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La 1ª giornata di serie A a caldo |
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Pareggi del Palermo a Parma, l'Udinese ha la meglio sull'Empoli unica toscana rimasta a secco |
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Adriano e Trezeguet lanciano la partenza di Inter e Juventus Le toscane e le romane fanno faville, il Milan fermato nel pantano di Ascoli |
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JUVENTUS-CHIEVO 1-0 (p.t. 1-0), posticipo serale, ore 20.30 ARBITRO: Trefoloni RETI: 36' Trezeguet La Juventus riprende da dove ha finito la scorsa stagione, cioè vincendo. Non è stata una gara di quelle che si tramandano ai posteri per essere ricordate, quella che ha visto i bianconeri piegare di misura un buon Chievo che presenta anch'esso lo stesso carattere della scorsa stagione, cioè la sua sterilità offensiva. Fra i bianconeri torna in difesa Thuram che fa coppia in mezzo con Cannavaro, sulle fasce ci sono Zebina, che si infortuna subito e viene sostituito da Pessotto, e Zambrotta. Viera e il "Puma" Emerson sono i bastioni del centrocampo con Camoranesi e Nedved a spaziare sulle fasce, le punte sono Trezeguet e Ibrahimovic, |
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Del Piero è in panchina e vi rimane fino al termine. Dal canto suo, Bepi Pillon schiera Fontana in porta che rimane negli spogliatoi nell'intervallo per fare posto a Squizzi, ex portiere del Catania mentre i quattro difensori in linea sono Malagò, Mandelli, Mantovani e Lanna. Centrocampo a 4 con Semioli e Franceschini sulle fasce e Sammarco e Brighi in mezzo mentre le punte sono Pellissier e Cossato rilevato nella ripresa dal brasiliano Amauri. Predominio territoriale dei bianconeri che rischiano su di un pallonetto di Pellissier nei primi minuti e che vanno vicini al goal in seguito con Ibrahimovic il cui tiro da due passi viene fortuitamente ribattuto da Trezeguet davanti alla porta. Al 32' il goal partita è di Trezeguet che gira in rete di testa dal centro dell'area un cross di Zambrotta. Nella ripresa. i bianconeri continuano a tenere il boccino del gioco (ma le emozioni non sono molte) e mettono in cantiere il primo successo della stagione senza troppo soffrire. | ||
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INTER-TREVISO 3-0 (p.t. 1-0) ARBITRO: Tagliavento RETI: 32', 68', 79' Adriano Il tecnico nerazzurro Mancini lascia in panchina Pizarro (entrerà a ripresa inoltrata) e Toldo per Veron e Julio Cesar, in attacco Martins non è disponibile e Adriano fa coppia con Recoba. Figo fa il suo esordio in Serie A. Nel Treviso, che è la 62.ma squadra ad esordire in A, Ezio Rossi fa giocare Reginaldo, Beghetto e Pinga in avanti e lascia l'ex udinese Fava in panchina. La gara è piacevole anche perchè il Treviso non dimostra alcun timore reverenziale. L'Inter va vicina al goal al 19' ma il tiro dalla sinistra di Recoba, deviato leggermente dal portiere Handanovic finisce sul palo esterno. |
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Al 32' Adriano porta in vantaggio l'Inter. dopo avere recuperato un pallone quasi impossibile sulla destra, supera in dribbling Lorenzi e appena dentro l'area batte sul primo palo Handanovic con un rasoterra. Il Treviso si fa pericoloso al 35' con Reginaldo ma Julio Cesar ci mette una pezza. Il tempo si chiude con una conclusione alta di Figo da posizione favorevole. Nella ripresa, il Treviso parte forte e si rende pericoloso con A.Filippini (alto, al 5') e con Beghetto al 7'. Al 68' Adriano fa il bis scattando sul filo del fuorigioco a centro area su cross di Stankovic e rende ancora più grande la sua prestazione al 79' quando riceve da Pizarro, autore di uno spunto da fuoriclasse, e batte Handanovic dal 7-8 metri. Il match rimane gradevole ma il risultato rimane invariato fino alla fine. Grande prova Dell'Inter ma per esprimere un giudizio probante sulle sue possibilità di scudetto i tifosi dovranno attendere la gara dell'11 settembre a Palermo; ma con un Adriano così, non sarà facile quest'anno fermare l'armata di Mancini. Buona prova, nonostante il pesante passivo, della matricola veneta. | ||
ASCOLI-MILAN 1-1 (p.t. 0-0) ARBITRO: De Santis RETI: 57' Cudini (A), 63' Shevchenko (M) Ad Ascoli, per il tanto atteso esordio in A contro il Milan, Giove Pluvio ha riservato uno di quei temporali che nemmeno d'inverno capitano con tanta intensità. Risultato, campo allagato come una risaia e gioco al limite delle possibilità umane. Il sig. De Santis, arbitro del match, ha dovuto interrompere un paio di volte il match per constatare l'agibilità del terreno di gioco ogni volta facendo riprendere la gara. La gara ha visto un predominio quasi assoluto dei rossoneri contrastati da un Ascoli che ha fatto dell'agonismo la sua arma migliore e che ha trovato nel campo pesante un formidabile alleato contro i più tecnici avversari. L'esito numerico del match si è avuto nella ripresa: al 12' è, inopinatamente, l'Ascoli ad andare in vantaggio con un tap-in di Cudini che ribatte in rete un pallone respinto da Dida su conclusione di testa di Quagliarella. |
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I rossoneri, nel bel mezzo di un'altra bufera di pioggia, reagiscono da par loro e pareggiano 5 minuti dopo con uno stupendo tiro da 25 metri di Shevchenko. La gara diventa a senso unico con il Milan che cerca la vittoria e l'Ascoli che si difende a spada tratta. L'ultima occasione i rossoneri la costruiscono con Kakà il cui tiro viene deviato miracolosamente in angolo dal portiere bianconero Coppola al 88'. | ||
UDINESE-EMPOLI 1-0 (p.t. 1-0) ARBITRO: De Marco RETI: 30' Muntari Esordio vincente e convincente dell'Udinese davanti al suo pubblico contro un Empoli che, soprattutto nella ripresa, ha dato parecchio filo da torcere ai friulani. Il tecnico Cosmi schiera l'undici che si è qualificato in settimana per la fase a gironi della Ch. League contro lo Sporting Lisbona, l'Empoli schiera Buscè e Tavano dietro l'unica punta (?) Vannucchi. L'Udinese fa le prove di goal al 27' con Iaquinta, di testa, ma il sig. De Marco annulla (giustamente) per fuorigioco ma al 30' passa per davvero e stavolta ad infilare con un preciso diagonale al volo dalla sinistra dell'area piccola dell'Empoli la porta difesa da Berti è Muntari su cross dalla parte opposta di Obodo. |
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I friulani sfiorano il secondo goal ma nella ripresa calano e l'Empoli si fa pericoloso sfiorando il pareggio al 39' quando una conclusione di Vannucchi, Natali ha ribattuto il tiro che avrebbe rimesso il match in parità. | ||
REGGINA-ROMA 0-3 (p.t. 0-1) ARBITRO: Rosetti RETI: 30' Mancini, 46' De Rossi, 93' Nonda Il tecnico giallorosso lascia in panchina le due punte Cassano e Nonda e schiera in attacco il solo Montella con Totti e Mancini a supporto. E gli va pure bene perchè la Reggina appare in condizioni di forma forse più disastrose del terreno di gioco del "Granillo" veramente indegno di accogliere gare della massima divisione. Nella prima parte del match la Roma domina la gara e raccoglie solo il vantaggio di un goal, quello messo a segno al 30' da Mancini in tap-in su tiro respinto alla meglio dall'ex giallorosso Pelizzoli su pallonetto liftato di Vincenzino Montella. All'inizio della ripresa, i giallorossi uccidono il match con De Rossi che sigla il 2-0 e il sig. Rosetti lo seppellisce definitivamente espellendo il reggino Paredes reo di un fallo su Taddei (buona prova). L'occasione più grossa (una delle poche) la Reggina ce l'ha al 90' con Bianchi che, lanciato da Tedesco, tira addosso a Curci in uscita. |
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Al 93' Mancini spedisce sul palo il pallone del possibile 3-0 che giunge un minuto dopo per opera di Nonda con un bel diagonale dalla sinistra dell'area calabrese. Annotazione finale: a molti, Cassano, seduto malinconicamente da solo in panchina durante l'intervallo, è sembrato un separato in casa. | ||
LAZIO-MESSINA 1-0 (p.t. 1-0) ARBITRO: Dondarini RETI: 21' Pandev Un Messina molto tonico ha lasciato l'intera posta ad una Lazio non molto convincente nel match d'esordio della nuova stagione. I biancocelesti giocano con Pandev e Rocchi in attacco mentre Di Canio entra solo a ripresa inoltrata, nel Messina c'è Zampagna regolarmente in campo anche se molte voci lo danno per sicuro rimpatriante a Terni. La gara, molto equilibrata e a trattai gradevole, è stata decisa da una rete di Pandev che al 21' sfrutta un lungo cross dalla trequarti destra toccando di piede in rete da due passi, liberissimo. |
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SIENA-CAGLIARI 2-1 (p.t. 1-1) ARBITRO: Brighi RETI: 10' Esposito (C), 45' rig. Chiesa (S), 58' Chiesa (S) Il Siena rischia grosso ma alla fine ha ragione di un Cagliari che sembra ripetere il canovaccio che lo vedeva quasi sempre perdente in trasferta nella scorsa stagione. Dopo essersi illuso per il goal messo a segno da Esposito al 10' del primo tempo da Esposito in diagonale su assist di Suazo, il Cagliari ha subito la rimonta del Siena che allo scadere della prima parte del match pareggia su rigore con Chiesa (rigore provocato dallo stesso) e sempre con lo stesso attaccante, ma con la collaborazione del portiere cagliaritano ex-Inter, Carini, ribalta il match in suo favore alo 13' della ripresa. Il Siena, nel quale Chiesa è stato il trascinatore, è rimasto in 10 nell'ultimo quarto d'ora per l'espulsione di D'Aversa. Nel finale, palo del Cagliari con Esposito. |
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PARMA-PALERMO 1-1 (p.t. 0-1) ARBITRO: Pieri RETI: 37' Terlizzi (P), 48' Bresciano Il Parma rimedia un prezioso pareggio contro un Palermo apparso nettamente superiore soprattutto nella prima parte del match. Il tecnico Del Neri, all'esordio sulla panchina rosanero come il suo dirimpettaio Beretta su quella del Parma, ha lasciato in panchina Brienza per schierare in attacco la coppia Makinwa-Caracciolo mentre nel Parma Morfeo non ancora in buone condizioni fisiche ha iniziato dalla panchina. Nella prima parte del match c'è solo il Palermo: al 18' Makinwa si mangia un goal fatto da due passi e poco dopo Santana colpisce un palo. Al 37', da una unizione battuta sulla sinistra dell'area romagnola da Corini, il Palermo va in vantaggio con Terlizzi lesto a deviare di piede nell'area piccola. |
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Abbastanza inatteso, al 3' della ripresa, giunge il pareggio del Parma con Bresciano, servito da Corradi. Al 43' del primo tempo si è infortunato ad una gamba, in uno scontro con Corradi, il portiere del Palermo Guardalben sostuito da Santoni. | ||
FIORENTINA-SAMPDORIA 2-1 (p.t. 2-0), anticipo, sabato 27/8 ore 20.30 ARBITRO: Paparesta RETI: 12' Fiore (F), 30' rig. Toni (F), 74' Diana (S) Lo Stadio "Franchi" è pieno come non mai per l'atteso esordio della nuova Fiorentina contro la forte e ben rodata Sampdoria. I viola, schierati da Prandelli con un classico 4-4-2, presentano la coppia d'attacco "alta" Pazzini-Toni con Fiore e Jorgensen sulle fasce laterali e Brocchi e Donadel al centro. La Sampdoria, presenta Edusei e Bonazzoli al posto degli infortunati Volpi e Bazzani. Le due squadre sono guardinghe e mostrano di temersi, la Sampdoria è la prima a cercare la porta con una punizione centrale di Palombo (8') parata facilmente da Frey. E' più pericoloso Toni, al 9', ma il suo tiro viene deviato da Sala in angolo senza che l'arbitro se ne accorga. Tre minuti dopo, Toni fa vedere le streghe a Sala, lo dribbla e tira a bruciapelo da posizione angolata: Antonioli ribatte alla meglio ma sul pallone |
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si catapulta di testa Fiore che mette in rete facendo esplodere d'entusiasmo il "Franchi". La Sampdoria scompare, i viola salgono in cattedra: Pazzini e Toni sono incontrollabili mentre a centrocampo Donadel e Brocchi portano la croce e cantano messa. Al 30', su di un lungo lancio dalle retrovie di Ujfalusi (grande prova), Toni brucia sullo scatto Castellini che lo placca in area: è rigore. Dal dischetto, Toni spiazza Antonioli. Nel finale del tempo, i viola hanno l'occasione per chiudere il match ma Pazzini calcia incredibilmente a lato. Nella ripresa, Novellino manda in campo Kutuzov a rafforzare l'attacco e la Sampdoria diventa più aggressiva. All'11', l'attaccante doriano colpisce la parte alta della traversa con una fiondata in diagonale da sinistra e al 29' Diana riprende una corta respinta della difesa viola e dal limite, al volo, batte Frey con la collaborazione involontaria di uno stinco di Jorgensen che spiazza il portiere viola. Prandelli per evitare spiacevoli sorprese copre la difesa con Guigou che sostituisce Fiore, poco prima era uscito Pazzini per fare popsto a Bojinov, con il quale i tifosi viola non hanno un gran feeling, per uno stanco Jorgensen. Dal canto suo, Novellino (espulso nel finale per proteste) mette dentro Borriello per Bonazzoli nella speranza che l'attaccante indovini la botta giusta ma la Fiorentina tiene anche in virtù di una difesa ben registrata in Di Loreto e Dainelli al centro e Ujifalusi e Pancaro sui due lati ed al 44' sfiora addirittura il terzo goal con Bojinov che colpisce il palo con un diagonale deviato alla grande da Antonioli dopo un buono spunto personale. | ||
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LIVORNO-LECCE 2-1 (p.t. 1-1), anticipo, sabato 27/8 ore 18.00 ARBITRO: Rocchi RETI: 12' C.Lucarelli (Li), 39' rig. Pinardi (Le), 48' Palladino (Li) Il Livorno presenta diverse novità in formazione rispetto alla scorsa stagione ma trova la continuità con lo splendido campionato disputato la scorsa stagione in Cristiano Lucarelli autore dello splendido tiro dal limite al 12' del primo tempo, Insaccatosi vicino al palo di destra dell'ottimo Sicignano, che ha rotto l'equilibrio del match in favore dei labronici. Gli amaranto avrebbero potuto chiudere il match poco dopo ma il colpo di testa di C. Lucarelli, sempre lui, si va a stampare sul palo destro della porta leccese. Così al 36' una ingenuità di Vargas, che trattiene sotto lo sguardo inflessibile del sig. Rocchi, arbitro vestito con una inusuale casacca celeste, il difensore leccese Diamoutene in area nell'unico corner battuto dalle due squadre nel primo tempo, provoca il penalty |
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che dopo tre minuti di proteste dei livornesi Pinardi trasforma beffando il portiere Amelia che intuisce il tiro ma non riesce a toccarlo riportando la gara in equilibrio. Nella ripresa il Livorno parte alla grande e dopo tre minuti passa con un veemente tiro dal basso verso l'alto di Palladino, ex pupillo alla Salernitana del nuovo tecnico leccese per l'occasione esordiente in A, Angelo Gregucci. Il Livorno potrebbe dilagare ma le conclusioni di Pfertzel al 51' (grande parata di Sicignano), Lucarelli al 53' (tiro al volo di sinistro bello ma centrale respinto di piede da Sicignano) e di Morrone al 73' (alto, dopo un grande spunto personale di Lucarelli) non hanno fortuna. E il Lecce? Scomparso quasi completamente nella ripresa, ha tuttavia la sua occasione per beffare il Livorno al 88' ma il colpo di testa di Marianini su cross del cileno Valdes dalla destra si perde di un soffio oltre la traversa. Finisce 2-1 la bella gara d'esordio del nuovo campionato tra un Livorno apparso più squadra rispetto alla scorsa stagione (ottimi i nuovi Centi e Palladino, bene anche De Asxcentis entrato nella ultima mezzora) e un Lecce che lamentava troppe assenze di rilievo (Cassetti e Konan squalificati, Vucinic e Giacomazzi infortunati) per essere giudicato in modo troppo negativo. | ||