; 11 Diouf, 
ARBITRO: Batres (Guatemala)
RETI: Tomasson 15' rig., Diao 52'
AMMONITI: Sand, Tomasson, Helveg, Poulsen (D), Fadiga (S)
ESPULSO: Diao (S) al 74'       
SPETTATORI: 45.300
Squadre abbastanza simili tatticamente e gioco equilibrato. Un contatto "ruvido" tra Diao e Tomasson fa optare l'arbitro per la concessione del calcio di rigore alla Danimarca. Dal dischetto, Tomasson non perdona. Reazione ordinata del Senegal che va vicino al pareggio con un colpo di testa di B.Diopo (19') ben parato da Sorensen e al 42' con Fadiga che si libera con una finezza e spara fuori. Nella ripresa, grande azione di rimessa degli africani con Fadiga che serve Diao che infila di precisione alla sinistra di Sorensen per il giusto 1-1. La Danimarca cala e rischia anche di perdere al 70' quando H.Kamara sbaglia un goal fatto solo davanti al portiere danese. Il Senegal finisce in 10 per l'espulsione del goleador del match Diou reo di una brutta entrata su un avversario. 

Girone E: CAMERUN -ARABIA SAUDITA 1-0 (p.t. 0-0) , a Saitama (Giappone), ore 11.00
CAMERUN
(4-4-2): Alioum, Song, Kalla, Tchato, Geremi; Lauren, Foe, Wome (Njanka, 84'), Eto'o; Mboma (Ndiefi, 74'), Ngom Kome (Olembe 46')
ARABIA SAUDITA (4-4-2): Al Deayea; Sulimani, Al Jahani, Zubromawi (A.Al Dosari, 72'), Tukar; A. Al Shahrani, Khathran (Noor, 86'), I.Al Shahrani, Al Temyat; Al Shehri, O.Al Dosari (Al Yami, 36')
ARBITRO: M. Hauge (Norvegia)
RETI: Eto'o 65'
AMMONITI: Wome (C), Al Yamy (AS)        
SPETTATORI: 52.328
Non è stata la passeggiata che molti si attendevano per il Camerun. Il Ct dell'Arabia Saudita ha cambiato un bel po' di uomini per evitare un'altra disfatta ed in parte c'è riuscito limitando ad un solo goa il passivo di oggi. La rete del Camerun giunge al 21' della ripresa: su di un lungo lancio Eto'o si libera del suo controllore, entra in area e fulmina Al Deavea. Il Camerun controlla poi la situazione ma raccoglie poco in fase offensiva e questa vittoria di misura potrebbe costargli cara, infatti anche pareggiando la prossima gara contro la Germania se l'Eire dovesse vincere con più di un goal di scarto contro l'Arabia S. (cosa possibilissima) verrebbe eliminato dal torneo.

Girone A: FRANCIA - URUGUAY 0-0 (p.t. 0-0), a Busan (Corea del Sud), ore 13.30  
FRANCIA
(3-4-1-2)Barthez; Lizarazu, Desailly, Lebeuf ( Candela, 16'); Thuram, Viera, Petit, Wiltord (Dugarry, 93'); Micoud; Henry,Trezeguet (Cisse, 80').
URUGUAY
(4-3-3):  Carini; Lembo, Montero, D.Rodriguez (Guigou, 72'), Sorondo; P.Garcia, Varela, Romero; Dario Silva (Magallanes, 59'), Abreu, Recoba (De Los Santos, 70')
ARBITRO: Carini; Lembo, Montero, D.Rodriguez (Guigou, 72'), Sorondo; P.Garcia, Varela, Romero; Dario Silva (Magallanes, 59'), Abreu, Recoba (De Los Santos, 70').
ARBITRO: Romero Rizo (Messico)
AMMONIZIONI: Petit (F), P.Garcia, Romero, Dario Silva, Abreu (U)
ESPULSIONI: Henry (F) al 26'        SPETTATORI 38.287
Uno 0-0 (il primo dei mondiali giapponcoreani) che evita spiacevoli verdetti ma lascia drammatica la situazione delle due squadre in prospettiva qualificazione. I campioni del mondo (privi ancora di Zidane) della Francia partono a spron battuto ma l'arbitro fischia tra il 7' e l'8' due fuorigioco inesistenti a Trezeguet lanciato a rete. Si infortuna Lebeuf ed entra Candela, la Francia sembra vogliosa di vincere e l'Uruguay boccheggia ma tiene. Al 26' il fattaccio: Henry entra a spaccagambe su un avversario e l'arbitro lo espelle. L'Uruguay tenta il colpaccio con Recoba che sciupa parecchio ma la Francia colpisce con Petit, su calcio piazzato, la traversa. La ripresa è più emozionante,  Recoba e Abreu mancano occasioni favolose e alla fine il risultato è giusto.

Le partite del 05 giugno 2002
Usa a sorpresa per un brutto Portogallo, una bella Russia regola la Tunisia, beffa irlandese per tedeschi .
Girone H: RUSSIA - TUNISIA 2-0 (p.t. 0-0), a Kobe (Giappone), ore 08.30
RUSSIA
(4-5-1): 1 Nigmtatullin; 5 Solomatin, 7 Onopko, 3 Nikiforov, 2 Kovtun; 8 Karpin, 19 Pimenov, 6 Semshov, 9 Titov, 20 Izmailov (15 Alenitchev); Beschastnykh; 
TUNISIA
(3-4-3): 1 Boumnijel; 6 Trabelsi, 13 Bouazizi, 2 Badra, 17 Thabet, 12 Bouzaiene; 11 Sellimi, 3 Baya, 8 Gabsi; 5 Jazirii, 18 Achour;  
ARBITRO: Prendergast (Giamaica)
RETI: Titov 59', Karpin 64' rig.
AMMONITI: Semshov (Russia), Gabsi, Jaziri (Tunisia)     
SPETTATORI: 30.957
La prima frazione di gioco si conclude sullo 0-0 con la Russia che appare più squadra dimostrando un buon possesso palla. La Tunisia si limita a rapidi contropiedi mettendo, in qualche occasione, in difficoltà la non esaltante difesa russa. Secondo tempo, invece, ricco di emozioni con la Tunisia che si rende pericolosa all'8' con un gran tiro di Achour. Passano sei minuti  ed è la Russia a portarsi in vantaggio, grazie a un tiro da fuori effettuato da Titov (grossa incertezza del portiere tunisino). I tunisini non fanno in tempo a riorganizzarsi che dopo solo 4' gli viene concesso un rigore contro (Jaidi atterra Sichev). Dagli undici metri non fallisce Karpin (settanta presenze con la maglia della Russia) che porta il risultato sul 2-0. La Tunisia prova reagire ma al 31' Jaziri fallisce l'occasione per accorciare le distanze. 

Girone D: STATI UNITI -PORTOGALLO 3-2 (p.t. 3-1) , a Suwon (Corea del Sud), ore 11.00
STATI UNITI
(4-4-2): 1 Friedel;22 Sanneh, 23 Pope (16 Llanosa, 80'), 12 Agoos, 2 Hejduk; 4 Mastroeni,8 Stewart (13 Jones, 46'), 5 O'Brien, 17 Beasley; 20 Mc Bride, 21Donovan (9 Moore 75').
PORTOGALLO (4-4-2):  1 Vitor Baia; 22 Beto, 5 Couto, 2 Jorge Costa, 23 Rui Jorge; 20 Petit, 10 Rui Costa, 11 S.Conceicao; 8 Joao Pinto; 7 Figo, 9 Pauleta
ARBITRO: Saad (Kuwait)
RETI: 4' O'Brien (US), 30' J.Costa aut (US), 37' McBride (US), 39' Beto (P), 71' Agoos aut. (P)
AMMONITI: Beasley (US), Beto, Petit (P)        
SPETTATORI: 37.306
L'ultima partita del primo turno della prima fase dei mondiali registra la seconda grande sorpresa (la prima era stata la sconfitta nella partita d'esordio della Francia ad opera del Senegal). Gli Stati Uniti approfittano delle gravi incertezze della difesa del Portogallo e chiudono, meritatamente, l'incontro nei primi 45'. Al 4' un'errore del portiere portoghese che si fa fuggire il pallone permette a O 'Brian di portare gli Usa in vantaggio. Alla mezz'ora il raddoppio statunitense grazie ad una sfortunata autorete di Jorge Costa ed al 37' Mc Bride porta incredibilmente il punteggio sul 3-0. Portogallo scosso, ma arriva subito il 3-1 grazie a Beto, lesto a riprendere una ribattuta della difesa Usa e a fiondare in rete. Nella ripresa il Portogallo, apparso compagine di fuoriclasse poco amalgamati, cerca di risalire la china e quando Agoos segna un magnifico goal, ma nella sua rete, sembra che possa farcela a rimediare. Ma è un fuoco di paglia. Finisce 3-2 per gli "Yankees" e si fa difficile, inopinatamente per i lusitani, il prosieguo dei mondiali.

Girone E: GERMANIA - EIRE  1-1 (p.t. 1-0), a Ibaraki (Giappone), ore 13.30  
GERMANIA
(3-5-2)1 Kahn; 2 Linke, 5 Ramelov, 21 Metzelder; 22 Frings, 19 Schneider (16 Jeremies 90'), 13 Ballack, 8 Hamann, 6 Ziege; 9 Jancker (20 Bierhoff 75'), 11 Klose (17 Bode 85').
EIRE
(4-4-2): 1 Given; 3 Harte (21 Reid 73'), 14 Breen, 5 Staunton (4 Cunningham 88'), 2 Finnan; 11 Kilbane, 12 Kinsella, 8 Holland, 18 G.Kelly (17 Quinn 73'); 10 Robbie Keane, 9 Duff.
ARBITRO: Milton Nielsen (Danimarca)
RETI: Klose 19', Keane 92'.
AMMONIZIONI: Nessuna.          
SPETTATORI: 35.854
La Germania dopo l'abbuffata "araba" si trova davanti un Eire roccioso e per niente disposto a fare da sparring-partner. Ne nasce una partita non bella che vede la Germania andare in vantaggio grazie ad un grande lancio di Ballack che coglie la difesa dei verdi irlandesi impreparata e che l'implacabile Klose manda in rete, neanche a dirlo, di testa (4 goal in 2 gare tutti di testa!). L'Eire non si dà per vinto, la Germania rischia molto soprattutto nella ripresa quando Duff si fa respingere da Kahn un tiro a botta sicura. Occasioni anche per la Germania e quando sembra che per i tedeschi il passaggio agli ottavi sia cosa fatta, al 92' arriva il pareggio di Robbie Kean che si libera in area e dalla sinistra infila con un gran tiro l'incolpevole Kahn regalando all'Eire un meritato pareggio. Nessun ammonito. Incredibile, non succede quasi mai, complimenti alle due nazionali.

Le partite del 04 giugno 2002
Il Costa Rica sbaraglia la Cina, Giappone-sciupone,  Sud Corea storica vittoria.
Girone C:  CINA - COSTA RICA 0-2 (p.t. 0-0), a Gwangju (Corea del sud), ore 08.30
CINA
(4-4-2): 22 Jiang Jin; 7  Sun Jihai (15 Zhao Junzhe 25' pt.) , 5  Fan Zhiyi ( 11 Yu Genwey 18' st.), 14  Li Weifeng, 4  Wu Cheying; 8  Li Tie, 9  Ma Mingyu, 21  Xu Yunlong, 18 Li Xiaopeng; 10  Hao Haidong, 20  Yang Chen (12 Su Maozhen); 
COSTA RICA
(3-4-3): 1 Lonnis; 4 Wright, 3 Marin; 5 Martinez; 15 Wallace (16 Bryce 25' st.), 10 Centeno, 8 Solis, 22 Castro; 7  Fonseca (17 Medford 11' st.), 11 Gomez, 9  Wanchope ( 6 Lopez 34' st.); 
ARBITRO: Vassaras (Grecia)
RETI: Gomez 61', Wright 65'
AMMONITI: Marin, Solis, Centeno, Gomez (CR) Li Tie, Xu Yunlong, Li Xiaopeng (Cina)  
SPETTATORI: 35.000
Comincia male l'avventura cinese al mondiale. I primi 45' si concludono sullo 0-0  senza eccessive emozioni, eccezion fatta per l'occasione avuta dai costaricani al 20' quando Solis, solo davanti al portiere, finisce col farsi parare il tiro. La Cina si vede soltanto al 47' con un tiro fuori effettuato da Wu Chengyig. Secondo tempo che inizia all'insegna del Costa Rica che va in vantaggio al 16' con un gran tiro di Gomez che si insacca alla destra del portiere Jiang Jin. La  Cina è stordita e non riesce a reagire, ne approfitta il Costa Rica con Wrigth  che raddoppia al 20'  sfruttando un cross dello scatenato Gomez. Dopo il raddoppio scompare definitivamente la Cina e il Costa Rica sfiora più volte il tris prima con Lopez, poi con Castro e infine con Gomez che, saltato il portiere, si fa respingere il tiro sulla linea. L'allievo Costa Rica, di cui Milutinovic è stato allenatore, supera il maestro Bora Milutinovic, attuale trainer della Cina.  

Girone H: GIAPPONE  - BELGIO 2-2 (p.t. 0-0) , a Saitama (Giappone) 
ore 11.00
GIAPPONE
(3-4-1-2): 12 Narazaki; 4 Morioka (17 Miyamoto, 73'), 3 Matsuda, 16 K.Nakata;  18 Ono (14 Alex Santos, 63'), 21Toda, 5 Inamoto, 11 Suzuki (8 Morishima, 69'); 7 H.Nakata; 13 Yanigisawa,  22 Ighikawa 
BELGIO (4-4-2): 1De Vlieger; 15 Peeters, 16 Van Buyten, 4 Van Meir, 12 Van Der Heyden; 11 Verheyen (20 Strupar, 73'), 10 Walem (9 Sonck, 69'),  6 Simons, 8 Goor;
18 Vanderhaeghe, 7 Wilmots, ; 
ARBITRO: Mattus (Costa Rica)
RETI: Wilmots 57', Suzuki 59', Inamoto 69', Van Der Heyden 75'
AMMONITI: Van Der Heyden, Verheyen (B), Toda, Inamoto (G)     
SPETTATORI: 55.256
Il Giappone inizia con maggiore piglio ma alla distanza viene fuori la maggiore esperienza del Belgio che va vicino al goal con Verheyen (25') e con Vilmots (29') ma è bravo il portiere Narazaki a neutralizzare. Nella ripresa al 57' Wilmots, dopo avere sciupato un'occasione alla ripresa del gioco, realizza il goal del vantaggio belga con una splendida rovesciata dal centro dell'area di rigore. Immediata la risposta del Giappone che pareggia con Suzuki (59') lesto ad ad approfittare di un errore di Van Der Heyden. Sull'onda del pareggio raggiunto, il Giappone va in vantaggio grazie ad una grande azione di Inamoto ma il Belgio non ci sta e, con uno splendido pallonetto, Van Der Heyden si fa perdonare l'incertezza difensiva che ha provocato il secondo goal nipponico e riporta il risultato in parità.

Girone D: COREA DEL SUD-POLONIA 2-0 (p.t. 1-0), a Busan (Corea del Sud), ore 13.30  
COREA DEL SUD
(4-3-3)12 Kim Byung Ji; 5 Kim Nali-Il, 20 Hong Myong-Bo, 4 Choi Jin Cheul, 22 Song Chung-Gug; 6 Yoo Sang-Chul (19 Ahn, 50'), 13 Lee Eul-Yong, 8 Choi Tae-Uk; 21 Park Ji-Sung, 9 Seol Ki-Yeon (16 Cha Doo-Ri, 88'), 18 Hwang Sun-Hong (14 Lee Chung-So 88').
POLONIA
(4-3-3): 1 Dudek
; 20 J.Bak (Klos, 51'), 6 Hajto, 15 Waldoch, Zewlacow; 10 Kaluzny (14 Ma.Zevlakov, 65'), 21 Kozminski, 7 Swierczewski;  18 Krzynowek, 11 Olisadebe, 19 Zurawsky (9 Kryszalowicz, 46').
ARBITRO: Ruiz (Colombia)
RETI: Hwang Sun-Hong 26', Yoo Sang-Chul 55'
AMMONIZIONI: Park Ji-Sung (CS), Hajto,
Swierczewski, Krzynowek (P)        SPETTATORI: 48.760
Delude la Polonia, gioca bene la Corea in velocità. Nel primo tempo, la Corea del Sud va vicina al goal in parecchie occasioni, complice una difesa polacca molto lenta e macchinosa. Il primo goal coreano, realizzato da Hwang con un appoggio al volo sul palo destro di Dudek, è molto bello. Nella ripresa, il Sud Corea raddoppia con un tiro nemmeno irresistibile di Yoo valutato male da Dudek che, nel finale si farà perdonare evitando ai polacchi di subire un passivo più severo. In ombra il "colored" polacco di origine nigeriana Olisadebe. Una citazione particolare merita lo straordinario pubblico coreano, una rumorosa  macchia rossa che ha sostenuto i propri beniamini dal primo all'ultimo minuto. 

Le partite del 03 giugno 2002
Super Vieri, Ronaldo e Blanco, OK Italia, Brasile e Messico. 
Girone G:  MESSICO-CROAZIA 1-0 (p.t. 0-0), a Niigata (Giappone), ore 08.30
MESSICO
(3-5-2): 1 Perez; 5 Vidrio, 4 Marquez, 6 Torrado; 16 Carmona, 7 Morales, 13 Mercado, 11 Luna, 19 Caballero; 9 Borgetti (15 Hernandez 23'st.), 10 Blanco (17 Palencia 34'st.).
CROAZIA
(3-5-2):  1 Pletikosa; 4 Tomas, 21 R.Kovac, 3 Seric; 6 Zivkovic, 14 Soldo, 8 Prosinecki (5 Rapaic, 46'), 10 N.Kovac, Jarni; 11 Boksic (13 Stanic 22'st.), 9 Suker (15 Saric 19'st.).
ARBITRO: 
RETI: Blanco 60' rig.
AMMONITI: nessuno
ESPULSO: Zivkovic (C) al 60'          SPETTATORI 32.239
Nel primo tempo il Messico dà l'impressione di essere più squadra anche se complessivamente l'incontro è equilibrato. La ripresa si apre (2')con un colpo di testa di Soldo in seguito ad un calcio piazzato di Rapaic che sfiora la traversa. Ancora pericolosa la Croazia con Rapaic su punizione dal limite (8') fuori di poco. Al 59' Blanco viene atterrato in area da Zivkovic, che viene espulso (ultimo uomo), rigore trasformato da Blanco. La Croazia reagisce ma non riesce a rendersi mai veramente pericolosa.

Girone C: BRASILE-TURCHIA 2-1 (p.t. 0-1) , a Ulsan (Corea del Sud) 
ore 11.00
BRASILE
(3-4-3): 1Marcos; 3 Lucio, 5 Edmilson, 4 Roque Junior; 6 Roberto Carlos, 2 Cafù, 8 Gilberto Silva, 19 Juninho Paulista 18 Vampeta, 72'); 11 Ronaldinho (17 Denilson, 67'), 10 Rivaldo, 9 Ronaldo (21 Luizao, 73').
TURCHIA (3-4-1-2): 1 Rustu; 4 Fatih, 16 Umit, 5 Alpay; 3 Bulent (17 mansiz, 66'), 20 Hakan Unsal, 10 Basturk (22 Davala, 65'), 11 Hasan Saa, 21 Emre, 8 Tugay, 9 Hakan Sukur.
ARBITRO: Kim Yong Yo
RETI: Hakan Sas 45',  Ronaldo 50',  Rivaldo 87' su rigore  
AMMONITI: Fatih (T), Denilson (B)
ESPULSI: Alpay e Hakan Hunsal (Turchia).   SPETTATORI 33.482
Un calcio di rigore concesso per un fallo commesso su Luizão (che aveva sostituito Ronaldo) fuori area a tempo scaduto trasformato da Rivaldo regala al Brasile una vittoria che, se fosse giunta con un'azione diversa, sarebbe stata meritata. La Turchia, che si era difesa rischiando in qualche occasione (Ronaldo e Rivaldo) è andata in vantaggio alla fine del primo tempo grazie a Hasan Sas,  ma nella ripresa Ronaldo, servito da Rivaldo, metteva in rete al volo in estirada un difficile pallone. Il Brasile ha continuato ad attaccare rendendosi pericoloso in parecchie occasioni e, quando nessuno ci sperava più, l'episodio del rigore che ha causato anche l'espulsione del turco Alpay per fallo da ultimo uomo. Nei minuti di recupero espulso un altro turco, Hakan Unsal, per una scorrettezza su Rivaldo (il brasiliano ha fatto una sceneggiata coprendosi il volto per una pallonata che lo aveva colpito, invece, ad una coscia).

Girone G: ITALIA-ECUADOR 2-0 (p.t. 2-0), a Sapporo (Giappone), ore 13.30  
ITALIA
(4-4-2)
1 Buffon; 2 Panucci, 5 Cannavaro, 13 Nesta, 3 Maldini; 19 Zambrotta, 17 Tommasi, 14 Di Biagio (8 Gattuso, 68'), 11 Doni (16 Di Livio, 64'); 10 Totti (7 Del Piero, 74'), 21Vieri. 
ECUADOR
(4-4-2):
1Cavallos; 4 De La Cruz, 3 Hurtado, 2 Porozo, 6 Guerron; 19 Mendez, 5 Obregon, 16 Chala (7 Asencio, 85'), 20 E.Tenorio (15 Ayovi, 59'); 10 Aguinaga ( 18 C.Tenorio, 46'), 11 Delgado.
ARBITRO: Hall (Usa)
RETI: Vieri 6', 26'                           SPETTATORI: 35.000 circa
AMMONIZIONI: Cannavaro (I), De La Cruz, Porozo, Chala (E)
L'Italia gioca un buon primo tempo e controlla la partita nella ripresa. Il goal dell'1-0 arriva subito in apertura grazie ad una iniziativa di Totti (grande partita) che apre indietro per Vieri che di sinistro appena dentro l'area di rigore manda all'incrocio dei pali. Il raddoppio è ancora di Vieri, che in contropiede sfugge al suo avversario, batte a rete ma il portiere ribatte e sulla ribattuta "Bobo" spinge in rete da due passi. L'Ecuador dimostra un buon possesso di palla ma è pericoloso solo al 90' quando Buffon è costretto a ribattere in angolo una conclusione di Delgado. Complessivamente buona la prova degli azzurri con Totti e Zambrotta sugli scudi e, naturalmente, in fase realizzativa ottima la prova di Vieri.

Le partite del 02 giugno 2002
Argentina super, Paraguay depredato dai "bafana bafana" e dall'arbitro, rischia l'Inghilterra, bene la Spagna.
Girone F:  ARGENTINA-NIGERIA 1-0 (p.t. 0-0), a Ibaraki (Giappone), ore 07.30
ARGENTINA
(3-3-1-3): 12 Cavallero;  4 Pochettino, 13 Placente, 6 Samuel; 8 Zanetti, 14 Simeone, 3 Sorin; 11 Veron (Aimar, 77'); 10 Ortega, 9 Batistuta (Crespo, 80'), 7 Claudio Lopez (K.Gonzales, 46').
NIGERIA
(4-3-1-2): 1 Shorunmu; 16 Sodje, 6 West, 5 Orononkwo, 3 Babayaro; 10 Okocha, 2 Yobo, 11 Lawall; 4 Kanu (Ikedia, 46'); 17 Agahowa, 9 Ogbeche.
ARBITRO: Veissiere (Francia)
RETI: Batistuta 62', 
AMMONITI: Samuel (A),  Simeone (A), Dodje (N)      SPETTATORI 34.050
Primo tempo equilibrato con l'Argentina che ha un maggiore possesso di palla ma costruisce poche occasioni. Intorno alla mezz'ora occasione per i sudamericani con un gran tiro di Ortega deviato dal portiere Shorunmu e subito dopo un analogo tiro di Okocha viene deviato alla grande da Cavallero. Nei primi minuti della ripresa grandi occasioni per Batistuta (47') e  Sorin (48' e 60'). Da un corner di Veron nasce il goal del vantaggio argentino realizzato da Batistuta (62') con un gran colpo di testa. Crespo, che ha sostituito Batistuta all' 80' appena tocca palla va vicino al goal ma finisce 1-0, meritatamente per l'Argentina, una grande squadra davvero. Bella prova anche per la Nigeria che in qualche occasione ha sfiorato il pari.

Girone B: PARAGUAY-SUDAFRICA 2-2 (p.t. 1-0) , a Busan (Corea del Sud) 
PARAGUAY
(4-4-2)22 Tavarelli; 2 Arce, 5 Celso Ayala, 4 Gamarra, 21 Cañizas; 6 Struway ( 17 Franco 87'), 8 Alvarenga (14 Gavilan 66'), 10 Acuña; 18 Caceres, 9 Santa Cruz; 11 Jorge Campos (16 Moringo 72');
SUDAFRICA (3-5-2): 16 Arendse; 2 Nzama, 13 Issa ( 9 Mukasi 27'), 19 Radebe, 4   A.Mokoena; 3 Carnell, 12 T.Mokoena, 6 Sibaya, 7 Fortune; 15 Zuma, 17 Mc Carthy (23 Koumantarakis 78'); 
ARBITRO: Lubos Michel (Slovenia)
RETI: Santa Cruz 39', Arce 55', Struway 63' aut., Fortune 92' rig.
AMMONITI: Cañizas, Caceres, Tavarelli, Franco (P), A.Makoena, Issa, Zuma, McCarthy (SA)  - SPETTATORI 25.186
Prima frazione di gioco tutta di marca sudamericana, con il Sud Africa che si limita ad uno sterile possesso palla. Il Paraguay (con Cesare Maldini in panchina) si porta i vantaggio dopo aver sfiorato il gol  per ben tre volte, al 39' con un colpo di testa di Roque Santa Cruz. La ripresa si apre ancora all'insegna del Paraguay che raddoppia al 55' grazie ad  una punizione battuta magistralmente da Arce. Dopo il raddoppio si scioglie il Paraguay e sale in cattedra il Sud Africa che accorcia le distanze al 63' con un autorete di Struway su tiro di Mokoena, e pareggia poi, grazie a un penalty (molto dubbio) trasformato da  Fortune al 92'. 

Girone F: INGHILTERRA-SVEZIA 1-1 (p.t. 1-0), a Saitama (Giappone), ore 11.30  
INGHILTERRA
(4-4-2)1 Seaman; 2 Mills, 5 Ferdinand, 6 Campbell, 3 A. Cole; 7 Beckham (Dyer, 63'), 18 Hargreaves; 8 Scholes, 11 Heskey; 10 Owen, 20 Vassel (J.Cole, 74').
SVEZIA
(4-4-2):  1 Hedman; 2 Mellberg, 4 Mjallby, 3 P.Andersson, 16 Lucic; 7 Alexandersson, 15 Jakodsson, 17 Ma. Svensson A.Svenson, 55'), 9 Ljungberg; 10 Allback (A,Andersson, 80'), 11 Larsson;  
ARBITRO: Simon (Brasile)
RETI: Campbell 24', Alexandersson 58' (S)
AMMONIZIONI: Campbell (I), Allback (S), Jakobsson (S)      SPETTATORI 52.721
L'Inghilterra gioca bene il primo tempo, la Svezia domina nella ripresa. Giusto il pareggio, anche se alla fine sono gli svedesi a recriminare per una occasione mancata al 92' da Larsson. Il goal dell'Inghilterra arriva in seguito ad un corner battuto dal rientrante Beckham (due mesi di assenza per una frattura al metacarpo) e mandato in rete di testa da Campbell. La Svezia supera lo sbandamento successivo al goal e nella ripresa pareggia grazie a Alexanderson che approfitta di uno svarione di Ferdinand e segna un gran goal. Complessivamente buona la prova della Svezia, deludente quella dell'Inghilterra con Owen decisamente in ombra.

Girone B: SPAGNA-SLOVENIA  3-1 (p.t. 1-0)
SPAGNA
(3-4-2-1)12 Casillas; 5 Puyol, 5 Hierro, 20 Nadal, 3 Juanfran (Romero 83'); 21Luis Enrique (Helguera 75'), 8 Baraja, 11 De Pedro; 17 Valeron, 7 Raul; 10 Tristan (Morientes, 67'). 
SLOVENIA (3-4-1-2): 1 Simeunovic; 3 Milinovic, 5 Galic, 6 Knaus; 7 Novak (Gajser 77'), 8 A.Ceh, 11 Paulin, 19 Karic; 10 Zahovic (Acimovic 63'); 9 Osterc (Cimorotic 57'), 13 Rudonja.
ARBITRO: Guezzaz (Marocco)
RETI: Raul 44', Valeron 74', Cimorotic (Sl) 81', Hierro 87' rig.
AMMONIZIONI: Valeron (S), Karic e Cimorotic (Slov)      SPETTATORI 28.598
Gli uomini di Camacho hanno iniziato con una vittoria più netta di quanto sia stata la differenza in campo tra le due squadre. La Spagna, molto involuta nel gioco fino a quel momento, va in vantaggio al 44' grazie ad una percussione di Raul su iniziativa dell'ottimo Luis Enrique. Nella ripresa gli iberici, forti del vantaggio acquisito, giocano meglio e raddoppiano con Valeron ottimamente lanciato da De Pedro ma Cimorotic, liberatosi di Hierro accorcia le distanze. Un fallo (?) su Morientes procura un penalty alla Spagna che Hierro (alla quarta partecipazione ai campionati mondiali) realizza dal dischetto con sicurezza. Infortunio abbastanza serio ad una caviglia per il difensore spagnolo Juanfran.

Le partite del 01 giugno 2002
Tedeschi a valanga, grande Danimarca, Camerun e Eire un pari per sperare.
Girone E:  CAMERUN-EIRE 1-1 (p.t. 1-0), a Niigata (Giappone)
CAMERUN
(3-5-2): 1 Alioum, 4 Song, 5 Kalla, 2 Tchato;  8 Geremi, 12 Lauren, 17 Foe, 20 Olembe, 3 Wome; 9 Eto'o, 10 Mboma (Suffo 57').
EIRE
(4-4-2):  1Given; 18 G.Kelly, 5 Staunton, 14 Breen, 3 Harte; 7 McAteer (Finnam, 46'), 8 Holland, 12 Kinsella, 11 Kilbane; 9 Duff (Reid, 77'), 10 R.Keane.
ARBITRO: Kamikawa (Giappone)
RETI: 39' Mboma (C), 52' Holland (E)
AMMONITI: McAteer (E), Kalla (C) - SPETTATORI 33.687
Pareggio giusto, anche se nella ripresa l'Eire avrebbe meritato qualcosina di più. Il Camerun va in vantaggio grazie ad una grande iniziativa di Eto'o che crossa basso per Mboma che controlla al centro dell'area e spedisce di sinistro in rete. Nella ripresa, bella reazione dell'Eire che prima pareggia con un gran tiro da fuori area di Holland su ribattuta di Kalla e poi sfiora il raddoppia colpendo un gran palo con Robbie Keane. 

Girone A: URUGUAY-DANIMARCA 1-2 (p.t. 0-1) , a Ulsan (Corea del Sud)
URUGUAY
(4-4-2): 1 Carini; 2 Mendez, 14 Sorondo, 4 Montero, 6 Rodriguez (Magallanes 87'); 8 Varela, 5 Garcia, 7 Guigou; 20 Recoba (Regueiro 80'); 9 Dario Silva (Morales 89'),13Abreu.
DANIMARCA (4-2-3-1): 1 Soerensen; 6 Helveg, 4 Henriksen, 4 Laursen, 5 Heintze; 2 Toefting; 7 Gravesen, 19 Rommendhal;  8 Gronkjaer; 11 Sand, 9 Tomasson.
ARBITRO: S.Mane (Kuwait)
RETI: Tomasson 44', Rodriguez 47'st., Tomasson 83'
AMMONITI: Mendez (U) , Heintze(D) - SPETTATORI 36.000
Vittoria meritata per i danesi che forse non si attendevano un Uruguay inconsistente per tutti i novanta minuti di gioco. Danimarca più vivace nei primi minuti di gioco con Sand che centra la traversa al 12', l'Uruguay si vede soltanto con incursioni di singoli. La rete del vantaggio arriva al 44' dopo una splendida triangolazione Gronkjaer - Tomasson, che ha portato in rete l'attaccante neo-milanista. Il secondo tempo parte sotto l'insegna dei sudamericani che al 2' vanno a segno con una prodezza firmata Rodriguez. Dopo il pareggio il copione non cambia, con i danesi che si rendono più pericolosi giocando un calcio brillante e a tratti spettacolare mettendo in difficoltà Montero e compagni. La rete che decide il match arriva a sette minuti dalla fine siglata ancora da Tomasson che sfrutta alla perfezione un cross di Jorgensen (subentrato al 70' a Gronkjaer) insaccando di testa. 

Girone E:  GERMANIA-ARABIA SAUD 8-0 (p.t. 4-0), a Sapporo (Giappone), ore 13.30  
ARABIA SAUDITA
(3-4-3): 1Al Deayea; 3 Tukar, 13 Sulaimani, 4 Zubromawi,  16 Al Owairan (Al Sharani, 46'), 12 D.Al Dossary; 8 Noor, 18 Al Temiat (Al Kathrhan, 45'), 7 Al Shaharani; 20 Al Yami (O.Al Dossary, 77'), 9 Al Jaber;  
GERMANIA
(3-5-2): 1 Kahn; 21 Metzelder (Jeremies, 46'), 5 Ramelov, 2 Linke; 22 Frings19, 8 Hamann, 19 Schneider, 13 Ballack, 6 Ziege; 11 Klose (Neuville, 77'), 9 Jancker (Bierhoff, 67').
ARBITRO: Aquino (Paraguay)
RETI: Klose 20', 25', 70', Ballack 40', Jancker 46', Linke 73' , Bierhoff 85', Schneider  92'
AMMONIZIONI: Hamann e Ziege (G), Noor (AS)       
SPETTATORI 40.000
Partita senza storia, con la Germania troppo superiore e gli arabi troppo deboli. Cinque delle otto reti sono venute da colpi di testa, di piede sono stati segnati solo i goals di Jancker, Bierhoff e Schneider (magnifico calcio piazzato). In tutta la partita gli arabi sono arrivati solo tre volte al tiro e neppure troppo pericolosamente.

La partita inaugurale del 31 maggio 2002
Senegal a sorpresa sulla Francia 

  Girone A  FRANCIA - SENEGAL 0-1 (p.t.0-1), a Seul (Corea del Sud)
Dopo una splendida cerimonia di apertura alla presenza dei massimi esponenti politici coreani e giapponesi che non si incontravano tra loro dl 1945, data dell'indipendenza della Corea dal Giappone, la Francia e il Senegal hanno dato vita ad una bella partita d'apertura di questa edizione dei campionati del mondo. Alla fine gli africani hanno vinto com merito, anche se i francesi possono recriminare per due legni colpiti da Trezeguet, palo nel primo tempo,e da Henry, traversa nella ripresa (ma, poco prima, il Senegal aveva colpito la traversa con Fadiga), e per l'assenza del suo giocatore di maggior talento, Zidane. Il goal partita è nato da una fuga sulla sinistra di Dieuf che ha saltato abilmente Lebeuf e ha crossato al centro dal fondo. Barthez ha respinto la deviazione del suo compagno Petit ma nulla ha potuto sulla ribattuta di Bouba Diop che, da terra ha mandato in rete. Inizia, così, in salita il Mondiale della Francia ma c'è tempo per riparare. 
FRANCIA (4-2-3-1): 16 Barthez; 15 Thuram, 18 Lebeuf, 8 Desailly, 3 Lizarazu; 4 Vieira, 17 Petit; 11 Wiltord (D.Cissè, 80'), 6 Djorkaeff (Dugarry 59'); 12 Henry; 20 Trezeguet.
SENEGAL (4-5-1): 1 Sylva; 17 Coly, 4 Malik Diop, 13 Diatta, 2 Daf; 14 Mo.Ndiaye, 15 Diao, 6 Cissè, 19 Bouba Diop, 10 Fadiga; 11 Diouf.
RETE: Baouba Diop al 30'
AMMONITI; Petit (F), Cissè (S) 

ARBITRO: Ali Bujsaio (Emirati Arabi)   
SPETTATORI 60.000

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