BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piquè, Puyol, Abidal; Tourè (101' Busquets), Xavi, Keita; Henry (95' Bojan Krkic), Messi, Ibrahimovic (80' Pedro Rodriguez)
SHAKHTAR (4-5-1): Pyatov; Srna, Chygrynskiy, Kucher, Rat; Willian (91' Aghahowa), Hubshman, Gai (79' Kobin), Ilsinho, Fernandinho (79' Jadson); Luiz Adriano
ARBITRO: De Bleeckere (Belgio)
RETI: 115' Pedro Rodriguez (B)
AMMONITI:Ilsinho,Srna,Kucer,Kobin(S), Messi, Pedro Rodriguez (B)
Non è il Barcellona stellare della scorsa stagione quello che, pur tenendo in mano le briglie del match, deve attendere 115 minuti di gioco per avere la meglio sullo Shakhtar e aggiudicarsi la Supercoppa della Uefa, il quinto titolo di un anno solare irripetibile per la Società catalana. La squadra di "Pepp" Guardiola, infatti, nel 2009 ha vinto Champions, Liga, Coppa del Re, Supercoppa di Spagna e Supercoppa Europa, un record in futuro difficilmente ripetibile. Per conquistare la Supercoppa della Uefa il Barcellona ha dovuto, però, ricorrere ai suoi giovani astri d'attacco (Krkic e Pedro Rodriguez) che hanno sostituito quelli più blasonati, Henry e Ibrahimovic, autori di una prestazione sottotono. Ed è stato proprio il 22enne Pedro Rodriguez detto "Pedrinho", a risolvere il match con una conclusione angolata, su assist del prossimo "Pallone d'Oro" Messi, a 5 minuti dai rigori. Va detto che lo Shakhtar di Lucescu, vecchio allenatore (al Brescia) del Mister del Barça Guardiola, ha giocato una buona gara, difendendosi con ordine e chiudendo ottimamente gli spazi agli avversari e che nei supplementari ha addirittura rischiato il clamoroso successo con un paio di contropiedi e protestando per un rigore non concesso per un atterramento di Luiz Adriano. Successo in ogni caso meritato per il Barcellona che nei supplementari che ha condotto, sebbene non in modo irresistibile, un match d'attacco ma che è parso Messi-dipendente e che deve ancora vedere all'opera il miglior Ibrahimovic.
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