La Lazio ne combina di tutti i colori, ma anche l'arbitro... |
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AMMONITI: Sereni,Tomic, Seric, Negro, E. Filippini, Di Canio (L), Djordjevic, Boya. La Lazio, complice un arbitraggio "avventuroso", si complica ulteriormente la vita davanti a pochi spettatori (10 mila circa) in una fredda serata di Uefa Cup. Al 6' i serbi vanno in vantaggio con Boya che batte Sereni in uscita al termine di un veloce contropiede. La Lazio ha una reazione che la porta al goal con Simone Inzaghi ma il sig. Stredak annulla per un inesistente fuorigioco (21'). Poco dopo, al 24', il Partizan raddoppia ancora con Boya che nell'occasione commette fallo, non rilevato dall'arbitro, togliendo il pallone dai guantoni di Sereni. La Lazio accusa il colpo, si inervosisce, ma alla fine del primo tempo ha l'occasione per toirnare in partita ma Simone Inzaghi sbaglia un rigore (fallo di Djordjevic, ammonito) facendosi parare la conclusione dal portiere Kralj. Nella ripresa, Paolino Di Canio al 7' inizia la rimonta biancoceleste mettendo in rete con un bel tocco esterno destro dal centro dell'area piccola su cross di Cesar dalla trequarti sinistra ed al 28' Simone Inzaghi si fa perdonare l'errore dal dischetto del primo tempo mettendo dentro a porta vuota un cross dalla sinistra. La Lazio domina ma non riesce a segnare quel goal che le permetterebbe di affrontare più tranquillamente l'ultima gara di questa strana fase a gironi della Uefa Cup fra una settimana ad Atene contro l'Egaleo, fanalino di coda del girone. |